OCHOA 5,5: evita il raddoppio atalantino sulla bordata di Koopmeiners e subito dopo sulla conclusione di Lookman. Sporca il tiro dal dischetto dell’attaccante inglese ma non riesce a cacciare il pallone fuori dalla porta. Intercetta il secondo penalty di Koopmeiners, ma la respinta viene raccolta dall’olandese che realizza il quarto gol nerazzurro. Nulla può opporre sulle reti subite con palla in movimento. Nel finale, evita la nona rete con un’ottima parata su Koopmeiners.
LOVATO 4: Boga è un brutto cliente, perché si abbassa per procurarsi spazio sulla fascia sinistra, prima di accentrarsi e trovare la conclusione che vale il gol del vantaggio. Situazioni che si ripetono spesso anche nei minuti successivi, con il ragazzo che soccombe quasi sempre nell’uno contro uno. 46 GYOMBER 5,5: entra a gara già passata agli archivi, poco gli si può chiedere, lui cerca di metterci almeno un po’ di temperamento, aggressività e attenzione.
FAZIO 3: Hojlund non regala punti di riferimento e gli crea tanti problemi, sia quando attacca la fascia destra, sia quando scatta verticalmente. Un tormento che si materializza corposamente in occasione dell’ingenuo fallo che consegna il rigore all’Atalanta. Il centravanti danese continua a scivolargli via ogni volta che prende palla. Serata disastrosa, rischia l’autorete, poi commette ancora fallo da rigore sul giovane attaccante, prima di vederlo fuggire via e punire Ochoa con un preciso diagonale. 71 RADOVANOVIC S.V.
PIROLA 3: Lookman regala pochi punti di riferimento, Hojlund attacca spesso la sua zona di competenza, lui entra subito in confusione e ci capisce poco fino al termine del primo tempo, quando non aggancia il pallone da cui parte il contropiede vincente di Hojlund. Colpevolmente distante da Lookman che realizza troppo facilmente il sesto gol atalantino. Altra dormita pochi minuti più tardi, quando in versione statuina consente ad Ederson di realizzare il settimo gol di una serata da incubo.
CANDREVA 4,5: travolto insieme al resto della squadra, incide poco in fase attiva, aiuta ancora meno nel contenimento sulla fascia destra, dove agisce un indemoniato Boga. Prova una reazione d’orgoglio ad inizio ripresa con una progressione palla al piede, ma è un fuoco di paglia che nulla toglie al disastro personale e collettivo.
COULIBALY 4: dovrebbe raddoppiare su Boga che taglia al centro, ma è in ritardo e molle nel contrasto e l’esterno trova il gol del vantaggio. In ritardo sul corner sfruttato con ottima scelta di tempo da Scalvini. In generale, resta triturato dal pressing a tutto campo dei padroni di casa. Inconsistente e caotico anche quando l’Atalanta, ormai paga, smette di maramaldeggiare; il tiro svirgolato da ottima posizione chiude una serata pessima.
NICOLUSSI CAVIGLIA 5,5: il ragazzino corre con il solito impegno, prova anche ad inserirsi nell’area bergamasca, ma poco può quando i padroni di casa alzano i ritmi e si propongono in avanti a ranghi completi e con qualità. E’ l’ultimo ad arrendersi, trova il tiro che regala ai granata il secondo gol della serata, nel marasma generale cerca di dare un minimo di ordine alla gestione della manovra.
BRADARIC 4,5: è sua la prima, interessante incursione granata della gara, ma quando l’Atalanta affonda a destra va in crisi insieme a Pirola. Dal suo piede partono ancora un paio di ripartenze, nonostante il risultato abbondantemente compromesso, ma si tratta di punturine di spillo in un contesto di massacro calcistico. Anche lui, però, è uno degli ultimi ad arrendersi, continuando a portare con orgoglio qualche pallone in avanti, però è ingenuo sulla percussione di Zortea che trova l’ottava rete.
VILHENA 4,5: quando i ritmi dei padroni di casa sono alti e tambureggianti, lui è costretto ad assistere passivamente il protagonismo degli avversari. Tocca qualche pallone interessante solo quando l’Atalanta è ormai sazia e pigia di meno il piede sull’acceleratore, ma in una serata simile si tratta di inezie che rischiano di offendere le intelligenze. 71 KASTANOS S.V.
DIA 6: attacca la profondità e concretizza l’ottimo assist servito da Piatek, poi può solo assistere ai compagni che vengono sistematicamente travolti da centrocampisti e attaccanti bergamaschi. Avvio di ripresa vivace, complice anche il calo di tensione dei padroni di casa, nel corso del quale sfiora anche la doppietta. Dal suo piede parte anche l’assist che regala a Nicolussi Caviglia la soddisfazione del primo gol in serie A. 71 BONAZZOLI S.V.
PIATEK 5,5: splendido l’assist che lancia verso la porta il famelico Dia, poi continua a lottare su ogni pallone sporco che capita dalle sue parti, ma nulla può in una serata da incubo.
ALL. NICOLA 3: le numerose lezioni subite in precedenza, condite da valanghe di reti subite, non lo distolgono dal proposito di giocare uomo contro uomo su attaccanti rivali temibilissimi nell’uno contro uno. Decisione resa ancora più cervellotica dalla penuria di difensori e dalle caratteristiche atletiche e fisiche dei suoi marcatori. Gyomber entra nei secondi quarantacinque minuti, sarebbe forse stato il caso di impiegarlo sin dall’avvio di gara. In ogni caso, la squadra è ancora una volta caotica, inesistente sul piano tattico, atletico e temperamentale, incapace persino di limitare i danni. La Salernitana ha toccato il fondo, poco altro da aggiungere.