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La Salernitana esonera Castori. In arrivo Colantuono. Dura nota del club granata.

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lazionews salernitana castori fabrizio
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È costata cara a Fabrizio Castori l’ennesima sconfitta in campionato contro lo Spezia. La società granata ha deciso di sollevare il tecnico marchigiano dal suo incarico. In queste ore sono febbrili le consultazioni tra Il Direttore Generale Fabiani e l’Amministratore Unico Marchetti che avrebbero individuato in Stefano Colantuono il nome del sostituto del trainer di Tolentino. Per l’allenatore romano sarebbe un ritorno sulla panchina della Salernitana dopo le sue dimissioni nel 2018. L’esperienza sulla panchina della Salernitana rappresenta anche l’ultima da allenatore per l’ex trainer dell’Atalanta.

Poco fa la società granata ha ufficializzato l’esonero di Castori attraverso il sito ufficiale:

L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra il Sig. Fabrizio Castori. Ringraziandolo per la professionalità profusa e gli obiettivi raggiunti insieme la Società augura al tecnico le migliori fortune umane e professionali.

Dopo pochi minuti, sul sito è apparsa una nota ufficiale della società che spiega i motivi che hanno portato all’esonero di Castori. Il comunicato non è firmato anche se riprende concetti più volte espressi da Marchetti nelle ultime settimane. Questo il testo integrale:

Dopo l’ennesima sconfitta maturata ieri l’U.S. Salernitana 1919 ritiene necessario far conoscere il proprio sentire e le conseguenti decisioni.

Non è assolutamente tollerabile un atteggiamento remissivo e rinunciatario, in particolar modo nelle occasioni in cui è necessario testimoniare, nei fatti, la propria capacità di determinazione nel perseguire l’obiettivo.

Fermo restando il rispetto e l’ammirazione per gli antagonisti che hanno prevalso, di cui si riconosce e si apprezza il valore, è troppe volte mancato l’agonismo, la ferma volontà di far valere le ragioni proprie; è troppe volte mancato, quando necessario, il proverbiale “non ci sto” o il “basta così”, comportamento cioè di chi vuole andare oltre il limite quando ciò è doverosamente possibile.

Doverosamente possibile, perché non manca in noi la tecnica e non mancano le potenzialità; tecnica e potenzialità che hanno indotto a suo tempo a decidere le scelte e che ancora oggi convintamente si ritengono presenti ed identificative di tutti coloro che vestono la maglia della Salernitana e che proprio per queste loro qualità sono chiamati a rappresentarla e ad interpretarla dovunque. Queste potenzialità sono troppe volte venute meno e non perché sottratte ma perché non vissute sul momento nel campo e nel confronto.

Per la parte di responsabilità che questo mancato o parziale investimento delle risorse può ricondursi alla direzione tecnica questa direzione dovrà purtroppo, pur nel rispetto di ogni umano apprezzamento, rispondere.

Per la parte di responsabilità che invece si riconduce ai protagonisti in campo, questi devono sapere che la Salernitana e tutti coloro che la seguono si aspettano un radicale mutamento che esprima i sentimenti e le attese dei tifosi e che ne interpreti il volere, la determinazione, le prospettive. Aspetti tutti che portano ad obiettivi ben diversi da quelli che allo stato attuale si prospettano nel futuro della Salernitana. Obiettivi ben superiori di cui la squadra e i suoi componenti è intimamente capace.

A chi verrà in sostituzione dell’attuale direzione tecnica si indica, tra le tante finalità che ispireranno la sua azione, soprattutto questa, ovvero quella di personalizzare la compagine, motivarla e animarla nel profondo perché possa esprimere a pieno, in ogni momento e in ogni occasione, tutta la reale ricchezza di cui ognuno è portatore.

Si deve uscire dal campo convinti che non si poteva dare di più e che chi ha prevalso ha meritato il successo nonostante l’assoluta e testimoniata devozione verso un diverso obiettivo proprio.