Con il 26° turno del campionato di Serie B andato in archivio, ecco la nostra “Top 11” di giornata, schierata con il 4-3-1-2.
ADAMONIS (Salernitana): Chiamato in causa per via dell’infortunio del titolare Belec, il giovane pipelet lituano sfodera l’ennesima prestazione convincente, riuscendo a mantenere la porta inviolata per la terza gara consecutiva. Poco sollecitato nel primo tempo, in cui gestisce con sicurezza qualche mischia in area, ma sul finale è reattivo sulla bordata ravvicinata di Asencio. Attento nella seconda frazione anche sul tiro di Sala. Decisivo, invece, sull’incornata di Segre. Piacevole rivelazione.
SALVI (Frosinone): Torna sui livelli dei mesi scorsi con una prestazione in cui abbina corsa, grandi interventi difensivi e qualità in avanti. Va spesso a chiudere le azioni offensive in area e, in una di queste occasioni, trova un gran gol, siglato con un bel tiro al volo su suggerimento di Vitale.
DRUDI (Pescara): Si conferma il baluardo della poco attenta, fino all’arrivo di Grassadonia, retroguardia biancazzurra. Domina sulle palle alte, dove giganteggia sugli avanti, dalle polveri bagnate, del Cittadella. Man of the match per distacco.
CISTANA (Brescia): In casa Brescia sono bastate due partite in quattro giorni per rendersi conto che l’acquisto più pesante, e più importante della squadra, del mercato invernale sia stato il rientro di Andrea Cistana. Personalità e sicurezza hanno contraddistinto la sua prestazione di ieri sera. Gioca con la semplicità e la naturalezza che servono anche in fase di possesso. Ritrovato.
BARLOCCO (Vicenza): Grande dinamismo a sfruttare il “mismatch” di Valzania, terzino in azione sull’altro versante. La tecnica funziona perché, l’improvvisato difensore della Cremonese, viene “messo in croce” dai suoi continui attacchi. Assiste Meggiorini per il primo gol e nel finale ci prova anche con Lanzafame, ma senza successo.
BJARNASON (Brescia): Impatto determinante per l’islandese che, dal suo ingresso al 1′ del secondo tempo per sostituire l’infortunato Spalek, al primo tentativo e alla prima vera occasione della gara, su calcio d’angolo ben battuto da Jagiello si defila sul secondo palo e, con un preciso colpo di testa, porta in vantaggio i suoi. Giocatore fondamentale per lo scacchiere di Clotet, riesce spesso, anche da subentrato, a lasciare il segno.
STULAC (Empoli): Consueta regia lucida ed attenta della manovra empolese. Conferisce geometrie e fosforo alla linea mediana in maniera continuativa. In più, rispetto alla scorsa stagione, riesce ad aggiungere anche una buona dose di combattività.
OBI (Chievo): Dà tanta sostanza al centrocampo del Chievo, mettendosi in mostra soprattutto in fase di recupero palla. Nella ripresa si fa vedere maggiormente in fase offensiva, come in occasione del gol del definitivo 3-0 sul Pordenone.
MASTINU (Pisa): Alla prima da titolare, dove agisce a supporto delle punte, si presenta con un gol ed un assist. Davvero niente male come biglietto da visita.
AYE’ (Brescia): Continua il “magic moment” per l’attaccante biancazzurro di origini francesi, al sesto gol nelle ultime 7 gare. In una stagione dove la fase offensiva è uno dei talloni d’Achille della squadra del presidente Cellino, la sua scoperta in zona gol appare sempre più lieta e determinante.
MEGGIORINI (Vicenza): Fa sentire la sua presenza non solo in fase offensiva, ma anche quando si tratta di pressare i portatori di palla avversari. Due grandi inserimenti per il doppio vantaggio del Vicenza nel primo tempo, tripletta negata da uno strepitoso intervento di Alfonso. Conclude la sua gara con l’assist per Nalini che vale il 3-1 finale.