A qualcuno potrà essere sfuggito visto l’orario tutt’altro che alla portata, le 18:30 di un giorno lavorativo, ma Paulo Dybala ha deciso che era arrivato anche il suo momento di brillare, dopo un periodo di lieve appannamento.
In un match insidioso per la Roma, reduce anche da 120 minuti più rigori contro il Feyenoord, a mettere ko il Torino è una tripletta sensazione dell’argentino, che si carica i giallorossi sulle spalle e regala il quinto successo in sei gare in Serie A dall’arrivo di Daniele De Rossi, lanciando ulteriormente la squadra capitolina, che non vuole mollare il sogno Champions.
Le danze si aprono al 40’ quando Sazonov, in maniera poco furba a dire il vero, va direttamente sull’uomo, che in questo caso è Azmoun. L’arbitro non ha alcun dubbio ed indica il dischetto. La Joya prende il pallone in mano e in maniera glaciale spiazza Milinkovic-Savic, facendo esplodere l’Olimpico.
Il vantaggio non regge, però, fino alla fine del primo tempo visto che il Torino, sull’asse ormai consolidato Bellanova-Zapata, trova l’1-1, con la complicità di un imperfetto Rui Patricio.
La risposta dei giallorossi arriva ancora con Dybala che, al 56’, fa registrare uno degli assist più semplici della carriera di Cristante, che gliela deve solo appoggiare. Il resto lo fa lui, con una botta di sinistro impressionante e imparabile per l’estremo difensore granata.
Anche il terzo gol è puro spettacolo da parte dell’ex Juventus, che scambia nello stretto ben due volte con Lukaku e con il sinistro ancora una volta buca Milinkovic-Savic, mettendo così in discesa la partita.
Non basta nel finale l’autogol di Huijsen, che anticipa Rui Patricio sul cross di Ricci, indirizzandola nella propria porta. A vincere è ancora una volta la Roma che non vuole smettere di sognare.
