Home Editoriale “La moviola di Salernitana – Sampdoria”.

“La moviola di Salernitana – Sampdoria”.

"Scontro salvezza impari. Prestazione dell'arbitro sufficiente, ma non eccelsa".

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A cura di Luca D'Urso
A cura di Luca D'Urso
Tempo di lettura: 3 minuti

Non è stata una bella partita, quella che si è disputata ieri pomeriggio allo stadio Arechi di Salerno. Alla vigilia la gara era stata presentata come un vero e proprio “scontro salvezza”, ma il campo ha dimostrato tutt’altro, con la Sampdoria nettamente più forte degli avversari al punto che la vittoria non è stata mai in discussione.

Tenendo conto di quanto scritto in precedenza, anche la prestazione di Giacomelli – anch’egli coinvolto nella vicenda “rimborsopoli” della scorsa stagione – non è stata certamente un fiore all’occhiello per il campionato di massima serie. Di questo aspetto, però, ne parlerò a fine articolo.

Passiamo alla moviola.

[ Episodi primo tempo ].

Al 39’ – sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore della Sampdoria – la prima rete dei blucerchiati. Al momento della battuta dello stesso, Giacomelli fa cenno a Candreva (SMP) di attendere – senza emettere alcun fischio – in quanto Coulibaly (SA) è a terra in area di rigore.  Mentre l’arbitro triestino – con lo sguardo unicamente rivolto verso l’area di rigore -invita il centrocampista granata a rialzarsi, Candreva batte – a sorpresa – il calcio d’angolo, con Di Tacchio (SA) che mette il pallone alle spalle del proprio portiere, con una sfortunata autorete.

[CONSIDERAZIONI PERSONALI]. Onde evitare “messaggi fuorvianti”, va detto che la rete è assolutamente regolare.  Questo episodio – però – va ad enfatizzare ciò che è sempre trapelato dagli arbitraggi di Giacomelli: la superficialità.  Da un arbitro esperto come lui, una situazione simile può essere gestita con molta più attenzione, evitando eventuali equivoci con calciatori/spettatori sugli spalti. Per quanto mi riguarda – per esperienza di campo – in casi come quello in questione è preferibile fischiare, in modo tale che tutti sappiano che il gioco sia fermo e che per riprendere lo stesso, serva il fischio dell’arbitro, non un gesto che può sfuggire a tanti, vuoi per disattenzione, vuoi per furbizia, con tutte le conseguenze del caso. Questo è un consiglio che mi va di dare soprattutto ai “giovani arbitri , in quanto – soprattutto nelle categorie inferiori – una gestione simile può portare a situazioni da cui poi risulta difficile uscirne.

È il caso di dire: “furba” la Sampdoria, “inesperta” la Salernitana, “superficiale” Giacomelli!

[ Episodi secondo tempo ].

Non ci sono particolari episodi da segnalare nella ripresa. Sono corrette le ammonizioni comminate a Ekdal e Chabot (SMP) entrambe per falli di gioco.

In conclusione, in mancanza di episodi particolarmente gravi, è giusto dire che la prestazione dell’arbitro non ha minimamente condizionato il risultato finale. È altrettanto giusto – però – sottolineare che in determinate partite, sarebbe corretto che un arbitro mantenesse la stessa concentrazione che avrebbe durante un big match. Resta un po’ confusionaria la gestione tecnica, così come l’atteggiamento passivo nell’occasione della prima rete della Sampdoria. 

Stesso ed identico discorso vale per l’assistente numero uno Scarpa, che si è fatto trovare più volte impreparato: oltre a varie segnalazioni errate, è grave la non rilevazione – nella ripresa –  di un evidente fuorigioco di Bonazzoli (SA), parliamo almeno di due metri.

Molto positiva – invece – la prestazione dell’assistente numero due Marchi,  bravissimo a rilevare una posizione di fuorigioco millimetrica,in occasione della rete annullata a Caputo (SMP) al 59’.

Poco impegnati al Var Sozza e Bottegoni, chiamati ad intervenire solo al 59’, quando hanno confermato – tramite “silent check” – l’annullamento della rete di Caputo per fuorigioco.

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- Luca D'Urso - 11 agosto 1991, Salerno - Ex arbitro di calcio a livello nazionale - Appassionato di musica rock, sport e cucina - Citazione arbitrale preferita: "Vedere, decidere, dimenticare" [Roberto Rosetti]