Home Editoriale IL SUP…eramento di se stessi, attraverso lo Sport!

IL SUP…eramento di se stessi, attraverso lo Sport!

GAETANO ROCCO , istruttore salernitano di Stand Up Paddle, racconta ai microfoni di SoloSalerno.it la disciplina che pratica ed insegna con passione da anni, a cui chiunque può avvicinarsi per trovare nuovi stimoli, piacere e relax: IL SUP!

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Lezioni di SUP

“Ci si può drogare di cose buone… E una di queste è certamente lo sport”.
(Alessandro Zanardi)

Lo sport, in qualunque forma e tempo si manifesti, ha il potere di migliorare la vita di chiunque lo pratichi e lo viva con passione ed intensità.

La versatilità con la quale l’attività sportiva approccia con ogni essere umano è magica. Entra a fari spenti nella realtà di tutti i giorni, si fa conoscere con gradualità.

Non è mai abbastanza il sapere necessario in proposito a qualsivoglia disciplina. Come il corpo umano, anche l’attività motoria, in ogni ambito, risulta essere in perpetua evoluzione: muta, si trasforma.

La vita ci conferma che nelle giornate che abbiamo a disposizione gli stimoli sono indispensabili, sono scintille che accendono il nostro animo, fino a regalarci benessere e serenità, dando tepore al nostro vivere.

Senza queste componenti, sarebbe scontato accedere in una routine fatta di eccessiva regolarità. Passeggiare sempre in piano, su una strada senza curve e provvista di illuminazione artificiale, non avendo mai l’opportunità di sottoporre se stessi ai ”sali-scendi della montagna”, attraversando luoghi impervi, in cui non sempre penetrano i raggi del sole, affaticherebbe meno, ma, allenerebbe altrettanto poco alla vita, riducendo la possibilità di mettersi in discussione e crescere.

Tutte le attività sportive racchiudono dentro se stesse un senso che può essere compreso solo vivendole a pieno.

Quest’oggi, approfondiremo la conoscenza di una disciplina che è emersa da pochi anni, soprattutto nel sud Italia, si sta facendo strada con determinazione e vigore, parleremo del SUP.

IL SUP è l’acronimo di Stand Up Paddle, letteralmente vuol dire “stare in piedi con la pagaia”. È  una disciplina che ricorda un po’ il surf e un po’ la canoa.

Per fare SUP è necessario stare in piedi, mantenendo equilibrio sulla tavola mentre ci si trova in acqua e ci si sposta utilizzando una pagaia.

La disciplina è adatta a tutti, praticarla trasmette un profondo senso di calma e di quiete, nasce in uno dei paradisi più belli del mondo: le Hawaii.

Intensificheremo quest’argomento con colui che ha introdotto, con spirito di iniziativa, questa disciplina nel territorio salernitano: GAETANO ROCCO.

Gaetano Rocco istruttore di Sup

Buongiorno Gaetano, ci racconterebbe un po’ come nasce la sua attività di Stand Up Paddle?

Buongiorno a Lei, certamente. La mia associazione si chiama “UP E SUP SALERNO”, ormai sono circa tre anni che ci occupiamo di Sup sul territorio salernitano. Nonostante, sia un progetto abbastanza consolidato, continua ad essere un’attività ancora poco conosciuta. Il nostro intento è quello di trasmettere e far provare all’utenza il piacere di questa disciplina emergente.

Dove si svolge la sua attività?

Nel periodo estivo, abbiamo sede sia presso il lido “Sea Garden” di Salerno, sia allo stabilimento balneare “Calypso” di Vietri. In inverno, invece, ci organizziamo tramite appuntamenti, prenotazioni e a seconda dell’organizzazione e dell’esigenza, scendiamo su varie spiagge salernitane. Dalla spiaggia libera della “Baia” o quella sottostante il “Grande Hotel Salerno”, spesso optiamo per la Costiera Amalfitana, dipende un po’ dalle richieste e delle necessità. Nel periodo, quindi, invernale non abbiamo una sede fissa, in quanto non essendoci la presenza di spogliatoi e docce a disposizione, tendiamo ad essere più “spartani”.

Per quanto riguarda gli strumenti e gli accessori volti allo svolgimento del Sup, siete voi a fornirli?

Si, abbiamo tutto noi: accessori, mute, qualunque cosa sia necessaria allo svolgimento di questa attività. Scontato sottolineare che presentiamo un ventaglio assortito di istruttori qualificati. Le uscite proposte sono sempre fatte in massima sicurezza, pur non essendo presenti, in inverno, le comodità estive.

Solitamente vi organizzate in gruppo, oppure, c’è anche la possibilità di fare lezioni singole?

Presentiamo opportunità da tutti i punti di vista. Ci si può dilettare sia con più persone che individualmente. Ad esempio: ci sono appassionati già “navigati” in questo ambito, con i quali ci limitiamo, semplicemente, a noleggiare loro l’attrezzatura necessaria per consentire l’uscita in mare. Inoltre, le nostre lezioni non si svolgono solo in mare, ma, anche nei parchi. Sfruttiamo pedane d’equilibrio o “slackline” –  una fune rigida che si monta tra due pali ed in sospensione – per consentire, in maniera differente, di allenare l’equilibrio, andando a richiamare ciò che si svolge sulla tavola facendo Sup.

Prima di approcciare al Sup è necessario fare della preparazione fisica, del warmup specifico?

Il riscaldamento è d’obbligo, ma, non ce n’è bisogno di una preparazione fisica particolare. Il Sup è una disciplina che può andar bene sia per un’utenza molto allenata, sia ad individui di una certa età, privi di una struttura fisica oltremodo prestante. È aperta a tutti.

Gli orari li stabilite con quale criterio?

A seconda delle esigenze personali. Inoltre è indispensabile valutare le condizioni del mare ed atmosferiche. Tendenzialmente si prenotano le lezioni e, poi, ci si aggiorna di volta in volta per confermare o posticipare l’appuntamento.

È possibile proporre l’uscita in mare anche con condizioni atmosferiche particolari? Ad esempio: con il mare mosso e la pioggia, caratteristiche in cui i più esperti potrebbero trovare nuovi stimoli?

Si, soprattutto con i partecipanti ai corsi avanzati, ricerchiamo sia il mare mosso che il vento.

Ad oggi quanti iscritti ha presso la sua associazione?

Siamo circa una sessantina di associati. Tra questi sessanta membri, circa cinque risultano essere i più audaci. I restanti sono principianti che si sono avvicinati al Sup da circa un annetto, quindi, le condizioni di mare estreme non sono ancora consigliate per loro.

Esistono parametri entro cui è necessario rientrare per svolere il Sup? Ad esempio: limite “acque-sicure”?

No, assolutamente.

Quali sono i benefici che apporta quest’attività?

Migliora l’equilibrio, è un’attività brucia grassi, tonifica la muscolatura, migliora la coordinazione e l’agilità, ma, soprattutto, rilassa e libera la mente!

Per concludere: quale distanziamento sociale migliore in “periodo-Covid” se non quello in mare a bordo di una tavola…

Già, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, con le palestre chiuse,  avere una valvola di sfogo in ambito sportivo, può essere una vera salvezza. Stare all’aperto, attuando le norme di sicurezza vigenti, rende la nostra disciplina accessibile a chiunque voglia mettersi alla prova, dandosi quest’opportunità.

Grazie per l’interessantissima chiacchierata, non appena avrò modo di raggiungere Salerno, non mi asterrò, da buona sportiva, nel provare questa nuova ed interessantissima attività. Buon lavoro e buona giornata.

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!

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