Tempo di lettura: 2 minuti

In attesa di un chiaro segnale, ci prepariamo a vivere, da sabato a lunedì, questa 32esima giornata.

Qualcosa accadrà, e sarà decisivo, ai fini di obiettivi stagionali da raggiungere per determinate squadre.

Strumenti posizionati sul “Castellani”, dove a dirigere le orchestre ci sono due maestri, vogliosi di rubare il cuore dei tifosi.

A suon di melodie sotto forma di gran calcio, lo stesso che ci aspettiamo di vedere alla “Scala del Calcio”, dove l’Inter attende l’Hellas.

https://images.app.goo.gl/z4ocih1YQXviuncB9
Inzaghi carica i suoi calciatori in vista della sfida con l’Hellas (Fantamaster.it)

Il periodo non facile, superato forse da una vittoria pesante a Torino, ma Inzaghi invita a non abbassare il ritmo.

Un aereo che parte da Torino, diretto verso un’isola dove Riva divenne grande.

Allora un’altra battaglia attende un incrocio tra Cagliari e Juventus, per obiettivi diversi ma armati di agonismo.

È una sfida importante, da seguire con una pizza o con altro, in un sabato di aprile che inaugura temperature primaverili.

Il “lunch match” è un incrocio nel cielo, una battaglia tra Grifone e aquila biancoceleste.

Poi però ci si spinge al Sud, dove è vietato pronunciare quella parola che sembra stregata.

Oltre le maledizioni, nonostante la scaramanzia che rende a tratti schiavi, di una tradizione partenopea che crea sorrisi.

Attenzione massima per i viola di italiano, giunti al “Maradona” per non sfigurare.

Nell’arena nero verde, una Dea reduce da un pareggio in terra Europea, con l’obiettivo di continuare la corsa verso l’Europa che conta.

in attesa di un chiaro segnale, allo stadio Olimpico di Roma
https://images.app.goo.gl/3LGij99oRVVEu8xf7
in attesa di un chiaro segnale, allo stadio Olimpico di Roma (Eurosport.it)

Una delle ultime spiagge per evitare la retrocessione, in casa in laguna contro i friulani.

Il Venezia chiamato alla vittoria obbligatoria, per lottare fino alla fine con le unghie e con i denti.

La Norvegia ancora amara, crea quel senso di rivalsa che ha le sembianze di un ciclone, pronto ad abbattersi sui granata di Salerno.

Nicola è l’ultimo a mollare, perché non è finita ed è obbligatorio lottare, perché il calcio molte volte è davvero strano.

Mi chiedo perché non credere, perché seguire con la speranza smarrita.

Lo stadio “Olimpico” di Torino accoglie i diavoli rossoneri, chiamati ad una sfida tutt’altro che facile.

Poi in un lunedì sera, un Bologna reduce da un prezioso punto a “San Siro”, con la voglia di dedicare la vittoria a chi li segue da lontano.

Articolo precedenteNon solo Agostino Di Bartolomei: cosa hanno in comune le piazze della Roma e della Salernitana
Articolo successivoSalernitana, accadde il 10 aprile