54. Salernitana-Venezia 2-1, 17 aprile 2021
Nell’estate del 2020, il campionato “chiuso per covid” della Salernitana 2020/21 non sembrava presagire fuochi d’artificio. Fabrizio Castori, allenatore d’altri tempi, ha il merito di cementare un gruppo di calciatori che, da una prospettiva strettamente tecnica, non sembra all’altezza di altre compagini.
I granata conducono un ottimo torneo fin dai primi match, ma il finale di stagione è un godurioso e inaspettato crescendo.
Alla vigilia della quintultima giornata, la Salernitana è terza in classifica dietro a Empoli e Lecce, in piena zona play-off e con concrete possibilità di promozione diretta.
Sfida casalinga fondamentale contro il forte Venezia, che staziona quattro punti più in basso dei granata.
Castori manda in campo Belec in porta; Casasola, Gyomber, Bogdan e Veseli in difesa; Kupisz, Di Tacchio, Schiavone e Cicerelli in mediana; Kiyine in appoggio di Tutino in avanti. Subentreranno André Anderson, Capezzi, Djuric, Gondo e Jaroszynski.
La partita procede lungo un canovaccio non dissimile dalle trentatré gare precedenti: l’undici di Castori concede il palleggio agli avversari e, a palla recuperata, verticalizza senza pensarci su un momento.
Il Venezia si porta avanti al 28′ con Maleh. Vantaggio meritato dei lagunari, che in più occasioni sfiorano il raddoppio. La Salernitana non è da meno: Kiyine, Cicerelli e Di Tacchio nel primo tempo, e Gyomber, Casasola e Djuric nella ripresa, confezionano le palle gol più succose.
Il finale di partita è di marca granata. Il meritato pareggio giunge al 47′ con l’ivoriano Cedric Gondo, che corregge in rete una deviazione del superlativo portiere ospite Maenpaa.
Due minuti più tardi Djuric contrasta il portiere arancioneroverde e consente ancora a Gondo, l’eroe del giorno, di firmare una clamorosa rimonta.
A fine partita la classifica recita: Empoli 67, Lecce 61, Salernitana 60. Monza più staccato a 55. l’Empoli è quasi promosso, ci sono ancora tre incontri per conquistare l’altro posto al sole.
55. Pordenone-Salernitana 1-2, 4 maggio 2021
Al minuto 96 di Pordenone-Salernitana, il silenzio tombale di un uggioso pomeriggio salernitano è squarciato dalle grida inarrestabili dei tifosi granata: Gennaro Tutino ha appena trasformato in rete uno dei calci di rigore più importanti della storia del club. La Salernitana è, da sola, seconda in classifica.
Il match di Lignano Sabbiadoro, chiuso al pubblico come tutti gli altri della stagione “pandemica” 2020/21, si era rivelato più difficile del previsto. Al gran gol di Cedric Gondo, con un preciso pallonetto dopo 6 minuti di gioco, aveva risposto Misuraca al quarto d’ora della ripresa con un destro terrificante dal limite dell’area.
Al 50′ della ripresa, con la Salernitana protesa in avanti malgrado il pari non sia certo un risultato da buttare, Barison stende Tutino in area di rigore. Gennaro Tutino, tra i maggiori protagonisti del campionato, si carica il peso di un sogno che può diventare realtà. «11 metri e Salerno sulle mie spalle», scriverà sui canali social. Esecuzione impeccabile e vittoria in cassaforte.
Mancano ancora due partite, la meta è vicina.
L’undici granata: Belec; Casasola, Bogdan, Gyombér, Jaroszynski; Kupisz (40′ st Anderson), Di Tacchio, Capezzi (30′ st Coulibaly), Kiyine (29′ st Tutino); Gondo (45′ st Kristoffersen), Djuric (30′ st Cicerelli).

56. Pescara-Salernitana 0-3, 10 maggio 2021
A Pescara, nel lontano 1996, sfumò la promozione in Serie A che avremmo conquistato due anni più tardi, il 10 maggio 1998. Scherzi del calendario: proprio il 10 maggio di ventitré anni dopo la Salernitana conquista, per la terza volta nella sua storia, l’accesso al campionato d’élite.
