Obiettivo continuità per il Toro di Juric che si presenta a Salerno dopo il pari con il Cagliari. Senza mezzi termini i granata del nord cercheranno la vittoria all’Arechi contro una Salernitana che è uscita sconfitta a Lecce al di là dei suoi demeriti. Juric recupera una pedina importante come Sanabria che, però, dovrebbe accomodarsi in panchina. Juric non cambierà modulo e si affiderà al collaudato 3-4-2-1 con Zapata unico riferimento in avanti. Non ci sarà Vojvoda, infortunatosi in nazionale. Radonjic dovrebbe affiancare Vlasic sulla tre quarti mentre in mediana spazio a Ricci ed Ilic. Sugli esterni Bellanova e Lazaro, favorito su Soppy. In avanti Duvan Zapata.
Un mercato importante quello del presidente Cairo che ha rifiutato le offerte per Ricci e Schurrs confermando l’intelaiatura della scorsa stagione. Il Toro è una squadra composta da bravissimi palleggiatori, capaci di “nascondere” il pallone agli avversari per poi ripartire con velocità sugli esterni per innescare la fisicità di Zapata. Nonostante le prove di tandem offensivo fatte in allenamento, Juric ha pensato bene di non schierare il tandem Sanabria-Zapata, favorendo gli inserimenti dei trequartisti. In futuro si vedrà.
Il Toro, statisticamente, è una delle squadre che riesce per più tempo a tenete il pallone. Da migliorare la stabilità difensiva. Contro una Salernitana vogliosa di conquistare primi tre punti in campionato ci vorrà il miglior Torino. Nonostante l’assenza di bomber Dia, Paulo Sousa studierà la migliore soluzione. Juric ha chiesto attenzione per Candreva e Cabral, abili nel saltare l’uomo. Domani il tecnico campano potrebbe far capire chi sarà l’attaccante di riferimento e, solo allora, Juric deciderà le contromisure.
Si preannuncia una partita bellissima con una cornice di pubblico, come sempre, invidiabile.
