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La moviola di Sassuolo Salernitana

Al "Mapei Stadium", è pari tra Sassuolo e Salernitana: direzione ondivaga quella dell'arbitro Ghersini!

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A cura di Luca D'Urso
A cura di Luca D'Urso
Tempo di lettura: 3 minuti

La dodicesima giornata del campionato di massima serie è stata inaugurata dall’anticipo di ieri pomeriggio, che ha messo di fronte Sassuolo e Salernitana. Una sfida che ha riservato tanti colpi di scena: dall’iniziale vantaggio degli ospiti, all’assedio finale dei padroni di casa. Alla fine della contesa, le due squadre hanno dovuto accontentarsi di un punto a vicenda (risultato finale 2a2).

Team arbitrale: Davide Ghersini di Genova coadiuvato da Lo Cicero e Trasciatti; quarto ufficiale Sacchi, al Var Meraviglia e Mazzoleni.

arbitro ghersini
foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Davide Ghersini

Passiamo alla moviola

Al 24′ Ikwuemesi (SL) e Ferrari (S) si contendono il pallone durante un’azione di ripartenza ospite: Ghersini opta per un calcio di punizione a favore del Sassuolo, sanzionando una spinta dell’attaccante nigeriano sul difendente locale. Scelta discutibile, in quanto è il difendente a trattenere l’attaccante ad inizio azione. Infatti, anche l’assistente Lo Cicero – a pochi passi dall’azione – anticipa il fischio dell’arbitro segnalando con la bandierina proprio l’iniziale infrazione di Ferrari. Ovviamente, il giudizio finale spetta sempre all’arbitro che non asseconda la segnalazione del proprio collega, bensì, la corregge. Da rivedere, dunque, decisione tecnica e collaborazione con assistente.

Al 44′ Berardi (S) e Mazzocchi (SL) si contendono il pallone all’interno dell’area di rigore granata, con l’attaccante della nazionale che cade a terra dolorante: Ghersini lascia proseguire il gioco. Sul proseguo dell’azione, Ikwuemesi (S) entra in contatto con Erlic (S), con Ghersini che punisce la “sbracciata” dell’attaccante nigeriano, finanche con il cartellino giallo. Mentre nel primo episodio l’arbitro ha valutato correttamente, nel secondo ci sono molti dubbi. Ikwuemesi tenta di farsi spazio, frapponendosi all’avversario con il proprio corpo. Contatto al limite della negligenza, ma non imprudente. Pertanto, l’ammonizione risulta molto eccessiva.

Al 72′ Pirola (SL), durante una sortita offensiva ospite, spizza il pallone di testa che giunge in area di rigore locale: Pinamonti (S) cerca di impattare sul pallone – maldestramente – con i calciatori della Salernitana che chiedono un ipotetico tocco di braccio. Per Ghersini è tutto regolare. Andando a rivedere le immagini, seppur il braccio risulta largo e punibile, la sensazione è che l’attaccante del Sassuolo non tocchi mai il pallone. Anche dalla sala Var non giungono segnali, pertanto, la decisione di campo è confermata. Al Var gli addetti possono usufruire della S.A.O.T., tecnologia mirata a rilevare il fuorigioco semi-automatico segnalando ogni tocco di un calciatore difendente. Possiamo, dunque, sgombrare il campo da eventuali dubbi. Qualora il pallone avesse impattato sul braccio di Pinamonti, Ghersini sarebbe stato richiamato ad una O.F.R, in presenza di un tocco punibile.

All’87’ Łęgowski (SL) interrompe una ripartenza del Sassuolo trattenendo vistosamente un avversario per la maglietta: Ghersini assegna un calcio di punizione a favore dei locali, ma non ammonisce il polacco. Sarebbe stato giusto ammonire il calciatore della Salernitana per S.P.A.

Al 94′ Ghersini assegna un calcio di punizione a favore della Salernitana: il quarto – ed ultimo – minuto di recupero è terminato, ma l’arbitro è intenzionato a far battere. I calciatori ospiti tardano a riprendere il gioco e Ghersini emette il triplice fischio, con un extra time ulteriore di circa 30”. Immotivate le proteste dei calciatori granata, ingenui nel non aver approfittato dell’ulteriore concessione dell’arbitro.

In conclusione, la direzione dell’arbitro ligure è da considerarsi ondivaga: dopo un inizio più che promettente, l’arbitro ha perso di lucidità e ha commesso qualche errore di troppo, sia a livello tecnico che disciplinare. Probabilmente la presenza sugli spalti del designatore Rocchi, ha messo il carico da novanta sul piano emotivo dell’arbitro.

Sufficiente la prova dei due assistenti, poco lavoro per i varisti Meraviglia e Mazzoleni.

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- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]