Home News Una Salernitana in pieno controllo, fa harakiri e si consegna nel finale...

Una Salernitana in pieno controllo, fa harakiri e si consegna nel finale al Cerignola

Gara stregata, al termine della quale la Salernitana esce sconfitta dal campo dopo aver controllato il match con discreta padronanza per settanta minuti. Ingenuità difensive e comportamentali, un paio di gol gettati alle ortiche, cambi affrettati di mister Raffaele e una colossale svista arbitrale, hanno prodotto una sconfitta che fa molto male. Resettare in fretta, vietato fare drammi.

516
0
Tempo di lettura: 4 minuti

DONNARUMMA 6: primo tempo da protagonista con due interventi importanti sulle insidiose conclusioni di Cuppone. Altri due interventi prodigiosi nella ripresa, ma anche la papera che restituisce fiducia e vigore al Cerignola.

COPPOLARO 6: nella sua zona di competenza gioca una gara attenta, senza fronzoli, in fase difensiva, oltre ad essere ordinato nella gestione del pallone in uscita e nelle rare occasioni in cui abbandona la linea e supporta la fase offensiva. Un’unica sbavatura nel rinviare di testa un pallone che si trasforma in assist. Poi nel corso della sofferenza finale, che porta il Cerignola a realizzare il colpaccio favorito da due grossolani errori individuali e da un’evidente svista arbitrale, grosse colpe non gli possono essere attribuite.

GOLEMIC 6: Cuppone è un brutto cliente, energico e veloce, lui lo soffre ma le letture in chiusura sono spesso efficaci. Qualche problema quando la retroguardia e la mediana non sono sinergiche nel pressing e nelle letture preventive, lasciando qualche spazio di troppo sulla trequarti. Ma è sempre concentrato e pugnace, con un tackle disperato ed efficace impedisce al Cerignola di accorciare subito le distanze. Anche per lui nessuna responsabilità sui tre gol realizzati dai calciatori ospiti.

FRASCATORE 4: partita al solito attenta, concreta e solida. Il vantaggio maturato in fretta lo rende meno propositivo in fase di possesso. Una sola disattenzione nel primo tempo, quando si lascia anticipare dal taglio di Gambale ma la deviazione del centravanti pugliese è sbilenca e viene bloccata facilmente da Donnarumma. Si inserisce bene in area pugliese sugli sviluppi di una palla inattiva, anticipa tutti di testa ma non trova la porta da ottima posizione. Poi il disastro finale che un calciatore della sua esperienza non dovrebbe mai commettere.

UBANI 5,5: si propone con il giusto tempismo sull’out destro, però è ancora troppo frenetico e impreciso al cross o nella rifinitura. In fase difensiva gioca un primo tempo reattivo e diligente. Non sfrutta un buon pallone filtrante di Capomaggio che gli regala la possibilità di calciare in porta, perché temporeggia troppo e si lascia neutralizzare dalla difesa ospite. Nel finale di grande sofferenza gestisce superficialmente due palloni che impediscono alla squadra di smorzare l’entusiasmo delle offensive rivali.

TASCONE 7: posizionato sul centro destra, ondeggia tra la prima interdizione laterale e il filtro in mediana, senza disdegnare la giocata di qualità, come testimonia l’interessante lancio a sprigionare la controfuga di Ubani. Primo tempo utile e accorto, senza particolari lampi offensivi. Ma l’inserimento a riempire l’area avversaria resta un’arma del suo bagaglio tecnico e lo dimostra con il colpo di testa che regala il secondo gol alla squadra. Sostituzione probabilmente frettolosa. 62′ QUIRINI 5: con la Salernitana rimasta in dieci uomini, la possibilità di incidere offensivamente viene annullata da un Cerignola rinvigorito dal gol e dalla superiorità numerica. Il fallo da rigore non esiste, ma lui deve essere più attento ad accompagnare l’avversario nella sua corsa verticale.

