Home Editoriale Djuric e Gondo, con Kiyine a sinistra, cambiano la partita e regalano...

Djuric e Gondo, con Kiyine a sinistra, cambiano la partita e regalano tre punti d’oro ai granata

Bravo Castori a rivoluzionare la squadra nella ripresa, i suoi cambi risultano decisivi

1148
0
le pagelle
le pagelle
Tempo di lettura: 4 minuti

BELEC 6,5: uscita provvidenziale sull’insidioso cross di Johnsen, poi nient’altro per il resto del primo tempo. In avvio di ripresa mantiene in vita i suoi deviando di piede la conclusione ravvicinata di Johnsen.

CASASOLA 6: avvio propositivo, poi la gara la fa soprattutto il Venezia e bada a mantenere la corretta posizione difensiva. Viene bruciato da Di Mariano nell’azione che regala il vantaggio agli uomini di Zanetti, poi prova a rifarsi vivo in sovrapposizione ma non incide. Inizio di ripresa caotico e improduttivo, nel finale le sue sortite continuano ad essere approssimative e velleitarie, compreso un tiro a giro di prima intenzione che termina distante dal palo veneto. Si riscatta nel finale con la deviazione aerea da cui scaturisce il gol del pari granata.

BOGDAN 6: tranquillo inizio di gara, però dovrebbe essere più reattivo sugli sviluppi dell’azione che consente a Maleh di portare avanti nel punteggio la squadra veneta. Per il resto, la sua gara non presenta grosse sbavature.

GYOMBER 6: perde in avvio Forte che gira di testa ma non trova la porta, poi è sempre attento sulle verticalizzazioni venete. Difettoso anche il contrasto su Forte in occasione del gol di Maleh, ma subito dopo è autore di due buone chiusure su Johnsen e Forte che impediscono al Venezia di incrementare di rimessa il vantaggio. Preciso ancora in fase difensiva nel secondo tempo, ma ha sulla coscienza il mancato pareggio da ottima posizione.

VESELI 6: partita essenziale, senza infamia e senza lode, priva di errori difensivi ma anche povera di iniziativa in fase di sovrapposizione. 73 JAROSZINSKI 6,5: la sua conclusione su punizione è centrale e trova la parata sicura di Maenpaa. Nell’assedio finale prova ancora a centrare la porta ma il suo tiro viene smorzato dalla deviazione in corner dei difensori veneti.

KUPISZ 5: primo tempo privo di contenuti: denuncia scarsa iniziativa in fase offensiva ed anche in fase di possesso le sue letture non sono sempre irreprensibili. 64 ANDERSON 6: avvio lezioso, prima di guadagnare un’interessante punizione a ridosso dell’area granata; poi prova una percussione in area lagunare ma la poca convinzione fanno sfumare un’interessante opportunità. Nel finale guadagna un fallo tra un nugolo di avversari che fa respirare la squadra.

SCHIAVONE 5,5: l’impegno è fuori discussione, cerca anche di fare marcatura preventiva su Maleh e di far girare la squadra, ma anche lui, soprattutto nella prima mezzora, è costretto a subire lo sfiancante giropalla degli avversari. 46 CAPEZZI 6: inizio confuso, perde palla e fa ripartire pericolosamente il Venezia, poi prova l’uno-due con Tutino, che gli restituisce palla, ma il tiro termina abbondantemente a lato. Poi la solita generosità al servizio dei compagni impegnati nella clamorosa rimonta.

DI TACCHIO 6,5: si rende minaccioso in apertura di testa sugli sviluppi di un corner, poi rischia di commettere fallo da rigore su una percussione di Crnjgoj, prima di un fallo di mano a metà campo che poteva costargli un giallo. Lotta e sfiora ancora il gol di testa ma la gioia gli è negata da Maenpaa. Però nei primi trenta minuti è troppo passivo sulla circolazione di palla arancioverde. Ci riprova in avvio di secondo tempo ma il tiro potente non supera la barriera di gambe lagunare. Poi la consueta energia nel forcing finale, quando porta la sua sagoma spesso in area avversaria

CICERELLI 6: una sterzata in avvio di gara e poi tante corse all’indietro che lo snaturano e sfiniscono atleticamente. Si riprende nel finale di tempo, quando ritorna ad essere tambureggiante di rimessa e sfiora il gol con un interno a giro che impegna severamente il portiere ospite. 46 DJURIC 7: parte con un’intelligente sponda aerea che attiva la conclusione di Di Tacchio che muore sullo stinco di un difensore, si ripete servendo allo stesso modo Tutino, che però calcia male e a lato. Ingenuo in occasione del fallo che gli costa il giallo e la squalifica per il prossimo match contro il Monza. Da una sua spizzata nasce un’altra azione importante di Kiyine il cui tiro trova la faccia di un difensore veneto. Sfortunato sul colpo di testa che centra il palo alla sinistra di Maenpaa. Ancora determinante sul gol del vantaggio granata quando ostacola il portiere veneto che non trattiene il pallone, il quale capita sui piedi di Gondo che realizza la personale doppietta.

KIYINE 7 : dovrebbe attaccare Fiordilino ed invece è lui a fare il mediano in un lavoro che non è il suo, finendo per perdere lucidità in fase di possesso palla. Però si accende sul finire del tempo con una delle sue giocate estrose, ma trova la respinta del portiere lagunare. Si gasa e sforna un illuminante assist per la percussione di Cicerelli, prima di un velleitario tiro a giro dai venticinque metri che termina a lato. Volitivo a sinistra nel secondo tempo, fa soffrire Mazzocchi per l’intera frazione di gioco, dal suo piede partono sempre palloni pericolosi e giocate spiazzanti.

TUTINO 5: vaga alla ricerca di agibilità nella metà campo veneta, spesso è isolato contro l’agguerrita difesa veneta ma è anche impreciso nelle poche occasioni in cui riceve palla; si vede solo quando tocca il pallone che regala a Kiyine la possibilità di inserirsi centralmente e rendersi pericoloso. Calcia male da buona posizione sull’interessante sponda di Djuric, poi consegna un buon pallone a Capezzi prima di spegnersi definitivamente ed essere sostituito nel finale. 81 GONDO 8: inizia con un paio di giocate disarticolate, ma ha il merito di raccogliere e concretizzare la respinta del portiere veneto sul colpo di testa di Casasola e subito dopo di siglare il gol vittoria sugli sviluppi del contatto tra Djuric e Maenpaa.

ALL.CASTORI 7: primo tempo passivo, schiera una squadra offensiva ma i suoi uomini sono costretti soprattutto a fare opposizione sui movimenti e le giocate dei rivali. La pericolosità della squadra è sempre occasionale, mai figlia di un gioco offensivo oliato e imprevedibile. I cambi nella ripresa, con lo spostamento di Kiyine a sinistra e Djuric e Gondo in attacco sono decisivi nella rimonta che vale tre punti di platino.

Articolo precedenteIl match winner del fotofinish: «Questa è la Salernitana»
Articolo successivoSALERNO È UFFICIALMENTE ZONA GRANATA