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Bronn: «A Salerno sto benissimo, tifosi fondamentali per raggiungere l’obiettivo»

Il difensore si è raccontato ai microfoni di Tvoggi

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“A Salerno mi sento benissimo”, parola di Dylan Bronn. Una lunga intervista, quella rilasciata dal difensore tunisino ai microfoni di TvOggi, nella quale il centrale ha analizzato la stagione che si avvia alla conclusione volgendo lo sguardo anche al futuro.

Le parole di Bronn

“Sono molto felice a Salerno- spiega Bronn-. E’una città che mi piace tantissimo e penso che è la prima volta che mi sento così tanto bene. Sento che tutti i tifosi e la gente sono con noi e questo è stato molto importante per raggiungere il nostro obiettivo, grazie davvero a tutti. Con gli allenatori ho sempre avuto un bel rapporto. Sono una persona che lavora, non parla e si mette a disposizione per la squadra. Mister Nicola è una bella persona, è stato un piacere lavorare con lui. Dalla Francia, lo scorso anno, ho visto quello che ha fatto qui ed infatti parlai con i miei compagni del Metz proprio del gran percorso della Salernitana. Con mister Sousa abbiamo fatto benissimo. Ha cambiato le cose tatticamente e per il momento funziona. Con questa società mi lega la data di nascita, entrambi nati il 19 giugno. Il futuro? Spero di restare. Penso che posso fare ancora meglio rispetto a quello che ho già fatto, entrare nel cuore dei tifosi è il mio obiettivo”.

Il ricordo del 24 maggio 1999

“I tifosi- dice il centrale- per me sono le persone più importanti per i club, senza loro non esisterebbe il calcio. Mi dispiace molto per i quattro ragazzi che persero la vita nel treno, un pensiero alle loro famiglie. Ricordarli è importantissimo.

Metz, i Mondiali e Mbappè

“L’anno scorso al Metz è stata un’annata difficile pur avendo una bella squadra- spiega Bronn-, quest’anno quando sono arrivato qui mi sono detto che non doveva accadere per una seconda volta. Affrontare Mbappè è molto difficile. Credo che sia un calciatore unico, come Messi anche. Anche qui in Italia ci sono giocatori molto forti. Diciamo che il campionato italiano è più tattico ed intelligente, quello francese più fisico. I Mondiali? Nel 2018 in Russia segnai contro il Belgio, tra l’altro giocavo ancora al Gent. A novembre, invece, il mondiale in Qatar è stato bello e resterà sempre nei miei ricordi”.

L’amore per Cannes e per la sua famiglia

“Cannes è la mia vita, la mia città ed è lì che c’è il mio cuore- ammette il difensore-. Quando ho qualche giorno libero vado lì per stare con mia mamma e mio padre, sono molto legato alla mia famiglia che per me è tutto. Poi la città è bellissima, proprio come Salerno. Nell’ASC hanno giocato grandi calciatori come Zidane o Vieira”.