Intervistato da SoloSalerno.it, Riccardo Mancini, telecronista di DAZN che commenterà la gara tra Salernitana e Roma, ha analizzato il momento delle due formazioni in vista della partita in programma all’Arechi domenica sera.
Buongiorno, Riccardo. Che impressione ti ha fatto la Salernitana vista a Bologna?
“Ho visto una squadra molto compatta, e dura mentalmente. Dopo averla commentata tante volte l’anno scorso, ho visto una squadra cresciuta nell’atteggiamento e nella mentalità: sono aspetti ritrovabili in ciò che Castori è riuscito a infondere ai suoi giocatori, anche in quelli che c’erano lo scorso anno. Mi è parsa una squadra tosta, anche un po’sfortunata negli episodi, ma per il resto ho visto segnali importanti: vedo una Salernitana pronta per fare la Serie A, ora Castori dovrà esser bravo a mantenere attenzione e concentrazione al massimo proprio come si è visto domenica. La strada tracciata è secondo me molto positiva, l’approccio iniziale resta positivo nonostante la sconfitta”.
Un giudizio sulla Roma?
“Credo che Mourinho sia riuscito in una cosa che un po’tutti a Roma speravano, e cioè riportare tanto entusiasmo. Negli ultimi anni in Inghilterra non era stato molto fortunato, lo ricordo sempre molto nervoso in conferenza stampa al Manchester United così come al Tottenham, ma già nell’ultima parte del suo percorso con gli Spurs aveva ritrovato un po’più di serenità mentale. Ha riportato tanto entusiasmo, e i risultati sono dalla sua parte: in Conference ha centrato due vittorie da grande squadra, così come con la Fiorentina. Ha una squadra di grande talento, ed è forse la prima volta in cui si ritrova a lavorare con così tanti giovani: è un test per la sua carriera, poiché è sempre stato abituato a giocare con calciatori già affermati. Devo dire che l’approccio è stato dei migliori, e la Roma può veramente far bene sia in Italia che in Europa: le premesse sono ottime, poi il ritorno della gente allo stadio sarà un’arma in più. Mourinho è un vincente, ha tanti titoli in bacheca, e penso che la Roma l’abbia scelto proprio per fare quello step che storicamente è un po’mancato”.
Che partita aspettarsi domenica sera?
“Mi aspetto una Roma che proverà a giocare il pallone, nonostante io l’abbia vista molto contropiedista contro la Fiorentina: credo sia la squadra ad aver fatto più ripartenze nella prima giornata. Penso ad una Salernitana come d’abitudine molto chiusa, che punterà a ripartire velocemente cercando la prima punta. Al netto del fatto che ha usato molto contropiede, la Roma è comunque una squadra che sa palleggiare con qualità, velocità, tecnica e con interpreti di grande livello. Comunque resta”una partita molto incerta, con mille variabili: non dimentichiamo anche il pubblico di Salerno, che potrà dare una marcia in più alla squadra”.
Capitolo assenze: da un lato mancheranno Veseli, Strandberg e Djuric, dall’altro Zaniolo. Quali mancanze peseranno di più?
“Penso che Zaniolo sia un elemento importante, ma sta ancora ritrovando condizione fisica e mentale; ad ogni modo, credo che la Roma abbia le alternative per sostituirlo. Dall’altra parte mancherà Djuric che, oltre ad essere punto di riferimento per i compagni e per la tattica di Castori, è anche un leader e un trascinatore sul piano emotivo. Va comunque detto che Simy è un giocatore già affermato in A, ha fatto tanti gol con una squadra retrocessa, e quindi merita una piazza come Salerno e la permanenza in massima serie: penso che da questo punto di vista la Salernitana sia coperta, senza dimenticare che ha trovato un Bonazzoli in grande forma realizzativa”.
I tifosi si aspettavano qualche innesto, invece la Salernitana si presenterà con gli stessi uomini anche domenica. Un giudizio sul mercato?
“Innanzitutto va detto che si tratta di un mercato difficile per tutti, penso che si svilupperà negli ultimi giorni e anche la Salernitana non farà eccezione. Qualcosa andrà fatto, la squadra è ancora incompleta e servono altri giocatori per affrontare un intero campionato di Serie A: non tutti possono tirare la carretta fino in fondo, penso a Di Tacchio o ad altri elementi che magari non hanno ancora esperienza e non sono ancora pronti. Credo che anche a livello numerico vadano presi un difensore, uno o due centrocampisti (di cui uno di qualità), e anche un esterno in grado di rinforzare le fasce. Detto che non è facile, penso che questi 2-3 acquisti saranno fondamentali per potersela giocare con un pizzico di tranquillità in più”.
A tal proposito, aspettando la fine del mercato, che ruolo reciterà la Salernitana nella lotta salvezza?
“Penso che si debbano incastrare almeno un paio di fattori. Innanzitutto la squadra andrà completata, e poi il grande lavoro dovrà farlo Castori: mantenere questo tipo di mentalità, che ha consentito alla Salernitana di salire in A e che ha caratterizzato anche la prima di campionato. E’ lì che si gioca tutto: se Castori sarà bravo a mantenere fino alla fine questo spirito e questa concentrazione io penso che la Salernitana possa salvarsi. La lotta è certamente aperta e ci sono tante squadre, ma i granata mi danno la sensazione di avere una corazza molto dura: lo scorso anno ha aiutato tanto nel costruirla, ora servirà conservarla e fare uno step in più per mantenere la categoria”.
Infine, un pronostico su Salernitana-Roma?
“Non mi aspetto una partita con tanti gol, perché a mio avviso la Salernitana è e sarà una squadra fastidiosa per le grandi, soprattutto in casa: lo è stata l’anno scorso in B, penso che gli stessi fattori vadano traslati anche al campionato di Serie A. Uomini decisivi? Mi aspetto la conferma di Bonazzoli per la Salernitana, mentre nella Roma vedo in gran forma Mkhitaryan, nonostante ieri non abbia giocato la sua miglior partita”.