Home Editoriale Il cinismo e un sontuoso Belec salvano una Salernitana spenta

Il cinismo e un sontuoso Belec salvano una Salernitana spenta

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BELEC 8: nulla può sul missile di Valzania, è coraggioso nell’uscita che frena l’inserimento di Crescenzi, prima di diventare determinante sulle conclusioni ravvicinate di Gaetano e Terranova. Comincia alla grande anche il secondo tempo togliendo dall’angolo alto un pallone scagliato da Zortea. Rimedia ad un errore di Cicerelli parando il successivo tiro insidioso di Celar.

CASASOLA 5,5: distratto sul taglio di Crescenzi, ci mette una pezza Belec. Prevedibile e caotico quando si sovrappone, in costante sofferenza quando Crescenzi lo punta. inizio di ripresa ancora frenetico, prima di una buona iniziativa che quasi si concretizza in assist vincente per Djuric. Lo spunto gli regala qualche sicurezza in più anche in chiusura difensiva, prima di uno sciocco fallo che gli procura un cartellino giallo. L’uscita dal campo di Crescenzi lo rende più intraprendente.

AYA 6: parte facendo giocare troppi palloni tra le linee a Celar, poi si fa rispettare nel corpo a corpo ma perde pericolosamente Terranova sugli sviluppi di un corner. Secondo tempo pulito e disputato con l’abituale cattiveria.

GYOMBER 6,5: il più attento e concentrato del reparto difensivo, gioca un primo tempo senza fronzoli ed errori degni di nota. Secondo tempo sulla falsariga del primo.

LOPEZ 6: calcia male una punizione da ottima posizione, poi fa filare via Zortea dopo aver subito un tunnel, prima di diversi strafalcioni nella gestione del pallone. Poi è protagonista della sgroppata con assist preciso e vincente per la testa di Kupisz. Nel finale si fa sorprendere ancora ingenuamente da Zortea.

KUPISZ 6,5: primo tempo deficitario in entrambi le fasi di gioco, non spinge ed è scarsamente efficace nell’opporsi alle scorribande di Crescenzi. Male un tiraccio dai venti metri che termina abbondantemente alto. Come Lopez, riscatta una partita da cinque con un ottimo stacco di testa che punisce Volpe. 86′ SCHIAVONE s.v.

DI TACCHIO 5,5: assente sulla bordata vincente di Valzania, gioca di posizione e la sua è una prestazione con scarsi contenuti sia in fase di filtro che di costruzione. In avvio di seconda frazione perde un sanguinoso pallone che porta al Tiro Zortea, sul quale si supera Belec. Nel finale guadagna mezzo voto ritornando a fare legna come è sua consuetudine.

CAPEZZI 5: è l’unico a tentare il pressing alto, ma i compagni non lo assecondano e finisce per logorarsi in fretta, perdendo anche smalto quando è la Salernitana ad impostare il gioco. 46′ DZICZEK 5: alle sue spalle Gaetano gli sfugge un paio di volte, privo di idee nella distribuzione del gioco.

ANDERSON 5,5: l’unica fiammata dei granata nei primi venti minuti è figlia di un suo taglio al centro da sinistra con conquista di una punizione interessante a ridosso dell’area grigiorossa. Si ripete qualche minuto dopo con una serpentina che quasi procura il doppio giallo a Castagnetti, poi tanto fumo e inevitabile sostituzione 65′ CICERELLI 6: mette lo zampino nell’azione che regala il vantaggio ai granata, poi con un folle passaggio in disimpegno quasi manda in porta Celar. Nelle ripartenze prova a far respirare la squadra.

TUTINO 6: qualche seconda palla governata discretamente, prima del casuale tiro cross che diventa assist vincente per Djuric. Nel secondo tempo si vede solo in occasione di uno stacco aereo che, complice l’errore in uscita di Volpe, quasi gli regala il gol. 86’BOGDAN s.v.

DJURIC 6,5: mezz’ora di infruttuose sportellate, poi è bravo a concretizzare di testa il tiro cross di Tutino. Bravo nel secondo tempo a rendere puliti diversi palloni sporchi gettati in avanti dai compagni. Resta deficitario quando deve gestire la sfera con i piedi.

ALL. CASTORI 6: sufficienza stiracchiata e figlia dei tre punti. La squadra subisce troppo una Cremonese giunta a Salerno in grossa difficoltà psicologica, ma riesce ancora una volta a spuntarla con il suo cinismo. Il primo posto è importantissimo, ma per sognare in grande la squadra deve migliorare nel governo del match.

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