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Mazzocchi generoso e propositivo. L’attacco è vivace ma non impegna mai Meret. Fase difensiva rivedibile

La scelta di Inzaghi di proporre una squadra spregiudicata mostra interessanti potenzialità, ma anche una evidente sterilità offensiva. Discutibile la fase difensiva opposta agli uomini di Garcia.

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OCHOA 6: non può nulla sul diagonale di Raspadori, mentre risultano decisive la smanacciata sulla conclusione di Politano e la deviazione sul tiro ravvicinato dell’ex Sassuolo. Reattivo ancora su Raspadori in avvio di secondo tempo. Felino anche sulla potente bordata di Zielinski. Capitola per la seconda volta, con qualche responsabilità, sul tiro a giro di Elmas.

MAZZOCCHI 6,5: ha il suo bel da fare nel leggere tagli ed uno contro uno al cospetto di Kvaratskelia, ma regge e il suo tackle facilita la parata di Ochoa che mantiene aperto il match. In fase attiva fa sentire la sua spinta a destra con continuità. Nella ripresa, con la squadra sbilanciata alla ricerca del pari, entra naturalmente in sofferenza nell’uno contro uno con Kvaratskhelia, ma continua a lottare con grande generosità. 81 BOTHEIM S.V.

FAZIO 5,5: il senso della posizione e l’esperienza lo supportano, ma è dura anche per lui difendere a palla scoperta, come in occasione del gol di Raspadori. Perde un palone sanguinoso che rischia di innescare un contropiede letale di Kvaratskhelia. Raspadori non regala punti di riferimento ed è un tormento, regge con l’esperienza ma qualcosa continua a concedere nell’intero arco della gara, anche in fase di impostazione. 69 DANILIUC 5,5: dovrebbe presidiare meglio il versante di centrodestra della difesa in occasione del raddoppio di Elmas.

PIROLA 6: il suo stinco è provvidenziale in piena area nel neutralizzare il tiro di Di Lorenzo, poi impegna Meret di testa su palla inattiva. Sul gol del Napoli è troppo preoccupato di stringere centralmente per leggere il movimento e la stoccata risolutiva di Raspadori. Quest’ultimo si sottrae spesso alla marcatura, Politano taglia spesso nella sua zona, costringendolo ad una sofferta ma sempre combattiva interpretazione difensiva. Decisivo sui due tiri a colpo quasi sicuro di Politano, quando oppone il corpo e frena la corsa del pallone in entrambe le occasioni.

BRADARIC 5,5: partita dura e necessariamente difensiva, con Di Lorenzo e Politano che spingono tanto. Si vede poco in avanti, tutto sommato, tra mille affanni tattici, regge in fase difensiva. Nella ripresa, complice l’assetto iper offensivo granata, fa più fatica a contenere difensivamente le azioni del Napoli che si sviluppano da sinistra a destra. Continua a latitare la sua spinta sull’out mancino.

LEGOWSKI 6: corre tanto in entrambe le fasi di gioco. Il suo avversario è Anguissa, che è costretto a mordere il freno e a subire il suo movimento a tutto campo. Generosità che paga in termini di lucidità, con due tiri che meriterebbero conclusioni migliori. Cala sensibilmente nella ripresa e viene sostituito da 69′ BOHINEN 5,5: il suo ingresso non regala nuove opzioni di gioco ad una squadra che fatica a creare soluzioni offensive imprevedibili

COULIBALY 5,5: recupera palloni impossibili, prima di perderli ingenuamente con azioni personali velleitarie e lanci imprecisi. Straripante nel corpo a corpo e nella prima partenza, precario e quasi nocivo nelle fasi immediatamente successive. Ma il suo vigore serve ad una squadra chiaramente sbilanciata in avanti e resta in campo fino alla fine.

TCHAOUNA 5,5: primo tempo a sprazzi, Mazzocchi è un ottimo supporto, ma lui, pur entrando spesso nel gioco, non riesce mai ad essere autenticamente efficace. Prova ad essere più incisivo nelle battute iniziali della ripresa, ma il Napoli conosce la sua pericolosità e raddoppia e triplica la marcatura. Perde fiducia e, pur giocando diversi palloni, fa fatica ad incidere. Da un suo errore di gestione parte l’azione che vale il raddoppio partenopeo.

CANDREVA 5,5: discutibile schierarlo sulle piste di Di Lorenzo, contro il quale è chiamato a sfacchinare inutilmente e spesso a vuoto. Leggermente meglio quando alla sua esperienza e personalità viene affidato qualche pallone da valorizzare, ma i risultati non sono esaltanti. La gara resta faticosa in fase difensiva anche nella ripresa, non disdegna la lotta, ma sono pochi i sprazzi di luce quando il pallone transita sui suoi piedi. 77′ KASTANOS 6: prova a vivacizzare il finale con qualche iniziativa solitaria.

DIA 5,5: la pressione del Napoli, la difficoltà ad occuparsi anche della fase difensiva su Lobotka, lo costringono ad una gara di sacrificio. Ciò nonostante, in un paio di occasioni riesce a rendere interessanti palloni insignificanti, sgusciando tra le maglie partenopee. Il tema del match non cambia nella ripresa, qualche pallone sporco da ripulire ma la porta da centrare resta distante.

IKWUEMESI 6: subito nel vivo con la sua fisicità tesa a produrre sponde, ma è abile anche nei movimenti senza palla che dettano il passaggio ai compagni. Anche a livello tecnico dimostra di avere numeri discreti, deve però scontare la difficoltà della squadra a rifornirlo con continuità. Non smarrisce generosità e determinazione nella ripresa, ma il serbatoio è ormai vuoto e non riesce ad incidere. Lascia il campo e fa spazio a 69′ STEWART 5,5: un tentativo farraginoso di calciare in porta che trova la gamba di un difensore, poi nient’altro da segnalare.

ALL. INZAGHI 5,5: presenta sul terreno di gioco una formazione decisamente offensiva e spregiudicata, potenzialmente insidiosa anche per il Napoli, ma la fase difensiva non sembra irreprensibile. Candreva sulle tracce di Di Lorenzo e Lobotka libero di impostare, francamente, sono sembrati un peccato di presunzione eccessivo ed evitabile. I suoi uomini sembrano avere le potenzialità tecniche per creare problemi ai rivali, sono anche intensi a tratti, ma in porta non calciano mai. Restando costantemente esposti alle azioni manovrate e di rimessa del Napoli.