Il match di Pescara, in casa di una squadra retrocessa da tre giorni, solo apparentemente è una formalità. Vincere, oppure sperare che il Monza non batta il Brescia, consentirebbe ai granata di raggiungere l’obiettivo.
Fabrizio Castori manda in campo Belec in porta; Bogdan, Gyomber e Mantovani in difesa; Casasola, Capezzi, Di Tacchio, Kiyine e Jaroszynski in mediana; Tutino e Gondo in avanti. Subentrano Kupisz, Schiavone, André Anderson e Djuric.
Un po’ d’apprensione nel primo tempo per un paio di occasioni pericolose degli abruzzesi, ma la promozione non può sfuggire: nella ripresa, i granata azzanno il Pescara alla giugulare sbloccando l’incontro a metà frazione con un calcio di rigore siglato dal brasiliano Anderson. Più o meno contemporaneamente, il Brescia va in vantaggio a Monza.
I tifosi della Salernitana possono rispolverare le loro bandiere ammuffite: la Serie A è solo una questione di minuti. Un bel gol di Casasola e il tris di Tutino mandano in estasi il popolo granata.
È la più inattesa delle promozioni in una stagione cominciata tra mugugni e disaffezione e proseguita con lo scetticismo di chi non avrebbe mai creduto in un’impresa difficile da pronosticare ad agosto.
Macte animo!

57. Salernitana-Milan 2-2, 19 febbraio 2022
Il Milan è in testa alla classifica e lotta per lo scudetto, che poi vincerà. La Salernitana è ultima ma rivoluzionata nell’organico, in panchina, in società e, sopratutto, nell’anima.
Grazie agli investimenti di Danilo Iervolino, alla visione di Walter Sabatini e alla tenacia di Davide Nicola prende il via l’operazione 7%, il mantra che cementa l’ambiente fino alla gloriosa salvezza che verrà.
Nicola, appena subentrato a Stefano Colantuono, schiera i granata con un 442 atipico. Kastanos e Ribéry agiscono ai lati di Radovanovic e di uno strepitoso Lassana Coulibaly; in difesa operano Mazzocchi, Dragusin, Fazio e Ranieri davanti a Sepe; le punte sono Djuric e Bonazzoli. Soltanto a gara in corso entrano molti nuovi acquisti: Ederson, Perotti, Mikael e Mousset, oltre a Obi.
La partita è epica, tra le più emozionanti mai vissute all’Arechi.
Per il Milan sembra tutto in discesa quando Theo Hernandez s’inoltra in una delle sue percussioni centrali e serve Messias, libero di calciare a rete. Alla mezz’ora il pareggio della Salernitana: contropiede velocissimo, Djuric serve di testa Bonazzoli che in acrobazia realizza l’1 a 1.
Nella ripresa, il campione rossonero Rafael Leao prova a imitare Bonazzoli con un tiro in rovesciata, ma la palla sfiora il palo. All’ora di gioco, Giroud spreca un’importante occasione calciando addosso a Sepe. Poco dopo Bonazzoli azzarda un numero da circo in seguito a un errore di Maignan in fase di impostazione: non la scelta più opportuna.
Al 72′ la Salernitana si porta in vantaggio. Cross perfetto di Mazzocchi dalla destra e frustata di testa del solito Milan Djuric, il miglior calciatore del campionato nel gioco aereo. Pubblico in visibilio e Milan alle corde, ma dopo appena quattro minuti un tiro non irresistibile di Rebic dalla lunga distanza sorprende Sepe: 2 a 2.
Il pari interno contro la capolista ha un retrogusto amaro, ma si rivelerà fondamentale per l’esito del campionato.

58. Udinese-Salernitana 0-1, 20 aprile 2022
Udinese-Salernitana avrebbe dovuto aver luogo in inverno, prima della rivoluzione di mercato operata da Walter Sabatini. Rinviata per covid, si recupera in una delle settimane più memorabili dell’intera storia del club, aperta sabato 16 aprile con il successo corsaro sul campo della Sampdoria e chiusa con il prestigioso 2-1 rifilato alla Fiorentina domenica 24.
