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Petrachi, “l’uomo che non sa perdere neanche a ping pong”: deus ex machina di questa stagione 

Con determinazione e chiarezza, Petrachi si presenta come l'uomo della rinascita granata: "Ricostruiremo assieme con sudore e passione"

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Una conferenza stampa dai toni particolarmente accesi quella che si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi nella sala stampa dello Stadio Arechi tra un quasi ex Presidente Iervolino, in collegamento da Roma, che ha giudicato la classe giornalistica locale poco professionale ed esponenti di quest’ultima che non gliele hanno certo mandate a dire. 

Ma partiamo dall’inizio. Il delegato Milan fa gli onori di casa, cerca di rassicurare i presenti con una serie di comunicazioni istituzionali della serie “si faranno le amichevoli, così come il Trofeo Iervolino, a breve partirà la campagna abbonamenti, abbiamo uno staff medico composto da 8 membri, il centro diagnostico è attivo, la rosa è competitiva”; insomma, una sorta di succulento programma elettorale confezionato ad hoc per convincere gli scettici al voto. 

A rincarare la dose di retorica fine a se stessa, il Dott. Iervolino che tra un mea culpa per le incomprensioni con i tifosi (giammai per il promettere cose impossibili da mantenere) e l’esercizio di umiltà nel ribadire, ancora una volta, quanto cospicuo sia stato il suo investimento economico nelle tre stagioni, anticipa le dimissioni da Presidente ché “la Salernitana merita una presenza totalizzante che non potrò garantire, ma continuerò a fare il tifo per quella che sarà la mia squadra del cuore”. 

Di quello che è successo poi, lasciamo che a emergere sia, proprio come un deus ex machina chiamato a risolvere la situazione di empasse tra giornalisti che rivendicano rispetto per la propria categoria, un presidente che abbandona (ma va?!) il collegamento e un Milan che cerca con impacciata diplomazia di evitare il peggio, lui. “L’uomo che non sa perdere neanche a ping pong”.

Per sua stessa ammissione, Gianluca Petrachi è un tipo cazzuto e ambizioso. Uno che seguiva la Salernitana già da prima, al di là della categoria mette su piazza entusiasmo, carisma, si dichiara pronto a dare qualsiasi cosa. “Oggi siamo all’anno zero, dobbiamo ripartire tutti insieme, ricostruire questa squadra partendo da chi vuole portare la maglia con sudore e il coltello fra i denti”.

Ha le idee chiare Petrachi, lo sguardo fisso in avanti, finalmente uno che sembra saper e poter fare quel che dice. Senza ritrosia afferma che da calciatore retrocesso preferisce portare una ventata di novità, a partire dalla difensiva a 4 che studieranno insieme con Mister Martusciello.

“Sono maledettamente orgoglioso di essere a Salerno”, ha esordito il nuovo tecnico granata e, nonostante il ritardo nel progetto tecnico, risponde alla stampa dicendo che l’appeal della Salernitana è ancora fortissimo. Probabilmente nel suo staff ci sarà posto per Sasá Russo che ha sentito nella nottata. L’unica cosa certa è che chi non ha voglia di combattere per la Salernitana, può cercare altrove. 

Finalmente si parla di pallone.

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