Sabato prossimo, la Salernitana affronterà il Pisa all’Arechi nella gara valevole per la terza giornata di Serie B 2020/2021. Per sentire l’aria che tira in casa nerazzurra, abbiamo chiesto lumi ad Andrea Chiavacci, giornalista de “Il Tirreno”.
Ciao Andrea. Che Pisa vedremo sabato all’Arechi?
«Occorre capire se ci saranno tutti i nazionali. Birindelli ha fatto una gran partita con l’Under ma Varnier e Loria, riserva di Perilli in porta, sono rimasti a Tirrenia dopo la trasferta a vuoto in Islanda con gli azzurrini. In più, si attende anche Marin dalla Romania. Per il resto, la squadra è al completo e, anche se ha colto soltanto due pareggi, sta giocando bene».
Quali sono le differenze sostanziali tra il Pisa di quest’anno e quello della scorsa stagione?
«Il gruppo è quello storico, ma con un attacco rinforzato da Palombi e un centrocampo che con Mazzitelli ha maggiore forza fisica. Fondamentale è stato aver ripreso Varnier e Vido. Inoltre, abbiamo sfoltito la rosa rinunciando a quei giocatori che non facevano più parte del progetto. Unica partenza pesante, ma inevitabile, quella del portiere Gori alla Juve. In generale, comunque, vedo più qualità nella rosa, che sicuramente può sfruttare al meglio la regola dei 5 cambi»
Quale sarà l’obiettivo del Pisa in questa stagione?
«Far meglio dello scorso anno. Anche se questo campionato mi sembra più duro rispetto all’anno scorso e con tante incognite legate al Covid».
Chi può essere il calciatore nerazzurro più determinante nella gara di sabato?
«Scommetto su Soddimo, tra l’altro ex granata, che finora non ha ancora espresso tutto il suo grande potenziale da quando nel gennaio scorso è arrivato a Pisa».
La Salernitana, come di consueto, ha cambiato tanto rispetto alla passata stagione. Che squadra ti aspetti?
«Mi aspetto una squadra forte con un allenatore determinato. Non è un caso se nella rosa granata ci sono cinque nazionali maggiori».
A Salerno il clima non è dei migliori, con la questione multiproprietà che continua a tenere banco. A tuo parere, è un fattore deterrente per i cosiddetti sogni di gloria, oppure può rappresentare un vantaggio?
«Difficile giudicare, soprattutto non vivendo la situazione dall’interno. La squadra, comunque, mi sembra competitiva almeno per centrare i playoff».
In conclusione, se fosse possibile, chi toglieresti alla Salernitana?
«Senz’altro Tutino. Credo sia uno dei migliori attaccanti della categoria».