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Bene Veseli e Jaroszinski. Irritante Kiyine, Tutino svilito dal non gioco di Castori

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BELEC 6,5: ribatte d’istinto il colpo di testa a botta sicura di Gliozzi, poi è reattivo su un’uscita bassa. Nel secondo tempo trema solo sulla staffilata di Sciaudone che coglie il palo.

BOGDAN 5: inguardabile il presidio dei sedici metri nell’occasione in cui Gliozzi colpisce facilmente di testa e trova la pronta respinta di Belec. Soffre l’attaccante silano che si allarga spesso sottraendosi alla sua marcatura. Cincischia spesso anche nella ripresa, perdendo un pallone a ridosso dell’area e tentando velleitari cambi di gioco che non aiutano la squadra a fare gioco.

GYOMBER 6: gli attaccanti del Cosenza danno pochi punti di riferimento, bisogna soffrire, lui non si tira indietro e presidia con sufficiente attenzione l’area di rigore.

VESELI 6,5: determinante nella chiusura sulla sponda di Gliozzi in piena area piccola, poi dalle sue parti il Cosenza spinge meno. Nella seconda frazione è attento e sbroglia con tempestività alcune mischie nei pressi dell’area granata.

KUPISZ 6: ingenuo nella lettura sull’inserimento di Crecco che crea un rischio enorme per la difesa granata. Si vede poco in fase offensiva, non sempre irreprensibile nella lettura dei movimenti senza palla di Crecco. Nelle rare occasioni in cui si spinge in avanti confeziona cross che sono facile preda del portiere calabrese. L’ottimo assist servito a Kiyine trova la superficialità dell’ex clivense che si divora un gol già fatto. 83 ANDERSON s.v.

COULIBALY 5,5: stoppa male un pallone che lo avrebbe messo nella condizione di calciare da posizione favorevole, poi si inserisce bene sulla ripartenza ma fallisce la rifinitura per Djuric. Distratto su Gliozzi che crossa indisturbato in area. I tempi d’inserimento sono sempre giusti, vedi la sponda aerea per Djuric, però spesso latita la precisione della rifinitura. Confusionario l’avvio della ripresa, inguardabili due tiri scoccati a ridosso dell’area silana, però continua ad inserirsi bene e ad essere nel vivo delle azioni. Da una sua sciocchezza in disimpegno nasce il tiro di Sciaudone che timbra il palo. 83 DURMISI s.v.

DI TACCHIO 5,5: generoso come sempre, la sua è una gara difficile quando il Cosenza verticalizza, si muove senza palla e gioca velocemente. Scarso il contributo in cabina di regia. Prova a riscattarsi con un paio di tiri dalla distanza, ma i suoi tentativi sono infruttuosi.

CAPEZZI 6: prova l’eurogol con una rovesciata sulla spizzata di Djuric ma non impensierisce Fontana. Taglia da sinistra a destra e guadagna un’interessante punizione. La squadra fatica a costruire gioco, lui non molla mai e prova a rendersi utile costringendo al fallo gli avversari e regalando potenziali opportunità alla squadra sulle palle inattive. 46 KIYINE 4: danza inutilmente sul pallone, gioca a ritmi bassi e scivola quando può affondare sull’assist di Cicerelli. Poi fallisce due ottime opportunità al tiro, più facili da realizzare che da sbagliare.

JAROSZINSKY 6,5: frena l’insidioso filtrante cosentino ed evita guai, subito dopo scodella in area un interessante traversone e copre bene su Gerbo. Spinge appena può, arriva al tiro in un paio di occasioni ma non trova lo specchio della porta. 58 CICERELLI 6: prova a vivacizzare la manovra dei suoi con gli spunti nell’uno contro uno, serve un ottimo pallone nel corridoio a Kiyine che scivola, poi nel finale cala un po’.

TUTINO 5: gioca troppo lontano dalla porta avversaria, il suo compito è più quello di inventare che non di finalizzare ma, scarsamente supportato dai compagni, non riesce ad incidere. 83 GONDO s.v.

DJURIC 5,5: disattento sull’inserimento aereo di Sciaudone la cui conclusione termina a lato di poco. Coulibaly gli serve un ottimo pallone di testa ma lo stop di coscia è da dimenticare. Sbaglia un facile appoggio per Coulibaly ed innesca una ripartenza avversaria. Prova a liberarsi in area di due difensori ma è troppo macchinoso e il suo tentativo sfuma. Insolitamente impreciso anche nelle sponde e nelle conclusioni aeree. Mostra finalmente la sua pericolosità al minuto 43, ma la deviazione è una via di mezzo tra l’assist ed il tiro e viene spazzata dalla difesa cosentina. La sua stazza costringe Petrucci ad aiutarsi con le braccia, l’ex ascolano guadagna gli spogliatoi per doppio giallo. Poi si vede solo sulla sponda che attiva la conclusione innocua di Kiyine.

ALL. CASTORI 5: la squadra non riesce a pungere sul piano offensivo, ha scarse idee ed a soffrire è soprattutto Tutino costretto a sfiancarsi alla ricerca di spazi agibili. Con il Cosenza ridotto in dieci, i suoi uomini continuano a faticare e non s’intravedono effetti positivi grazie alla superiorità numerica. Tardivi ed opinabili i cambi.