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De Sanctis si presenta: «È un’avventura per me determinante, vogliamo creare una Salernitana tosta»

Il diesse all'Arechi: «Ederson ha scelto di restare in granata, Bothiem obiettivo molto vicino»

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Determinante, Morgan De Sanctis utilizza questo aggettivo per qualificare cosa rappresenta la sua avventura alla Salernitana. Una lunga conferenza stampa nella quale l’ex portiere di Roma e Napoli si è presentato al mondo dell’ippocampo, chiarendo anche la veridicità delle varie ipotesi di mercato. “Ringrazio la presidenza e l’amministratore delegato- ha detto De Sanctis-. Sento la responsabilità di fare inisieme al mio gruppo, al mister ed ai giocatori il miglior lavoro possibile perchè la Salernitana abbia i successi che merita. Sono certo che per quello che è statao il mio percorso, ho la consapevolzza di immaginarmi che la consapevolezza si trasformerrà in adrenalina e coraggio per una società come la Salernitana che ha un progetto speriamo più vincente possibile”.

IL MERCATO

“Puntiamo a rafforzare la rosa. Fino al 30 giugno ho potuto fare dei sondaggi a titolo personale, solo da ieri sono ufficialmente il diesse. C’è bisogno di tempo e che si capisca ciò che la Salernitana vuole fare. Sono consapevole- ha poi continuato l’ex direttore sportivo della Roma- che di tempo non sarà tanto visto l’avvio anticipato della stagione. Con la società abbiamo idea di chiudere al più presto le operazioni per dare al mister la rosa più completa possibile ma non vogliamo farci prendere dalla fretta che porterebbe alla Salernitana giocatori poco performanti rispetto al passato. Non andremo tanto oltre ma prenderemo il tempo necessario per far capire agli altri cosa è e cosa vuole la Salernitana. Botheim è un obiettivo molto vicino anche se c’è stato l’inserimento di altre società esteree ma pensiamo di poter chiudere la questione a stretto giro, vi sarebbe un tempo tecnico perchè il cartellino è di una squadra russa. Lui è un calciatore giovane e forte proprio come pensiamo debbano essere i prossimi acquisti dei granata. Brereton Diaz- ha poi detto l’ex Udinese- ci piace ma fa parte di un tipo di mercato difficilmente attaccabile, tali giocatori hanno bisogno di tempo per capire il progetto Salernitana e noi prendiamo questo tempo per farglielo capire e quindi serve tempo. Sappiamo ciò che Nicola chiede e dove intervenire, ogni nome è condiviso con la guida tecnica. Non abbiamo riscattato nessuno dei calciatori e credo che la società abbia fatto una scelta opportuna. Da ieri Bonazzoli sto pensando di riportarlo in granata ma credo ci sia più volontà nostra che del suo entourage. Ederson? Mi è stato detto da Iervolino che si erano create le condizioni per il trasferimento ma non si sono realizzate quest’ultime tra il calciatore e l’Atalanta. L’accordo sulla contropartita (Lovato) c’era ma la trattativa è bloccata perchè il ragazzo ha deciso di rimanere e per noi è una soddisfazione. Non è escluso che ci muoveremo comunque su Lovato o altri profili simili. Se resta dipende anche da noi visto che si devono creare condizioni irrinunciabili per privarcene, se si creeranno lo sostituiremo con giocatori con le medesime caratteristiche. Il budget? E’ di assoluta garanzia per far sì che la Salernitana sia più competitiva dello scorso anno, con alcuni accorgimenti che saranno elastici perchè il mercato è in movimento continuo. Confermo- ha poi detto De Sanctis- che la base di partenza è il 3-5-2 ma il mister non è un’integralista di tale modulo ma sul discorso tecnico tattico non ci entro perchè credo molto nelle gerarchie. Noi abbiamo un problema di lista, ci sono solo quattro calciatori formati in Italia e zero nel settore giovanile granata. Integrare under è importante, stiamo lavorando sul terzino sinistro, difensori ed il parco attaccanti. Pinamonti, Joao ed Henry sono profili che ci interessano, da alcuni abbiamo avuto una chiusura repentina mentre da altri meno. Fino al 30 giugno, nei miei sondaggi personali, alcune cose le ho rispettate ma in alcuni casi ci sono rimasto male. Mi ha dato fastidio quando questa chiusura qui è fatta da chi ha vissuto la Salernitana. Che non si dia un valore all’aspetto emotivo di giocare a Salerno dà fastidio, diventa un qualcosa di personale perchè per giocare in alcuni posti ho sacrificato alcune cose e certe cose non le accetto, mi irrigidisco. Puntare sui giovani italiani? Cambiaso è italiano, Pinamonti è italiano, Okoli è italiano, Pirola è italiano e Lovato è italiano. Noi cerchiamo di avere contatti con il mondo, il Napoli vale tanto quanto Milan o Roma o Blackburn. Ounas non è il tipo di calciatore che oggi nella Salernitana non valorizzeremo nella giusta maniera, Petagna potrebbero esserci sviluppi. Quando il presidente si espone in maniera così chiara come nel caso di Cavani, c’è anche un sussulto di orgoglio. Nel mio caso posso dire che non parlo con Edi o Mertens, Milik ci è stato proposto. L’arrivo di Edison lasciamolo un sogno o un’idea del presidente che magari si convince e fa un regalo a tutti, non abbiamo fatto una proposta ufficiale. Mazzocchi non è un giocatore in uscita- ha specificato il diesse-, la scontentezza va giustificata. A mio avviso i calciatori che dicono di essere infelici devono giustificare questo stato d’animo altrimenti si crea una sorta di cortocircuito. Partiamo da una rosa che deve essere integrata e non stravolta, vogliamo creare una squadra tosta che possa reggere l’impatto con la Serie A in maniera prepotente e proporre con centrocampisti ed esterni oltre che attaccanti. Noi vorremmo prendere almeno due difensori in ogni caso, non cambia l’infortunio di Norbert. Per quanto riguarda Djuric- ha chiarito De Sanctis- nei giorni passati la società ha fatto un’offerta rispettabile e Milan ha deciso di non accettarla, rivendico il valore di quell’offerta e gli auguro il meglio”.