CAPOMAGGIO 5: quando gli vengono concessi agibilità e spazio e tempo di giocata, dimostra sempre una certa pericolosità nella verticalizzazione e nella rifinitura, come testimoniano i due palloni serviti sul finire della prima frazione a Ubani e Ferrari. Un po’ più in difficoltà nei primi trentacinque minuti di gioco, quando perde un paio di palloni in uscita e altrettante volte si lascia sorprendere in fase difensiva tra le linee. Ha la ghiotta opportunità di portare i suoi al doppio vantaggio ma spreca calciando da favorevole posizione il pallone sullo stinco di un difensore. Troppo nervoso, prende un’ammonizione evitabile nell’extra time dei primi quarantacinque minuti di gioco. Ancora una splendida percussione centrale con assist finale per De Boer, che tenta il pallonetto e trova la parata decisiva di Greco. Con un fallo di mano intercetta il pericoloso tentativo offensivo degli ospiti, prende il secondo giallo e viene espulso. Diverse spunti devastanti, ma anche tante ingenuità nella gestione della fase difensiva, un gol più difficile da sbagliare che da realizzare e palesi ingenuità anche nelle due occasioni in cui ha subito i due gialli.

DE BOER 6,5: gioca da mezzala razionale, scalando a sinistra sulla prima costruzione del Cerignola e dividendo con Capomaggio le funzioni di play maker. Buon avvio, poi i gialloblù, scossi dal gol subito, diventano più intensi e verticali, costringendolo ad una gara soprattutto di contenimento. Riparte bene nella ripresa, prima blocca un’azione offensiva dei pugliesi, poi partecipa attivamente al veemente assalto della squadra, che vuole chiudere il match, impegnando severamente Greco con un pallonetto e facendosi trovare spesso tra le linee. 62′ VARONE 5,5: entra per gestire il doppio vantaggio e consentire ai titolari di recuperare il dispendio energetico in vista della prossima gara di Casarano, ma la partita cambia con l’espulsione di Capomaggio e lui non ha il passo per frenare gli assalti e farsi vivo nella metà campo altrui.

VILLA 6: la gara sbloccata in avvio lo esenta da un’interpretazione a vocazione offensiva e gli suggerisce funzioni più accorte, che svolge diligentemente. In una sola circostanza si trova concretamente in zona offensiva, realizza il gol del due a zero ma gli viene annullato per off side. Con l’espulsione di Capomaggio e l’inserimento di Anastasio, gioca leggermente più alto, però la gara è ormai di chiara tendenza difensiva, lui si adegua fin quando accusa la stanchezza muscolare e viene sostituito. 81′ ACHIK S.V.

FERRARIS 7,5: dopo Giugliano, inaugura la gara con il Cerignola realizzando un’altra perla d’interno destro che non lascia scampo a Greco. Si muove sull’intero fronte offensivo, cerca di mettersi al servizio della squadra indossando anche i panni di rifinitore, il suo movimento costante irrita gli avversari che lo prendono di mira e non lesinano duri colpi. Realizza un altro splendido gol, ma gli viene annullato per una smanacciata precedente di Ferrari sul viso di un difensore del Cerignola. 81′ INGLESE S.V.

FERRARI 5: troppo statico ed anche in difficoltà tecnicamente a gestire il pallone, sia nel tentativo di far salire la squadra, sia nel calciare verso la porta anticipando i difensori. L’unica giocata degna di nota è l’assist per Ferraris, ma viene vanificata dalla mano che finisce sul volto dell’avversario e causa l’annullamento della rete realizzata dall’ex pescarese. 72′ ANASTASIO 5,5: entra per rinforzare il fortino difensivo, non è posizionato bene nell’azione che, complice la svista arbitrale, regala il penalty al Cerignola. Calcia con buona coordinazione e potenza pochi minuti più tardi, ma il tiro è troppo centrale e non sorprende Greco.

ALL.RAFFAELE 5 : fino all’espulsione di Capomaggio, la sua squadra, pur soffrendo un Cerignola sempre vivace e mai domo, ha un discreto controllo della gara che si rafforza con il gol del raddoppio, figlio di un veemente inizio di secondo tempo. Partita stregata, perché questa sera gli episodi hanno giocato tutti contro. Però il doppio e contemporaneo cambio di De Boer e Tascone, con Capomaggio ammonito e nervoso, è sembrato troppo frettoloso e, alla resa dei conti, si è rivelato decisivo in negativo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

diciannove + 10 =