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L’Inferno non ci vuole

Il Popolo Salernitano, dopo un anno passato ad esibire allegria in palcoscenici accecanti, ritrova l'ancestrale strumento di sopravvivenza. Quella Ferocia davanti alla quale pure ai Giganti tremano le cosce.

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Abbiamo bussato alle porte dell’Inferno, sporchi d’una polvere che non andrà mai via: il Diavolo Saggio non ci ha fatti entrare.

Abbiamo visto la Morte cogli occhi: ci ha guardati, si è voltata dall’altra parte.

Abbiamo attraversato deserti di fuoco e solcato mari in burrasca: ne siamo usciti, più fieri e più forti.

Cosa dannazione può far spavento a Noi?

Calciomercato, Caroprezzi, Promesse da Marinaio: il Presidente ha compiuto l’ennesimo capolavoro. Ci ha fatto incazzare!

Il Popolo Salernitano, dopo un anno passato ad esibire allegria in palcoscenici accecanti, ritrova l’ancestrale strumento di sopravvivenza. Quella Ferocia davanti alla quale pure ai Giganti tremano le cosce.

La squadra prende forma, spetta comunque a Noi. Che strapperemo pure questo, di Campionato, a chiunque osi frapporsi. Come Salerno insegna, nei secoli dei secoli: un morso salato alla volta, fino alla Vittoria.

È finito il tempo degli applausi caritatevoli, dei complimenti senza i punti, del vada come vada. La Salernitana è di Iervolino ma la Maglia è Nostra. Tocca a Noi, non abbiamo scelta.

Sussulti quel prato, fumino gli spalti, impallidiscano gli avversari.

La Serie A ci guarda con lo stesso ghigno saccente dell’anno scorso. Smettiamo di farle simpatia.

Facciamole Paura.

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Tifoso della Salernitana e del calcio. Che ama raccontare con spensieratezza.