“Sabatini- ha poi detto De Sanctis- è stato anche il mio direttore, a lui mi lega affetto ed ammirazione. Muri non ne ho incontrati e le difficoltà sono legate alla volontà di alcuni giocatori di condividere il progetto. I procuratori sono collaboratori esterni alla società e vanno rispettati, la Salernitana è la miglior società possibile per avere a che fare con gli agenti che comunque sanno e vedono quanto detto. Io, il mio gruppo di lavoro e l’allenatore decidiamo, il presidente comanda. E’una cosa normale, qui c’è condivisione, decisione ed approvazione e non è un qualcosa comune a tutti i club. Tanto del mio tempo sarà indirizzato affinchè tutto questo funzioni senza intrusione. Giulio Migliaccio sarà responsabile dell’area tecnica e sarà con la squadra più di me, Lo Schiavo è responsabile dell’area scouting che parte con il nostro know-how ma poi vedrà una crescita in una seconda fase. Per quanto riguarda i calciatori a disposizione-ha concluso De Sanctis- i giocatori ancora non arrivati sono i nazionali che hanno una settimana in più e l’unico inconveniente lo ha avuto Gyomber che verrà in ritiro ma dovrà stare fermo circa tre settimane. Ribery è arrivato ed ha avuto un problema influenzale, non è Covid ed oggi torna a disposizione. Coloro che non partiranno per il ritiro è evidente che siano in uscita. Simy? Ad oggi non lo ha chiesto nessuno. Siamo in ritardo sul settore giovanile e credo che a breve ci sarà l’ufficializzazione del responsabile. Il primo obiettivo è poter rendere competitiva la squadra per il campionato di Primavera 2”.

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