Home Editoriale Milan Djuric:«È finita si dice alla fine»

Milan Djuric:«È finita si dice alla fine»

Non basta il pareggio, non soddisfa il punto in classifica. Contro il Sassuolo la Salernitana doveva vincere. Ciononostante, la speranza è l'ultima a morire. Milan Djuric, assieme a tutta la squadra, non smettere di credere che la salvezza possa essere un obiettivo ancora raggiungibile.

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I granata sfiorano la vittoria, all’ultimo minuto. Occasionissima per il numero 9 della Salernitana, la respinta dell’estremo difensore del Sassuolo nega la vittoria ai padroni di casa. La squadra di mister Nicola è stata battagliera, arcigna e volenterosa, sin dalle battute iniziali le ha tentate tutte per accaparrarsi l’intera posta in palio. Non ce l’ha fatta, ancora una volta. L’ennesimo pareggio, un punticino si è aggiunto ad una classifica che continua a non sorridere. La Salernitana sblocca la gara all’ottavo minuto con Bonazzoli, poi, i neroverdi ci impiegano poco per ribaltare il risultato: Scamacca e Traorè firmano il 2 a 1 a favore della propria compagine. Milan Djuric – a 15 minuti dal triplice fischio – pareggia i conti. L’ariete bosniaco ha siglato il gol del pareggio che ha riacceso le speranze dei supporters della Bersagliera. Proprio il centravanti granata – al termine dell’incontro – ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di Dazn:

Siete usciti tra gli applausi, avete dimostrato di non mollare mai…

«È stata una partita molto combattuta. Siamo partiti molto bene, credo sia stato espresso un bel calcio. Abbiamo affrontato un avversario molto competitivo, il Sassuolo ha registrato risultati importanti contro le grandi. In quanto a noi, dopo lo sbandamento dei due gol subiti, ci siamo ricompattati durante il secondo tempo. Durante l’intervallo, assieme al mister, abbiamo preso delle contro misure, infatti, abbiamo dominato abbastanza i secondi 45 minuti, non siamo stati molto puliti nelle giocate, però, in qualche modo l’abbiamo riacciuffata. Inoltre, abbiamo avuto 3-4 occasioni che potevamo sfruttare meglio, ci avrebbero potuto regalare la vittoria».

Avete sfiorato la vittoria, cosa vi manca per vincere?

«Ci stiamo provando in tutti i modi a fare risultato, sia in casa che fuori casa. Soprattutto tra le mura dell’Arechi dove abbiamo la spinta del nostro pubblico. Per quanto riguarda me, sono molto dispiaciuto per questa gara, avevamo tutti i presupposti per ottenere i tre punti, abbiamo spinto fino alla fine ma non è bastato. In settimana faremo nuove valutazione col mister, continueremo a lavorare per perseguire l’obiettivo salvezza».

Ieri Nicola aveva detto che voleva una squadra propositiva, che non rinunciasse a giocare… credi sia questa la chiave per continuare a sognare la salvezza?

«Sicuramente le parole del mister sono giuste. Attraverso il nostro gioco dobbiamo cercare di creare e fare belle prestazioni. C’è da rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare».

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Sono Raffaella Palumbo, classe 1990, salernitana dalla nascita. Per varie vicissitudine, sono espatriata a Genova da quando avevo 21 anni, nel capoluogo ligure esercito la professione di insegnate. Amo la vita in tutte le sue sfaccettature, non trascuro i dettagli. L'ottimismo, la curiosità, la follia, l'intraprendenza ed il sorriso sono caratteristiche di cui non posso fare a meno. Tra le gioie più grandi della mia vita rientra mia figlia: Martina. La pallavolo, la scrittura, i viaggi e la Salernitana sono le mie principali passioni. La benzina delle mie giornate risiede in tre espressioni che non cesso mai di ripetere a me stessa e agli altri: " VOLERE è POTERE, CARPE DIEM e PER ASPERA AD ASTRA"!!!