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Tra stanchezza e amalgama ancora da trovare, la Salernitana ci prova a sprazzi nel primo tempo, prima di calare vistosamente nella ripresa.

Botheim non incide, Bronn è spesso disattento. Candreva e Vilhena si affidano ad esperienza e carisma, ma la condizione fisica non li assiste. Opinabili i cambi di Nicola

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SEPE 6,5: decisivo dopo dieci minuti sul tiro a botta sicura di Zaniolo. Bravo anche ad uscire con i piedi su una repentina verticalizzazione romanista, prima di essere beffato dal mancino di Cristante che trova il doppio stinco di Coulibaly e Kastanos e l’angolo irraggiungibile della porta granata. Provvidenziale pochi minuti dopo quando si allunga e devia sul palo il diagonale a colpo sicuro di Zaniolo. Secondo tempo vissuto all’insegna di una sostanziale serenità.

BRONN 5: legge malissimo il movimento di Zaniolo che gli fugge via alle spalle ma trova la grande parata di Sepe. Su un’altra verticalizzazione giallorossa è ancora in ritardo in chiusura su Zaniolo che calcia fuori. La Roma sfonda spesso nella sua zona, impreciso anche nell’intervento aereo che non spazza in maniera pulita il pallone che vale il vantaggio romanista. Ancora distratto e ingenuo nella ripresa sul taglio di Dybala alle spalle, con il tiro dell’argentino che non trova lo specchio della porta. Si riscatta parzialmente nel finale stoppando le sortite di Dybala e Pellegrini.

GYOMBER 6,5: si attacca su Abraham al quale concede poco o nulla ad inizio gara. Quando la Roma verticalizza e fraseggia con i suoi tre terminali offensivi cominciano le sofferenze anche per lui, che però regge aiutandosi con le buone e le cattive. Incerto in avvio di secondo tempo, quando si lascia rubare il pallone da Abraham che riparte pericolosamente, ma si riscatta immediatamente togliendogli il pallone su una situazione analoga e terminando la gara senza patemi.

FAZIO 6,5: primo tempo sostanzialmente positivo: quando resta basso legge i tentativi romanisti di penetrare la difesa granata con lanci filtranti, bravo anche nell’alzare la linea e giocare d’anticipo, oltre a sganciarsi per dar manforte al centrocampo. Seconda metà del tempo più complicata, perché la Roma si muove meglio senza palla, regala pochi punti di riferimento e fraseggia velocemente con il suo tridente offensivo. Gioca con serenità anche nella ripresa, spizza in maniera decisiva un pallone destinato all’inzuccata vincente di Cristante, prova a dare un contributo alla squadra in fase di impostazione dal basso.

CANDREVA 5,5: partita di mestiere e di sofferenza. Sa che Spinazzola è esterno in grado di mettere in difficoltà chiunque, ed allora presidia la corsia destra senza grilli per la testa. Si propone di rado ed è illuminante nel pescare Kastanos che si inserisce nei sedici metri rivali. Quando la Salernitana passa in svantaggio, capisce che deve mettere qualità e carisma al servizio della squadra, cominciando a proporsi, a lavorare qualche buon pallone da crossare nell’area romanista. Con l’ingresso di Sambia, si sposta a sinistra, continua a dare un buon contributo in fase difensiva, prima di spostarsi nuovamente a destra, ma non ne ha più e termina la gara ormai privo di energie.

KASTANOS 5,5: inizialmente è molto vivace e intenso, cattura palloni, attacca lo spazio, si propone al tiro, scaglia in area un potente pallone che diventa un assist per Bonazzoli. Poi continua a muoversi e a dettare il passaggio, ma diventa stranamente timoroso e non più lucido nella scelta della giocata, fino ad uscire dalla gara. 54 RIBERY 5,5: pronti via e serve nel corridoio Bonazzoli, poi guadagna un’importante punizione a ridosso dell’area romanista. Non si risparmia, agisce anche in fase difensiva, detta il passaggio ai compagni ma non riesce a produrre nessuno dei suoi antichi strappi e commette anche un paio di errori gravi nel palleggio che consentono alla Roma di ripartire minacciosamente.

COULIBALY 5: perde subito un sanguinoso pallone con un passaggio errato, Zaniolo riparte, arriva in area granata ma calcia fuori. Commette un’altra ingenuità perdendo palla sulla pressione di Dybala che non ne approfitta. Fa fatica nel ruolo di centromediano, è molto falloso e guadagna un giallo dopo tre falli. In ritardo anche nell’uscita su Cristante che calcia comodamente e batte Sepe. Meno caotico in fase difensiva nella ripresa, non commette vistosi errori ma continua a latitare in fase di costruzione. 73 KRISTOFFERSEN 5: una sola sponda che finisce tra i piedi avversari e nulla più.

VILHENA 5,5: la voglia c’è, la disciplina tattica pure, la reattività dei suoi spunti latita; la condizione non è e non può essere quella giusta, lui si adegua e mette il suo impegno al servizio della squadra. Prova ad inserirsi nello spazio con scarsa fortuna, ingenuo quando commette un fallo evitabile su Zaniolo a ridosso dell’area granata. Dopo trenta minuti sembra spezzare il fiato, riesce a muoversi meglio senza palla, si abbassa per mettere ordine alla manovra, prova diversi tiri in porta ma è quasi sempre impreciso. Il finale di gara è al piccolo trotto e inconsistente. Più avanti, acquisita la condizione giusta, riuscirà ad esprimere le sue enormi potenzialità.

MAZZOCCHI 6: gestisce male due palloni e consente alla Roma di rendersi insidiosa di rimessa, si riscatta poco dopo con una diagonale difensiva importante e un salvataggio sulla linea sul tiro ravvicinato di Abraham. Prova a sprintare sulla corsia mancina, è inarrestabile quando affonda ma sembra sempre un po’ in difficoltà a concretizzare le giocate sotto forma di assist e cross, in un habitat tattico che non è il suo. 62 SAMBIA 5,5: parte a destra, prova a scavallare appena entrato in campo ma fatica, insieme alla squadra, ad incidere, poi termina da mediano con scarse idee al servizio della squadra.

BONAZZOLI 5,5: inizialmente è acceso e voglioso, si fa valere nella difesa del pallone, produce cambi di gioco e mette i brividi a Patricio con un velenosissimo tiro dalla distanza. Poi cala progressivamente, comincia a giocare troppo distante dalla porta e quasi mai si rende pericoloso.

BOTHEIM 5: sostanzialmente assente nei primi quarantacinque minuti, guadagna una buona punizione ad inizio ripresa ai venti metri prima di lasciare il campo. 62 VALENCIA 5,5: anche lui fa un po’ di tutto, attaccante ed esterno intermedio, la squadra è farraginosa e la sua prestazione è volenterosa ma scarsamente incisiva.

ALL. NICOLA 5,5: prova a mettere in difficoltà la Roma schierando tutta la qualità disponibile e a tratti ci riesce nei primi quarantacinque minuti, rischiando solo sulle giocate estrose degli avanti giallorossi. Nella ripresa, la squadra è stanca, mostra poche idee e le sostituzioni non sembrano impeccabili. Privarsi di Mazzocchi, che ne aveva ancora e poteva essere riportato a destra, e provare l’ultimo forcing senza avere peso offensivo nell’area ospite non è sembrata una buona idea.