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Una Salernitana tatticamente rivisitata soffre ma batte il Verona. Bene la difesa, Coulibaly straripante. Quattro attaccanti micidiali

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SEPE 6,5: si fa trovare pronto sull’inserimento di De Paoli, al quale oppone il corpo in maniera provvidenziale. Nulla può sul gol del pari dello stesso esterno. Poi non perde mai lucidità nel convulso finale di gara.

GYOMBER 7: sempre reattivo e attento nel presidio del centrodestra, concede nulla a chi gravita nella sua zona. Potrebbe fare meglio quando è chiamato ad operare in fase di disimpegno. Secondo tempo più sofferto per il reparto difensivo ma lui resta applicato e ribatte colpo su colpo, risultando determinante nel finale con la sua fisicità e il suo tempismo.

DANILIUC 7: è lui che deve dare a Henry l’occhiata più accurata, si applica con energia e attenzione, concedendo quasi nulla per i primi quarantacinque minuti. Il Verona è più aggressivo nella ripresa, c’è da soffrire di più ma non si scompone mai e riesce a reggere il forcing rivale senza sbavature. Djuric non riesce ad incidere.

PIROLA 6,5: l’infortunio nel riscaldamento di Lovato gli concede un’insperata opportunità. Primo tempo disputato con attenzione maniacale e discreta personalità. Come il resto della difesa patisce il ritorno in campo dei veronesi, ma lui resta centrato mentalmente, spazza tutti i palloni che transitano nella sua zona e si fa rispettare anche nella lotta fisica.

CANDREVA 5,5: Doig è un brutto cliente, l’ex laziale indossa l’elmetto e disputa una partita molto oculata sul piano difensivo, facendo valere carisma ed esperienza. Prova anche a proporsi ma il lavoro fisico in fase passiva, che comporta un notevole dispendio psicofisico, gli toglie un po’ di lucidità. Ripresa annaspante, sulla fascia destra fa più fatica a fronteggiare le sortite gialloblù e poco realizza in fase passiva. Stoppa involontariamente un tiro assai insidioso di Mazzocchi diretto in porta. 90 SAMBIA S.V.

COULIBALY 8: devastante, commovente, epico. Un primo tempo da dominatore assoluto, nel corso del quale sradica palloni dai piedi avversari, riparte seminando avversari e creando superiorità numerica, interrompe linee di passaggio veronesi e arriva anche al tiro. Incontenibile. Secondo tempo più attendista ma è sempre puntuale e straripante quando sente odore di battaglia. Migliore in campo.

RADOVANOVIC 6: partita senza fronzoli, essenziale nella cucitura del gioco e nel mantenere la posizione a presidio dei sedici metri granata. Attento anche nel tempismo che lo porta ad eseguire un paio di utili chiusure laterali. Si porta anche al tiro in un paio di occasioni, ma non è fortunato nella mira. Rischia di vedersi fischiato un rigore contro, ma il Var lo scagiona giustamente. Mezzo voto in meno per la bagarre che gli costa l’espulsione nel finale.

MAGGIORE S.V.: s’infortuna immediatamente ed è costretto ad abbandonare il campo. 8′ VILHENA 6: un altro calciatore rispetto a quello eccessivamente lezioso visto all’opera nelle precedenti partite. Si sacrifica in fase difensiva, non porta palla e gioca con concretezza a due tocchi. Nel secondo tempo fa più fatica a restare nel match, ha una buona opportunità per attaccare la porta rivale ma il suo passaggio filtrante è impreciso e fa ripartire pericolosamente il Verona.

MAZZOCCHI 6: Nicola gli ordina di fare una partita più accorta, lui gioca attaccato spesso ai tre centrali difensivi, ripartendo solo quando gli sviluppi dell’azione glielo consentono. Non riesce a sfondare quasi mai, a volta esagera nelle giocate individuali ma i suoi piccoli errori non causano grandi problemi alla squadra. I danni li fa al minuto undici del secondo tempo, quando non esegue una diagonale di facile lettura e consente a De Paoli di inserirsi in area granata e battere facilmente Sepe. Si riscatta con una percussione che potrebbe tramutarsi in gol, ma la sua conclusione viene stoppata involontariamente da Candreva e non diventa vincente.

BONAZZOLI 6,5: il Verona fa la gara, lui ed il suo partner giocano palloni sporchi ma lo fanno con lucidità, qualità ed efficacia, come testimonia l’ottimo fraseggio con assist che regala il vantaggio ai granata. Poi bada soprattutto a governare palloni per far respirare la squadra, sacrificandosi anche in fase difensiva, prima di lasciare il terreno di gioco. 58 DIA 7,5: parte subito bene con la sua vivacità, poi, poco supportato dalla squadra, fa enorme fatica a rendersi determinante. Ma ad un metro dal traguardo, la sua giocata vincente di grande classe conferma che lui rappresenta un gran lusso per una squadra di media bassa levatura come la Salernitana.

PIATEK 7,5: palesa ottima intesa con Bonazzoli, difende palla ed attacca la profondità con cattiveria, come nell’occasione vincente caratterizzata da vigore con cui si incunea in area veneta e punisce Montipò. Per il resto della prima frazione ed anche nel primo terzo della ripresa battaglia su ogni pallone, guadagna punizioni e si rende ancora vivo in fase di tiro e nel gioco aereo. 58 BOTHEIM 6,5: lotta con alterne fortune per il tempo che gli viene concesso, ma l’assist delizioso per Dia vale un voto ampiamente positivo.

ALL. NICOLA 7: cambia tutto, schiera i suoi con un 5 3 2 che non vuole concedere profondità e gioco tra le linee ai due trequartisti scaligeri, affidando alla qualità degli attaccanti e agli strappi di Coulibaly il compito di far male agli uomini di Cioffi. Missione compiuta nel primo tempo: Verona pericoloso solo su palla inattiva, Salernitana incisiva e concreta con i suoi attaccanti. La squadra si abbassa un po’ troppo ad inizio ripresa ed è poco attenta in occasione del gol del pari veneto. Prova a rianimare i suoi cambiando i due attaccanti e la gara diventa più aperta. Nel finale i veneti sembrano averne di più, ma la giocata vincente delle due punte subentrate premiano la sua decisione.