Home News Schwoch (DAZN): “Nicola bravo a toccare le corde giuste. I due recuperi...

Schwoch (DAZN): “Nicola bravo a toccare le corde giuste. I due recuperi saranno fondamentali”

Così il talent di DAZN ai nostri microfoni: “La salvezza resta difficile, ma nulla è compromesso. Col Bologna servirà il coltello tra i denti”

1551
0
Stefan Schwoch (Foto AreaNapoli.it)
Tempo di lettura: 3 minuti

Intervistato dalla redazione di SoloSalerno.it, l’ex attaccante Stefan Schwoch – oggi talent per DAZN – ha analizzato il momento di Salernitana e Bologna, in vista della sfida di sabato pomeriggio all’Arechi. Match che vedrà al commento tecnico l’ex calciatore – tra le altre – di Venezia, Napoli e Vicenza.

Aria nuova, ritrovato entusiasmo e un grande pari con il Milan. Un parere su questa nuova Salernitana?

“Quando c’è aria di novità si trova sempre un miglioramento. Sono arrivati giocatori esperti, sono tornati al gol Djuric e Bonazzoli, è arrivato un allenatore che punta tanto sul gruppo. È cambiata la società, è arrivato un presidente importante. La Salernitana viene da tre pareggi consecutivi, la partita col Bologna non sarà semplice. È un’annata molto difficile, non tutto è compromesso ma è chiaro che la salvezza non sarà cosa facile. Quando arriva aria nuova, però, c’è più possibilità di vedere come raggiungibile l’obiettivo, e ritrovare qualche forza in più per provarci”.

Il Bologna arriva da una vittoria scacciacrisi contro lo Spezia. Cosa aspettarsi dal match di sabato?

“Non penso assolutamente che il Bologna possa giocare più tranquillo, conoscendo Mihajlovic. Anzi, l’appetito vien mangiando. La Salernitana troverà certamente una squadra che cercherà di vincere in tutti i modi, per cui dovrà giocare con il coltello tra i denti per portare a casa una vittoria che sarebbe importantissima”.

Nicola, descritto da tutti come “mister salvezza”, è stato capace di incidere sin da subito. Cosa può dare alla squadra?

“Credo si sia già visto: è un allenatore che riesce a far sentire tutti importanti e in grado di dare il loro contributo per il raggiungimento dell’obiettivo. Sa far giocare una squadra in maniera molto aggressiva e tonica: contro una big come il Milan la Salernitana non si è mai data per vinta, ciò vuol dire che Nicola è un allenatore bravo a toccare le corde giuste, per far sì che i giocatori possano rendere al meglio”.

Bonazzoli e Djuric in forma smagliante, Mikael e Mousset non ancora protagonisti. Un parere sul reparto avanzato?

“I primi due sono certamente giocatori in grado di dare più sicurezza rispetto ai nuovi arrivati. Conoscono meglio il campionato, sanno cosa serve per fare risultato: l’esperienza non te la regala nessuno, la acquisisci solo facendo tante battaglie. Penso che se sia Colantuono che Nicola abbiano dato fiducia ai giocatori già in rosa un motivo c’è: i nuovi sono arrivati con grosse prospettive, ma magari al momento non sono ancora ritenuti pronti. Ad ogni modo, è sempre difficile giudicare senza vedere: un giocatore lo osservi soprattutto da cosa fa in allenamento e cosa può dare in partita, e quest’ultima è ancora più difficile. Avendo dei giocatori sui quali sai di poter contare maggiormente in questo momento, è giusto non tralasciare nulla: la Salernitana non ha più tempo per poter fare esperimenti, è giusto non farne”.

Tanta quantità e qualità nel mercato di gennaio condotto da Sabatini. Quale giudica come il miglior colpo?

“Ragionando sulle qualità tecniche, penso Verdi. È il giocatore di cui si è sempre parlato da una vita, il classico incompiuto: quello dal quale ci si aspetta ogni anno che possa fare cose devastanti. A Napoli ha giocato poco, così come a Torino. Adesso è a Salerno per rilanciarsi, mi auguro e credo che possa sicuramente dare il suo contributo. Penso che anche Sepe sia un portiere top, tra i più importanti in Italia: credo che farà bene e darà sicurezza alla difesa. Mazzocchi ha fatto bene a Venezia ed è partito bene anche a Salerno. Sono tutti giocatori che possono portare aria nuova: quando fai un campionato come quello della Salernitana, tanti elementi potrebbero risentirne mentalmente, e non riuscire a dare ciò che potrebbero; l’arrivo di nuovi giocatori può essere cruciale per dare una sterzata che può essere decisiva ai fini della salvezza”.

Lotta salvezza ancora aperta: cosa aspettarsi?

“Come ci proverà la Salernitana, ci proveranno anche le altre squadre che magari sono messe un po’meglio. Credo che tra le ultime quattro squadre ci siano le tre che dovranno retrocedere. Tra quelle lì sotto vedo il Cagliari come la più attrezzata: viene da un’ottima partita con il Napoli in casa, ha fatto ottime prestazioni nelle ultime gare, e ha giocatori di livello per la salvezza. Credo che la Salernitana se la giochi soprattutto con Venezia e Udinese. Dipenderà tanto dalle due partite da recuperare, specialmente lo scontro diretto con i lagunari: dovesse non vincere quella partita, sarebbe veramente in difficoltà. Saranno due partite che segneranno un intero percorso in modo cruciale: la salvezza della Salernitana passerà da quelle due gare”.

Infine, chi potrà essere decisivo con il Bologna?

“Da tenere d’occhio saranno sicuramente gli attaccanti, perché alla Salernitana non può più bastare pareggiare le partite, ma serve vincerle. Trovare solidità in difesa e avere un uomo che faccia gol è importantissimo. Quindi, dico i soliti Djuric e Bonazzoli, anche se ci aggiungo Ribery: è un fuoriclasse in grado di spostare gli equilibri della squadra, a patto che ritrovi la forma ideale e magari la via del gol”.