L’anticipo del “Friday night” ha messo di fronte Genoa e Salernitana. Partita dai due volti: primo tempo praticamente dominato dai padroni di casa, passati in vantaggio grazie alla rete – decisiva – di Guðmundsson. Nella ripresa, invece, più Salernitana, ma i tentativi di pareggiare la partita non sono andati a buon fine, con i granata che hanno portato a casa l’ennesima sconfitta stagionale.
Team arbitrale: Davide Massa di Imperia coadiuvato dagli assistenti Di Iorio e Bercigli; quarto ufficiale Tremolada, al Var Mariani e Di Vuolo.

Passiamo alla moviola
Al 19′ Lassana (S), nel tentativo di contendere il pallone all’avversario, entra in ritardo su Bani (G): Massa, ben posizionato, assegna un calcio di punizione a favore del Genoa. Sarebbe stato altrettanto giusto ammonire il calciatore maliano per fallo imprudente.
Al 30′ Aarón Martín (G) ferma la corsa di Mazzocchi (S) disinteressandosi completamente del pallone: Massa, anche in questa occasione, opta per un calcio di punizione senza provvedimento disciplinare. Decisione discutibile in quanto il calciatore genoano non ha alcun interesse nel contendere il pallone all’avversario, tra l’altro, non a distanza di gioco.
Al 43′ Sabelli (G) interrompe un’azione di ripartenza granata, intrapresa da Dia (S), colpendo il senegalese sul ginocchio destro: inspiegabilmente, Massa decide di non punire l’intervento del difendente genoano, tra le proteste – motivate – dei calciatori ospiti. In questa occasione, mancano sia il provvedimento tecnico, che disciplinare (ammonizione).
Al 69′ Gyomber (S) interrompe un’azione di ripartenza genoana, fermando il pallone con il suo braccio destro: Massa assegna un calcio di punizione a favore dei locali e ammonisce il difendente slovacco per S.P.A. Decisione corretta.
In conclusione, non è da ritenersi sufficiente la prestazione di Massa. Sono troppe le imprecisioni, sia tecniche che disciplinari, nel primo tempo. Buona la prova degli assistenti; inoperosi Mariani e Di Vuolo.