Home News Pioli ritrova la Salernitana: «Bellissimi ricordi di Salerno, ma domani dovrò batterla»

Pioli ritrova la Salernitana: «Bellissimi ricordi di Salerno, ma domani dovrò batterla»

Pioli arrivò a Salerno nel 2003, grazie ad una intuizione di Carmine Longo. Da allora una carriera in crescendo.

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La Salernitana ritrova Stefano Pioli. Non è la prima volta che le strade di Pioli e la Salernitana si incrociano da avversari, ma è sicuramente la prima volta che l’allenatore di Parma ritrova la sua ex squadra da tecnico di un top team, con la fondata speranza di vincere il campionato.

Se Pioli adesso è su una panchina di una “grande” come il Milan, in parte lo deve anche alla squadra che lo ha fatto esordire da allenatore professionista. Era l’anno 2003 e il presidente Aliberti incaricò l’indimenticato Carmine Longo di trovare un tecnico giovane e ambizioso, che potesse far disputare alla squadra un campionato tranquillo. Longo scovò Pioli dalla Primavera del Chievo e lo portò a Salerno. Fu una bella intuizione perché la Salernitana si salvò. In quell’anno i granata furono ripescati in seguito al caso Catania ma, nonostante il ripescaggio, il direttore Longo non cambiò guida tecnica. Era la Salernitana di Bombardini, Bogdani, Breda, Rinaudo, Tulli, Di Vicino e di un giovane Massimiliano Caputo che, arrivato dal Bari, non lasciò una grande impronta in termini di gol. Un campionato che cominciò alla grande ma finito in modo anonimo.

Fu un bel trampolino di lancio per Pioli che, da quell’anno in granata, è riuscito a diventare uno dei migliori allenatori in circolazione. Anche oggi in conferenza stampa il tecnico del Milan ha speso parole al miele per la città e l’ambiente salernitano: «di Salerno ho un bellissimo ricordo, una città calorosa e appassionata. È un bell’ambiente, ma domani saranno rivali e cercheremo di batterli».

Sulle insidie della partita, parole di circostanza: «La partita di domani è importante per dare continuità. Abbiamo un’altra occasione per dimostrare che siamo una squadra forte. L’avversario è difficile, molto fastidioso nella fase di non possesso, ti vengono a prendere con aggressività e convinzione. Sarà una partita che vogliamo fare bene».

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