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Iervolino al Gran Galà del calcio: «Contano i risultati. A gennaio resta chi lotta»

Il presidente riflette sull'attuale stato della squadra, il mercato, Inzaghi e il progetto.

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Danilo Iervolino
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Il Gran Galà del Calcio è stato l’occasione per Danilo Iervolino, patron della Salernitana, per condividere alcune riflessioni ai microfoni di Sportitalia sullo stato attuale della squadra e sui prossimi passi della società.

L’ analisi sulla situazione attuale

«Innanzitutto, vorrei sottolineare che quando una squadra attraversa un momento difficile, la responsabilità ricade su più livelli, incluso il presidente. Il senso di squadra è venuto meno, c’è poca armonia e convinzione. È una situazione che non posso giudicare positivamente, ma nel calcio i risultati parlano. Nonostante la presenza di dieci nazionali, ci troviamo all’ultimo posto, una sorpresa che dimostra un gap tra le aspettative e la realtà sul campo.»

Sul mercato di gennaio

«A Salerno resteranno solo coloro che sono disposti a dare tutto per questa maglia. Non faremo eccezioni: chi non mostra impegno e determinazione non sarà parte della Salernitana. La finestra di gennaio comporterà inevitabilmente alcune uscite per far spazio a nuovi innesti. Il nostro obiettivo è trovare un equilibrio finanziario, quindi le vendite precederanno gli acquisti.»

Il rapporto con Inzaghi e De Sanctis

«Inzaghi è un uomo di grande carisma e passione. È il dodicesimo uomo in campo, con una determinazione inarrestabile nel ricostruire il gruppo. La sua energia e dedizione sono ammirevoli. Riguardo a De Sanctis, non posso affermare di essere soddisfatto dei risultati attuali. Tuttavia, le decisioni su un eventuale cambio di ruolo verranno comunicate prima agli interessati, seguendo la stessa procedura adottata con l’allenatore.»

Il progetto Salernitana 

«La nostra squadra è stata costruita con uno sguardo al futuro, puntando sui giovani. Nonostante i risultati attuali, non considero il progetto fallito. Ritengo che il tempo sia necessario per vedere i frutti di questa strategia. Riguardo a Massara, non rientra nei nostri piani futuri.»