Occhi verso la vetta, perché nessun risultato è scontato, in un campionato giunto alla 29esima giornata.
Insieme abbiamo percorso tanti chilometri, così come ogni calciatore su ogni prato, gettando il cuore oltre l’ostacolo.
Noi che siamo tornati dove ci sentiamo noi stessi, sugli spalti a incitare, cantando il verbo che più ci piace coniugare.
Salerno bolle, come una pentola piena d’acqua che aspetta, quella pasta al gusto di vittoria.
Difficile, d’altronde nessuna gara lo è, Davide Nicola lo sa, ma non si arrende.
L’onda “nero-verde” a due passi dal mare, in direzione di un’onda granata spinta da una piazza calda.
Salvezza è una parola che non svanisce come un fumo, perché le voci calde spingeranno i ragazzi verso l’impresa.
Alla stessa ora però, le applicazioni degli smartphone riporteranno gli aggiornamenti dal “Picco”.
Rossoblù cagliaritani in cerca di una boccata d’aria, in trasferta in Liguria con un solo obiettivo, che è quello della vittoria.
Stessi giocatori sullo scacchiere, rimandendo sul lato ligure ma sulla sponda blucerchiata.
Allegri avverte, vietato dire “non ce la faccio”, perché la strada che conduce ai traguardi è ancora molto lunga e tortuosa.
Il sabato sera milanese, il bel calcio empolese in trasferta a “San Siro”, nella tana di un diavolo che non intende fare sconti.
Ancora al “Franchi”, la prima nota di una domenica targata serie A, in una sfida con i bolognesi tutt’altro che semplice.
Ostica invece la trasferta a est, per un Napoli che scenderà in campo contro veri ossi duri, perché il Verona di Tudor trasmette compattezza.
Roma reduce dalla gioia europea, al Friuli a sfidare un Udinese caricato al massimo da Cioffi.
Prova di maturità per la Dea, tra le mura amiche del “Gewiss” contro un altro muro… quello genoano.
Non è bastato il cuore di Anfield, qualche cerotto ma poi si torna in campo, nella bolgia granata dove non si scherza.
Chiude la porta Sarri, in un lunedì sera dove l’aquila vola, atterrando sull’Olimpico per fischiare l’inizio, della sfida tra biancocelesti e lagunari.