Davide Nicola schiera i granata con il 3-5-2, il sistema che meglio si attaglia alle caratteristiche dei suoi uomini. Radovanovic-Gyomber-Fazio è il terzetto difensivo che staziona davanti a Sepe; Zortea e Ranieri gli esterni di un centrocampo completato dall’onnipresente Lassana Coulibaly, dal metronomo Bohinen e dalla stella Ederson; Ribéry supporta Bonazzoli in avanti.
Partita un po’ fiacca, con l’Udinese più vivace nella prima frazione e la Salernitana in crescita nella ripresa, pur senza particolari brividi eccetto il palo colpito dal brasiliano Mikael, complice una deviazione.
La partita entra nel novero delle più iconiche della storia granata per quanto accade all’ultimo secondo di gioco. Il contropiede dei ragazzi di Nicola è spietato: Éderson José dos Santos Lourenço da Silva, tra i più grandi calciatori che abbiano vestito la maglia del nostro cuore, ha la lucidità di attendere il taglio di Simone Verdi anziché servire il connazionale Mikael. Sul filo del fuorigioco, Verdi controlla di destro e supera il portiere di sinistro. Udinese 0, Salernitana 1.
Memorabile il commento del telecronista inglese: «They are not done yet. They are not gone yet. Salernitana are still in the fight!»
59. Salernitana-Udinese 0-4, 22 maggio 2022
Istantanee di una notte memorabile.
La spasmodica attesa dopo il pareggio di Empoli.
I 27 mila dell’Arechi.
La scenografia della Curva Sud Siberiano, maestosa più del solito.
Il crollo dei granata: tre reti subite nel primo tempo, quattro dopo un’ora di gioco.
Il nervosismo dei tifosi: gli striscioni incendiati, il timore di rivivere il 1999.
Le app di calcio, le telefonate con gli amici a casa, i collegamenti su DAZN: il Cagliari non vince a Venezia.
La gioia smisurata, un’emozione potente e inedita.
La corsa di Davide Nicola.
Il fumogeno di Radovanovic.
La commozione di Walter Sabatini.
La festa degli eroi del 7%
60. Juventus-Salernitana 2-2, 11 settembre 2022
Il caso Candreva ha surriscaldato gli animi dei tifosi, degli spettatori, dei social, di chiunque si approccia al gioco del calcio anteponendo la verve polemica alle emozioni che suscita lo sport più popolare al mondo.
Sì, il gol della Juventus era regolare, ma Juventus-Salernitana è di più, molto di più. Juventus-Salernitana è una partita che in cui i granata esibiscono un ottimo livello tecnico e il tipico ardore del suo condottiero in panchina.
Il primo tempo della formazione di Nicola è memorabile per la capacità di comandare in casa del club più titolato d’Italia. Un 2 a 0 senza appello né Cassazione, con in mente l’azione personale di Mazzocchi che regala a Candreva un cioccolatino da scartare (0-1), il raddoppio prima sfiorato e poi ottenuto da Piatek.
Bremer dimezza lo svantaggio dopo qualche minuto della ripresa. La Juventus sale di tono, la Salernitana non tiene i ritmi dei primi quarantacinque minuti ma sa soffrire. I bianconeri pareggiano soltanto nei minuti di recupero con Bonucci, che corregge in rete la palla respinta da Sepe su un calcio di rigore fallito dallo stesso difensore della Nazionale.
Poi c’è il gol annullato a Milik del quale tutto si sa, ma nulla toglie a una prestazione che i tifosi granata ricorderanno per molti anni.

61. Lazio-Salernitana 1-3, 30 ottobre 2022
Delle 8 vittorie esterne ottenute in Serie A (la prima nel 1999 a Empoli, l’ultima nel dicembre 2023 a Verona), quella conseguita all’Olimpico di Roma contro la Lazio di Maurizio Sarri è certamente la più prestigiosa.
Ai tifosi granata è inibita la trasferta, ma gli uomini di Davide Nicola non risentono del supporto a distanza, anche se il primo tempo non è dei più semplici. I biancocelesti, infatti, prima colpiscono un palo con Pedro e poi vanno a segno con Zaccagni, imbeccato da un perfetto assist di Luis Alberto.
