Inutile nascondere la delusione, ma alla nazionale penseremo più avanti, perché ora il ritorno dei club è la nostra medicina.
Si torna in campo già oggi alle 15, con una Dea pronta a scacciare gli aquilotti spezzini, per continuare il percorso che consente di diventare una grande.
A Roma un’aquila vola e si posa su un uomo noto, perché l’Olimpico sarà teatro di un passato contro il presente.
Rivincita o forse no, ma la certezza dello spettacolo, possiamo dire che vale tutto il prezzo del biglietto.
Diavoli rossoneri in trasferta nella città del Giglio, senza aver paura della bolgia viola, pronti a ribadire il loro verbo.
Alla ricerca della vittoria, con l’imperativo di espugnare Firenze, senza sottovalutare Italiano.
Il rosso prevale nella casella cagliaritana, una casella che ha appunto bisogno di altri colori.
Colori vogliosi di cambiare anche nella testa, quella di un bomber abituato a ballare la Samba, voglioso di vestire azzurro.
Salerno bolle… eh già, grazie alla carica di un capitano leader, capace di incantare il popolo granata.
Attenzione però, i blucerchiati in crisi arriveranno armati di riscatto, perché ciò che accomuna le due formazioni, è proprio la salvezza.
Sinisa fresco di riconoscimento bolognese, attende tra le mura del “Dall’Ara” i lagunari reduci da una grande vittoria.
Salgono le temperature, così come i tentativi di scucire un tricolore dal petto.
Il Napoli guarda e mostra rispetto, perché con umiltà galoppa verso un sogno, quello che manca alla città da troppo tempo.
Brutta tegola dalle parti del Grifone, genoani infatti privi del loro grande capitano, pronti alla battaglia contro l’esercito di Mou voglioso di riscatto.
Cerchio chiuso di lunedì, con filosofie a confronto a Verona e Torino.
Affamati di punti, guerrieri pronti a scendere in campo con un solo grido, spinti da quei tifosi che canteranno mai invano.