La bellezza del calcio

Il Milan padroneggia a Reggio Emilia conquistando il 19esimo scudetto, mentre a Salerno si festeggia nonostante il pesante passivo.

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La bellezza del calcio rimarcata negli ultimi 90 minuti, in una stagione lunga e piena zeppa di sorprese.

Fino agli ultimi secondi di un’annata incredibile, dove è stato difficile pronosticare un vincitore, poiché ripetutamente smentiti.

Dopo i 3 squilli nella Torino granata, la Roma è pronta a viaggiare verso Tirana, con l’obiettivo di riportare un trofeo europeo in Italia.

Abraham due volte e Pellegrini dal dischetto, caricano la squadra e chiudono in bellezza il campionato.

Di misura in trasferta, perché nell’incrocio rossoblù la spunta Musa Barrow e il suo Bologna, mentre il Genoa saluta la Serie A dopo ben 15 anni.

Il Milan vince il suo 19esimo scudetto (Calciomercato.com)
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Il Milan vince il suo 19esimo scudetto (Calciomercato.com)

Pioggia di gol all’Olimpico, con un Hellas Verona scatenato e in vantaggio di due gol, raggiunto subito nei primi 45 minuti.

A Pedro risponde Hongla, con un Immobile ancora sul trono dei bomber del torneo.

Chiamata fallita dalla Dea, con Stulac che punisce e infligge una condanna amara, ad un’Europa che non avrà posti per l’Atalanta.

Viola in festa per il ritorno in Europa, con i gol di Duncan e Nico Gonzalez come regalo a Firenze.

Tris al “Picco” targato Napoli, in un campionato concluso al terzo posto da migliorare.

Stesso risultato ma su campi diversi, con una forza speciale proveniente da Reggio Emilia, per mezzo di un tornado chiamato Leao.

Brilla il portoghese, così come gli occhi dei tifosi sugli spalti, mentre Olivier Giroud mostra la lingua due volte.

Chiude i giochi e comincia a disegnare un numero, quel 19 che indica uno storico scudetto, con il tris targato Kessie.

La bellezza del calcio con una salvezza incredibile (Zeroottonove.it)
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La bellezza del calcio con una salvezza incredibile (Zeroottonove.it)

Non bastano il tris per i nerazzurri, con grande rammarico tra fiumi di lacrime, per via di uno scudetto scucito dal petto.

Clamoroso è il termine più azzeccato per sintetizzare il finale, con gli occhi dui campi dell’Arechi e del Penzo.

Oltre 90 minuti, un passivo devastante e speranze che svaniscono pian piano.

Poi però il risultato rimane fisso, sul prato verde della laguna che non si sblocca.

Davide Nicola allora può gioire e iniziare a camminare, verso il Vaticano festeggiando una salvezza pazzesca.

È stato fantastico raccontare questa annata, con la speranza che la prossima sia ancora più bella.

Il calcio è una cosa meravigliosa.

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