Al primo minuto della ripresa Vecino calcia addosso a Sepe da posizione molto favorevole: il pretesto perfetto per dar luogo al più classico degli stereotipi pallonari, “gol sbagliato, gol subito”. È il 51′ quando Mazzocchi serve in profondità Antonio Candreva, che controlla con dolcezza e supera Provedel con un preciso pallonetto che rivela le sue eccellenti capacità balistiche.
Al minuto 68 Federico Fazio trafigge il portiere laziale e porta i granata sull’inaspettato 2-1. La Lazio può pareggiare ancora con Vecino, che fallisce una clamorosa occasione. Alla mezz’ora, Bradaric s’invola in contropiede sulla sinistra e serve un assist rasoterra che il cecchino Boulaye Dia non può che trasformare in rete.
A riprova dell’importanza del risultato, la Lazio si classificherà, a fine stagione, al secondo posto.
62. Napoli-Salernitana 1-1, 30 aprile 2023
La partita che può consegnare al Napoli il terzo scudetto della sua storia, atteso da trentatré anni, è programmata per sabato 29 aprile. La società di patron De Laurentiis e le istituzioni, tuttavia, chiedono e ottengono il rinvio al giorno 30 per supposte ragioni di ordine pubblico.
Trasferta vietata ai tifosi granata: lo stadio è tutto azzurro, pronto per festeggiare l’agognato e meritato titolo. In una città imbandierata da settimane, sembra che nulla possa rovinare la festa, di certo non una squadra che soltanto da poco s’è affacciata nel calcio che conta. Eppure…
Eppure la Salernitana non intende fare da vittima sacrificale designata a tavolino, e in undici uomini soli contro un milione esibisce una prestazione coriacea. Diversamente dalle gare precedenti, dove i granata avevano mostrato spavalderia anche contro avversarie ben più attrezzate, gli uomini di Paulo Sousa si vestono da umili lavoratori del calcio, presentando un’ottima fase difensiva al cospetto della compagine più forte del torneo.
Il gol di Olivera al 62′ accende il Maradona: scudetto a un passo, occorre soltanto resistere per una mezz’ora. Ma il senegalese Boulaye Dia non è d’accordo. Al minuto 84 supera Osimhen con un tunnel sulla fascia destra, si accentra, entra in area e scaglia un violento sinistro sul palo più lontano. Poco dopo, Bohinen ha l’occasione del clamoroso sorpasso, ma il suo colpo di testa non è preciso.
Il punto ottenuto in casa dei futuri campioni d’Italia consente alla Salernitana di compiere un ulteriore passo verso la seconda salvezza consecutiva in massima serie.

63. Salernitana-Atalanta 1-0, 13 maggio 2023
Quartultima di campionato, la salvezza è a un passo ma occorre blindarla. Il cielo di Salerno scarica sull’Arechi una quantità d’acqua che ispirerebbe i racconti degli scrittori più ispirati.
Paulo Sousa si schiera con il consueto 3-4-2-1. Ochoa tra i pali; Daniliuc, Lovato e Pirola in difesa; Mazzocchi, Coulibaly, Vilhena e Bradaric in mediana; Botheim e Dia a supporto di Piatek. Subentrano Kastanos, Bohinen e Candreva.
L’Atalanta degli ex Gian Piero Gasperini ed Éderson è una squadra di elevato livello tecnico e, soprattutto con Zapata, nel primo tempo impensierisce più volte la Salernitana.
Nella ripresa, come correttamente ammesso anche dal tecnico degli orobici, i granata sfoggiano una prestazione convincente e vincono il match in pieno recupero. Azione corale di alta fattura: scambio ai venti metri tra Candreva e Piatek; il polacco, con un gesto tecnico da applausi, serve un assist impeccabile per lo stesso Candreva. Il calciatore romano esibisce ancora una volta le sue qualità balistiche calciando di potenza e precisione dove il portiere non può arrivare.
La Salernitana, che nella sua storia non aveva mai sconfitto l’Atalanta, conquista la seconda salvezza consecutiva in massima serie.
