05-09-2024
Da oggi diamo il benvenuto a Luca Restaino, esperto di diritto e finanza nel mondo del calcio, che collaborerà con noi per approfondire i temi legati al diritto, all'economia e alla gestione finanziaria delle società sportive.
Nel suo primo articolo per noi, Luca ci guida attraverso i concetti contabili dietro le cessioni dei diritti delle prestazioni sportive dei calciatori. Dalle plusvalenze ai ricavi, dai costi agli utili, scopriamo insieme i meccanismi che influenzano i bilanci delle squadre di calcio.
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04-09-2024
𝐋𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐈𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀
𝟒𝟏. 𝐒𝐚𝐥𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚𝐧𝐚-𝐉𝐮𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐬 𝟏-𝟎, 𝟐 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟗𝟗
Quartultima di campionato, arriva la Juventus. Il clima, all'Arechi, è torrido: il sole splende e ben 36.841 spettatori paganti popolano gli spalti, record assoluto della storia granata.
La situazione di classifica è meno severa rispetto a qualche settimana addietro, ma non certo tranquillizzante. L'avvicendamento in panchina tra Rossi e Oddo ha conferito alla squadra una maggiore serenità, un approccio tattico più disciplinato, nonché 8 punti in 4 gare di cui 6 nelle sfide interne contro Inter (2-0) e Bologna (4-0).
Franco Oddo manda in campo Balli tra i pali; Bolic, Fresi, Monaco e Del Grosso in difesa; Gattuso, Bernardini e Giacomo Tedesco in mediana; Di Michele e Giampaolo a supporto dell'unica punta Di Vaio. Subentrano Vannucchi, Ametrano e Tosto. Indossano la divisa bianconera fior di calciatori: Peruzzi, Davids, Henry, Zidane, Inzaghi...
La Salernitana è agguerrita e azzanna le zebre con tutto il vigore necessario per conquistare l'intera posta, anche se l'occasione più ghiotta del primo tempo è di marca ospite: una traversa colpita da Zinedine Zidane dalla lunghissima distanza.
Allo scadere della frazione, David Di Michele, calciatore dalla tecnica sopraffina, dribbla l'ex Iuliano in area di rigore e serve al centro l'accorrente Di Vaio, che da pochi metri sigla il gol dell'1-0. Nella ripresa Vannucchi ha la chance del raddoppio, ma il risultato non cambia.
Mancano ancora tre partite per determinare le sorti dei granata. Basteranno?
Marco Giannatiempo
Foto tratta da Guerinsportivo.it
03-09-2024
Cuffia presa dal cinese, altro che ipod ultima generazione.
Camicia casual.
Parla e si comporta come un avventore di un bar, seduto ad un tavolino a via Trinchese che, mentre ordina un caffè e un pasticciotto, racconta.
Lo fa alla sua maniera: non si atteggia, parla di tattica senza usare parole come catena, braccetto e sottopunta. È questa professione di trasparenza che colpisce.
A parole sue.
Dopo aver visto il nero e la nebbia, finalmente è uscita una sferza di sole.
Dopo queste parole ti viene da pagare il conto.
Perché ha creato un manifesto ideologico di come gestirà questa squadra.
È un valore, lui come persona.
Cerchiamo di tenercelo buono.
—Antonello Perna—
02-09-2024
Facciamo un passo indietro, non tanto per il risultato ma per il gioco.
Martusciello fa una formazione seguendo il vecchio adagio della via vecchia pa nov, e non mette nessuno dei nuovi.
Primo tempo: gli unici fastidi sono legati alla scomparsa del carica batterie, che ho ritrovato nell'intervallo, e a due zanzare che mi hanno pizzicato.
Manco il tempo di mettere a caricare il cellulare che prendiamo goal.
Da fessi.
Perché non si può trovare Tello a cercare di chiudere su un tiro a capocchia che l'ultima volta che l'ho visto è stato al dopolavoro ferroviario nel 1986.
Per quello che sto per dire, il mio amico Luca ex arbitro mi dirà "ma che stai dicendo?".
Mi riferisco all'affare Torregrossa-maglietta.
Sia il telecronista che Abisso hanno detto che non era rigore perché la maglietta non si è estesa abbastanza.
Cioè è colpa della Zeus che fa le magliette buone e che non si tirano abbastanza.
Finalmente arriva la pausa.
Senza cordate di Dubai e prestiti con obblighi vari.
— Antonello Perna —
01-09-2024
I granata non sono attrezzati per fare la gara di 'mestiere', devono affidarsi, sin dal primo respiro, all'intensità e al coraggio delle iniziative offensive. Quando ciò non accade, gli uomini di Martusciello palesano scarsa tenuta difensiva e smarriscono spensieratezza e vivacità tecnica. Le pagelle granata.
30-08-2024
𝐋𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐈𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀
𝟒𝟎. 𝐑𝐨𝐦𝐚-𝐒𝐚𝐥𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚𝐧𝐚 𝟑-𝟏, 𝟏𝟐 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟏𝟗𝟗𝟖
Che strana emozione, la Serie A. Qualcosa che sembra grande più di noi, abituati al fango dei campi di terza serie e a considerare di prestigio le sfide con il Bari o il Palermo.
I pensionati hanno il privilegio di narrare ai più giovani le gesta del Grande Torino e l’intuizione del Vianema: l’unica Serie A della nostra storia. Si ritorna a Roma, contro la Roma, a cinquant’anni dalla sconfitta che determinò la retrocessione in cadetteria dei granata anche a causa del famigerato arbitraggio del fiorentino Pera.
Sono circa 12 mila i cuori granata che popolano il settore ospiti e parte della tribuna Monte Mario, esibendo una scenografia a inizio ripresa e sostenendo la squadra con una passione che colpisce anche i calorosi tifosi giallorossi.
La Salernitana di Delio Rossi è giovane – forse troppo! – e impertinente al punto giusto. Balli, Bolic, Fusco, Song, Tosto, Giovanni Tedesco, Breda, Giacomo Tedesco (59’ Vannucchi), Rossi, Chianese (68’ Di Michele) e De Cesare (49’ Ferrara) non entrano in campo per timbrare il cartellino.
Rigobert Song, sugli sviluppi di un calcio di punizione, sigla la rete dello 0-1 al 41’. L’euforia si mescola all’incredulità: la Salernitana sta vincendo all’Olimpico! Il camerunense, giunto a Salerno con molte aspettative, non lascerà il segno in granata. Si riscatterà con una grande carriera.
Allo scadere del primo tempo, l’espulsione di Fusco inflitta da un rigidissimo Bolognino di Milano dà una sterzata al match dei padroni di casa, fino ad allora inconsistenti.
La squadra di Zeman gioca un ottimo secondo tempo e ribalta il punteggio con Paulo Sergio e i giovani Totti e Frau.
Vince la Roma, ma è soltanto l’inizio di una lunga, indimenticabile e sfortunata stagione.
Marco Giannatiempo
29-08-2024
L'organico sarà completato nelle prossime ventiquattro ore. La condizione fisica di alcuni calciatori deve migliorare. Altri interpreti, infortunati, sono ancora costretti a mordere il freno in infermeria. Ma quanto fatto vedere da Verde e compagni nelle prime quattro uscite stagionali ha già catturato l'interesse di tifosi e addetti ai lavori.