Home Editoriale “Gravina applica le leggi, il problema non è della Figc ma della...

“Gravina applica le leggi, il problema non è della Figc ma della proprietà: ora bisogna arrivare ad una soluzione”

Il 25 giugno è vicino, anche dalla Figc di Salerno si invoca una accelerata decisa per evitare il peggio

1507
0
rubrica Enzo Faccenda
rubrica Enzo Faccenda
Tempo di lettura: 2 minuti

Il tempo scorre. E’ passato un mese da quando il Consiglio Federale assegnava alla Salernitana un termine di di circa sei settimane per regolarizzare la sua posizione. Il 25 giugno è ormai dietro l’angolo. La preoccupazione tra i tifosi cresce ed il presidente provinciale della Figc, Enzo Faccenda, chiede una soluzione senza ulteriori indugi.

E’ preoccupato ora come ora?

“Sì,purtroppo. Nessuno pensava che si potesse arrivare a pochi giorni dal 25 giugno senza una soluzione chiara e trasparente. Spero che i patron della Salernitana abbiano ben presente la gravità del momento. E chiedo a tutti di capire bene un concetto”.

Quale?

“Non è la Federazione a negare l’iscrizione alla Salernitana, nel caso in cui non si rispettassero le regole. Il presidente Gravina ha dato del tempo alla proprietà per mettersi in regola ed ha avvisato tutti che il mancato rispetto delle stesse avrebbe avuto delle conseguenze che non sono un suo capriccio. Gravina applica delle regole così come chiedono Fifa e Uefa che non vedono in maniera positiva la multiproprietà, figurarsi poi nel caso di due club partecipanti al medesimo campionato. La situazione di incompatibilità era nota da tempo e purtroppo c’è da prendere atto del fatto che ci si sia ridotti all’ultimo istante”.

Siamo già ai tempi supplementari?

“Io credo e spero che entro il 25 giugno possa esserci una svolta in positivo che per me è rappresentata solo dalla cessione della società”.

E il trust?

“Non lo vedo praticabile e, comunque, anche le parole del presidente Gravina vanno pesate. Qualcuno ha voluto leggere tra le righe una sorta di apertura, ma certamente, se pure fosse così, non nei termini e nei modi desiderati dalla proprietà della Salernitana. Si tratta di una ipotesi remota e, comunque, molto delicata da attuare perché la Figc chiederebbe il rispetto di determinati paletti. Ora come ora, ripeto, siamo in presenza di una situazione che desta molta preoccupazione”.

Cosa dovrebbe accadere per avere la classica fumata bianca?

“La cessione della società è la soluzione più opportuna per tanti motivi, ma, certo, il tempo ora scarseggia e non è facile far incastrare tutte le tessere in pochi giorni. Lotito vuole il trust? Bene, la Federazione sarebbe anche disposta a concederglielo ma a patto che sia lei a dettare le condizioni. Senza contare che ci potrebbe essere un altro problema”.

Quale?

“Diciamo pure che passi il trust, ma siamo sicuri che da parte di altre società non ci sarebbero ricorsi in serie? E i campionati potrebbero essere bloccati in quel caso. Ci si può esporre ad un rischio del genere?”

Cosa le suggerisce questa situazione?

“Da una parte, devo dire che provo amarezza per la piega degli eventi e per l’atteggiamento della proprietà che non è venuta incontro alle esigenze ed alle aspettative della città. Dall’altra, sicuramente posso capire gli interessi dei privati. Deve, però, prevalere l’interesse superiore che è il bene della Salernitana e bisogna rendersi conto che si sta scherzando col fuoco”.

Manca poco, ormai…

“Speriamo che il tempo a disposizione sia sufficiente per evitare lo scenario peggiore che tutti noi, solo qualche giorno fa, pensavamo di poter escludere. Ora, però, i proprietari della Salernitana devono decidere cosa fare e parlare chiaro. Non c’è più molto tempo e bisogna agire per il bene della Salernitana”.