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GENNARO TUTINO non si accontenta.

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La voglia di fare bene non manca ai ragazzi con indosso la casacca granata. Il percorso sin ora intrapreso, nonostante i non pochi ostacoli affrontati ed ancora presenti lungo il sentiero della Salernitana, vede la squadra di mister Castori, intrepida ed entusiasta

Ieri al di là della prestazione non bellissima, il risultato ottenuto ha regalato gioia ed entusiasmo a tutti coloro che la “causa granata” l’hanno sposata per le più svariate ragioni.

La gara contro la Cremonese, metaforicamente scrivendo, è stata una movimentata passeggiata di trekking. La squadra Granata, avvantaggiata da una partenza dettata da un posizionamento medio alto che, già lasciava intravedere un paesaggio gradevole, ha deciso di puntare ancora più su.

La Salernitana, quindi, non contenta del panorama offerto, ancora “celato dagli alberi alti”, ha pensato bene di continuare la sua avanzata. La carenza di energie da parte degli undici intrepidi, è stata evidente sin dalla partenza. I mezzi per affrontare quest’esperienza non sono tutt’oggi molto adeguati, lo zainetto non è ancora attrezzato a soddisfazione per vivere ai massimi livelli questo percorso, ma, il cuore, spesso, sa andare oltre l’ostacolo.

Ecco perché, per una serie di fattori, nonostante tutto, i ragazzi con il cavalluccio marino sul petto, hanno raggiunto un primo step, quello che regala all’intera crew e, a tutti i suoi sostenitori, un affaccio non poco interessante. Quest’altezza conquistata può spaventare e trasformarsi in paura, ci si augura che , questa montagna che si sta scalando, possa essere, sì irta di ostacoli, ma non un’illusione.

Le montagne più difficili da affrontare nella vita sono quelle fatte di granellini di sabbia e, quella della Salernitana ancora non è ben chiaro di che natura sia, lo scopriremo strada facendo.

Intanto l’entusiasmo generale è travolgete, dopo questo primo step, concedersi un attimo per godersi il panorama è d’obbligo per tutti. Recuperato il fiato e le energie, uno dei componenti del viaggio ha ritenuto importante lanciare un messaggio motivazionale sul proprio canale social di Instagram. Gennaro Tutino, tra i protagonisti di quest’avventura ha detto la sua: “Ci godiamo il momento, consapevoli che non è un punto d’arrivo. Si può migliorare ancora tanto. Le uniche cose che contano sono il lavoro ed i risultati che stiamo ottenendo”.

Ad maiora.

Raffaella Palumbo

Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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