Editoriale

LA MOZZARELLA IN CARROZZA

Tempo di lettura: 3 minuti

La tavola è un luogo di incontro, un terreno di raccolta, una fonte di sostentamento e nutrimento, è festività, sicurezza e soddisfazione. Una persona che cucina è una persona che dà: Anche il cibo più semplice è un regalo.

(Laurie Colwin)

Buongiorno e buona Domenica cari lettori.

La ricetta che oggi vi presterò, sarà quella della MOZZARELLA IN CARROZZA. Le origini di questa specialità sono millenarie, fonti accreditate risalgono all’età medievale. La sua terra madre è la regione Campania.

La mozzarella in carrozza è un piatto di umile provenienza che, dà risalto e valore ad alimenti che possono essere recuperati: pane raffermo e mozzarella dei giorni precedenti. Soprattutto, tale ricetta è nata dalla volontà di nobilitare la mozzarella che, ai tempi, era esclusivamente di bufala.

Proprio nel Medioevo, per la lentezza dei trasporti, la mozzarella arrivava presso i caseifici, spesso, leggermente inacidita. La sua consistenza, pur non essendo idonea e gradevole per poter essere consumata “fresca”, risultava, invece, ideale per una cottura da ripieno.

Il nome della ricetta deriva dalla forma circolare che avevano – prima dell’avvento del “pancarrè” le fette di pane. Con la loro forma rotonda ricordavano le ruote delle carrozze. Addirittura, c’era chi affermava che la fetta poco dopo essere stata morsa – per effetto della mozzarella filante – ricordasse le redini dei cavalli che “guidavano” la carrozza, ovvero, le fette di pane.

Questo tipico piatto della tradizione campana, sull’onda del successo – derivato dalla sua bontà e dalla semplice realizzazione – ha rotto i confini regionali e si è diffuso anche in altre realtà, soprattutto nel Lazio.

Ad oggi esistono numerose varianti della Mozzarella in Carrozza. La fantasia rientra tra gli ingredienti indispensabili in cucina, ecco perché, la ricetta originale ha subito non poche modifiche, a seconda del gusto personale. Gli ingredienti basilari restano: il pane, le uova, il formaggio, il pan grattato e la mozzarella; a questi c’è chi ha aggiunto supplementi volti ad esaltare, ulteriormente, la squisitezza della portata.

Inoltre, un consiglio è inevitabile: affinché la fetta di pane possa non impregnarsi oltremodo di siero, è opportuno utilizzare la mozzarella di bufala del giorno precedente, possibilmente tenuta in frigo.

MOZZARELLA IN CARROZZA

Ingredienti per 2 persone

– 4 fette di Pane in cassetta o pane raffermo
– fette di Mozzarella di bufala q.b. (preferibilmente del giorno prima)
– Sale fino q.b.
– 2/3 Uova fresche
– una spolverata di formaggio
– 200g di Pangrattato
– Olio di semi

Preparazione

  • Per preparare la mozzarella in carrozza iniziate a tagliare la mozzarella di bufala in fette sottili. Disponetele man mano su un vassoio foderato con carta assorbente e coprite con altri fogli di carta scottex.
  • Pressate delicatamente con le mani, per tamponare la mozzarella e togliere l’acqua in eccesso.
  • Poi, disponete su un tagliere le fette di pane.
  • sistemate le fettine di mozzarella sopra, in modo da coprire l’intera superficie, senza farla fuoriuscire.
  • Coprite ciascuna fetta con un’altra fetta di pane, pressate delicatamente con le mani per compattare il tutto.
  • è possibile rifilate le fette di pane farcite utilizzando un coltello, in modo da eliminare il bordo.
  • Successivamente, rompete le uova in un recipiente, aggiungendo del sale e del parmigiano, sbattendole con una frusta per qualche minuto.
  • Intingere meticolosamente le fette di pane farcite all’interno del recipiente.
  • Poi, impanarle su tutti i lati.
  • Infine, immergetele nell’olio bollente, fino ad ottenere una buona doratura che decreterà il termine della cottura.

Buon appetito.

Raffaella Palumbo

Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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