Al termine della seduta di rifinitura, il tecnico della Reggina, Marco Baroni, in conferenza stampa ha presentato la prossima gara di campionato di domani, che vedrà gli amaranto affrontare la Salernitana al “Granillo”. Grande curiosità per capire se e chi il tecnico amaranto utilizzerà tra i nuovi arrivi, considerando le assenze per squalifica di Di Chiara e Crisetig e quelle di qualche acciaccato. Queste le parole del tecnico toscano sulla gara di domani:
«Domani sarà una partita complicata, ma noi giochiamo sempre per i tre punti. A dimostrarlo è il fatto stesso che la squadra ha sempre fatto delle buone prestazioni, anche a Frosinone per 70 minuti. Nel calcio siamo figli del risultato, ma so che senza prestazioni importanti difficilmente arrivano punti. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti e abbiamo uno spirito offensivo. Il calo del secondo tempo va invertito con una migliore tenuta mentale e fisica. Con le cinque sostituzioni devo avere la possibilità di rimanere o cambiare la partite. La squadra non è fatta per restare bassa, c’è da migliorare nella gestione della partita perché un calo ci sta nei novanta minuti. Non servono giocate forzate, si recuperano energie anche tenendo il pallone. Ma non serve cercare alibi, dobbiamo lavorare per migliorarci e avviene passando da queste occasioni. Chi subentra nella ripresa può dare quel qualcosa in più, non voglio sentir parlare di titolari, la rosa è formata da 20 giocatori.»
Sull’eventuale impiego dei nuovi acquisti: «Petrelli si porta dietro una distorsione e ancora non sta bene, non sarà della partita. Crimi e Montalto hanno molte chance di partire titolari. Montalto sta benissimo. Non sono preoccupato per le condizioni degli ultimi arrivati, domani serve una prestazione importante e sono concentrato solo su quello.»
Infine, la chiosa su Menez: «Ho un rapporto buono con lui, ha un talento che tutti conosciamo. Deve fare di più, lo pretendo perché può aiutare la squadra. Nell’ultimo match mi è piaciuto il suo atteggiamento, è rimasto in partita fino alla fine. Lui è una risorsa per la squadra, ma dipende da come si pone con i compagni e con l’arbitro.»