Porre fine al “mal d’Arechi”, sarà questo uno dei primi obiettivi di Paulo Sousa alla guida della Salernitana. E’ di 118 giorni (alla data odierna) il digiuno di vittorie interne dell’ippocampo, con l’ultima gioia tra le mura amiche che risale al 22 ottobre quando fu la rete di Pasquale Mazzocchi a mettere ko lo Spezia.
Ritrovare il feeling con l’Arechi
Dopo aver battuto i liguri, blackout. Nei successivi cinque match, infatti, Dia e soci hanno raccolto solo due punti grazie ai pareggi contro Cremonese (5 novembre) e Torino (8 gennaio), a cui si sommano le tre sconfitte contro Milan (4 gennaio), Napoli (21 gennaio) e Juve (7 febbraio). Numeri, quelli appena citati, che hanno fatto scivolare il cavalluccio marino al diciassettesimo posto (insieme a Lecce e Spezia) nella speciale classifica del rendimento casalingo con dodici punti conquistati. A certificare ancora di più la necessità di dover ritrovare feeling con l’Arechi è anche il confronto con le dirette inseguitrici. Il Verona, ad esempio, post Mondiale ha trasformato il Bentegodi in un fortino ottenendo addirittura dieci punti in quattro gare, dato totalmente opposto a quello del “primo blocco” stagionale in cui gli scaligeri hanno tenuto inviolata la propria “casa” solo in occasione della vittoria contro la Sampdoria dello scorso 4 settembre.
Il calendario ed un tabù da sfatare per Sousa
Tornando alla Salernitana, il calendario darà agli uomini di Sousa una doppia possibilità di migliorare il proprio rendimento interno. Dopo la Lazio, infatti, l’ippocampo sarà immediatamente atteso dalla sfida casalinga contro il Monza di mister Palladino per due gare sicuramente non semplici ma non per questo proibitive. Domenica, nel frattempo, dinanzi a circa 13mila spettatori sarà tempo del debutto di Paulo Sousa all’Arechi. Proprio il trainer portoghese, nella sua prima da allenatore granata, proverà a sfatare un tabù. Dinanzi a sè, l’ex mister della Fiorentina avrà Maurizio Sarri contro il quale- nei quattro precedenti incroci- non è mai riuscito ad ottenere una vittoria. Tanta la voglia di ritornare in panchina per l’ex ct della Polonia che, anche se con pochi allenamenti, proverà a dare immediatamente una scossa in primis caratteriale così da dimostrare- come dallo stesso allenatore sottolineato attraverso un post su Instagram- “di che pasta è fatta la Salernitana”.