Editoriale

Salernitana-Monza, in palio c’è la dignità

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Sabato il Monza raggiungerà l’Arechi libero di testa, con una classifica più che soddisfacente e rinvigorito dalla vittoria in Brianza contro il Milan. Ad aspettarli ci sarà la Salernitana che vive il momento più buio dei suoi 3 anni in Serie A, in un clima apocalittico. Inutile guardare la graduatoria, superfluo pensare a possibili scelte o soluzioni tecnico-tattiche, eccessivo presentarsi con false speranze: la Salernitana nelle ultime 2 settimane ha alzato bandiera bianca. Il problema non sono le sconfitte, il dramma non è la retrocessione, ma la modalità con la quale la squadra sembra aver tirato i remi in barca. Per professionalità e rispetto verso coloro che spendono energie e denaro urgono soluzioni immediate.

I granata (NON) scesi in campo al Meazza, contro l’Inter, hanno messo in scena una delle peggiori prestazioni di sempre. Non c’entra il risultato, nessuno si aspettava di uscire indenne contro una delle squadre più forti d’Europa, ma non è mai giustificabile l’assenza di valore, di attitudine sportiva e professionale. La Salernitana è nettamente inferiore rispetto alla compagine milanese, ma non a tal punto da immaginare di incassare 5 gol nei primi 10 minuti di gioco: le prodezze di Ochoa e la “sfortuna” dei nerazzurri ha evitato l’imbarcata, ma è bastato un tempo ai padroni di casa per chiudere e archiviare una partita mai iniziata.

Zero cattiveria, zero concentrazione, zero spirito combattivo, tutto un enorme e rotondo ZERO che non è stato il segnale di resa, ma il manifesto di una squadra che ha momentaneamente perso la sua dignità. Si, la dignità che, al di là del campo in cui ci si possa trovare, sarebbe necessario portare sempre in trionfo.

I calciatori, profumatamente stipendiati, non hanno avuto rispetto né della maglia che indossano, né di coloro che sugli spalti o davanti alla televisione dovrebbero essere rappresentati da loro. Oltre la retrocessione, i tifosi e la stessa Salernitana non meritano di essere associati a figure che incarnano questi valori, e sabato contro il Monza ai calciatori non si chiederà una vittoria, ma di recuperare l’onore e la fiducia dei propri sostenitori. Si chiederà amor proprio, si pretenderà rispetto e anche emulazione verso coloro che, nonostante tutto, sosterranno la Salernitana fino alla fine.

Andrea Montinaro

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