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Ventitreesima giornata di Serie A: resoconto e protagonisti

L'Inter allunga, si inizia a cucire la seconda stella sulla maglia? Tante emozioni e tante reti nel corso di questo turno di campionato

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La clamorosa rimonta del Lecce sulla Fiorentina, in quel di venerdì sera, apre il turno numero 23 del campionato. Il Lecce spinge già dai primi minuti e trova il vantaggio con Oudin su calcio di punizione al 16′. Primo tempo tutto giallorosso, i salentini dominano. La Viola pareggia al 50′ con un gran sinistro da fuori di Mandragora, per poi trovare il vantaggio al 67′ con Beltran che sfrutta l’ingenuità di Falcone. Nel finale succede di tutto: Piccoli pareggia sugli sviluppi di un calcio piazzato, Dorgu fa impazzire il Via del Mare dopo neanche un minuto dal pareggio e decide il match. Quarta partita senza vittorie per la Fiorentina che rimane a 34 punti in classifica, il Lecce sale a 24 e può tirare un sospiro di sollievo in ottica salvezza.

Veramente poco frenetico il sabato pomeriggio, due pareggi a reti bianche e poche emozioni in entrambi gli scontri disputati. Al Castellani, Empoli e Genoa si accontentano di un punto a testa, con il Grifone che allunga la striscia positiva di risultati, a quota otto. La cura Nicola, invece, sta funzionando: due pareggi e una vittoria nelle sue prime due partite sulla panchina toscana. A Udine, il Monza riesce a domare l’Udinese, molto pericolosa nel primo tempo. Per il resto, match che si sviluppa sulla via dell’equilibrio, con Lovric che evita la disfatta, salvando sulla linea il colpo di testa di Pablo Mari nei minuti finali.

Allo Stirpe, il Milan riesce a ribaltare il risultato e trionfare sul Frosinone di Di Francesco. Passano diciassette minuti, e Olivier Giroud incorna su cross di Leao, superando Turati. Dopo poco, però, Soulé apre il mancino su penalty e fa 1-1, diventando il primo giocatore nella storia dei ciociari a raggiungere la doppia cifra in Serie A. Nel corso della seconda frazione, Mazzitelli porta avanti i gialloblu con un destro in diagonale, ma il vantaggio dura poco perché, al 71′, Gabbia rimette in pari su sponda di Giroud. Dieci minuti dopo, Jovic fa 3-2 al primo pallone toccato: con il suo gol, Pioli porterà a casa tre punti importantissimi.

Il derby d’Emilia termina in un 4-2 a favore del Bologna, contro un Sassuolo tenace, ma che non riesce ad imporsi. I neroverdi passano con Thorsvedt, i felsinei non si fanno attendere e pareggiano con la deviazione di Viti su conclusione di Zirkzee. Passano dieci minuti e Volpato fa 1-2 con una magia. Il Bologna si risveglia negli ultimi venti minuti di partita, ritrovando il pareggio con Fabbian su traversone di Kristiansen al 72′ e il primo vantaggio di questo match con Ferguson all’ottantaduesimo giro d’orologio. A mettere in cassaforte i tre punti è Saelemaekers, con il suo primo gol in maglia rossoblu.

All’Olimpico Grande Torino, un’ottima Salernitana in fase difensiva riesce a mantenere lo 0-0 nell’intero corso del match. Il Torino allunga a quota quattro risultati positivi la sua streak, salendo a 32 punti, ma fallendo l’aggancio all’ottavo posto. Pochi squilli nel corso dell’incontro, tranne la grande parata di Ochoa sulla botta da fuori di Linetty e la mancata rete di Dia all’80’.

Il Napoli trionfa in rimonta sul Verona, in una partita dove i gol arrivano dal 72′ in poi. Il Verona passa con la rete di Coppola, servito dalla punizione di Suslov. A pareggiare, è l’ex Ngonge, che conclude con l’aiuto della deviazione di Dawidowicz. A tre dal termine, Mazzocchi recupera palla in fase offensiva per poi servire Kvaratskhelia, che batte Montipò con un gran destro da fuori. Con questi tre punti, i partenopei sorpassano la Fiorentina, portandosi al settimo posto.

A Bergamo, dilaga l’Atalanta che batte per 3-1 la Lazio di Sarri. Ad aprirla è Pasalic, a cui seguirà la doppietta di Charles De Keteleare. Immobile accorcia a sei dalla fine su calcio di rigore, non basterà per sperare in una possibile rimonta.

Ecco qui che arriviamo allo scontro più atteso, al match scudetto tra Inter e Juventus. A spuntarla è la squadra di Inzaghi, imitando un po’ l’allenatore avversario, vincendo di “corto muso”. Al 37′, la deviazione di Gatti con il petto, su tentata sforbiciata di Pavard, risulterà decisiva per le sorti della partita. Nel secondo tempo, Calhanoglu colpisce un palo, Arnautovic e Barella vengono fermati da Szczesny che evita il raddoppio. Una grande Inter si porta in testa, a più quattro, con una partita da recuperare.

Chiude il turno di campionato il poker della Roma di De Rossi sul Cagliari di Ranieri. Pellegrini apre dopo soli due minuti, lo stesso Pellegrini servirà Dybala per il gol del momentaneo 2-0 al 23′. A inizio secondo tempo, Dybala trasforma il rigore del 3-0 e successivamente Huijsen trova la prima rete in giallorosso. La Roma resta, quindi, agganciata alla zona Champions, male il Cagliari che rimane in zona critica.