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Veseli e Fazio in grossa difficoltà, bene Coulibaly ed Ederson. Verdi delude, Djuric e Bonazzoli confermano l’ottima intesa

Opinabile la scelta di Nicola di puntare su Veseli. Il tecnico rimedia nella ripresa, inserendo Zortea che offre un importante contributo alle due fasi di gioco.

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SEPE 6: nulla può sul colpo di testa ravvicinato di Scamacca e sul tiro a giro imparabile di Traorè. Reattivo nel deviare in corner il colpo di testa di Frattesi e sulla conclusione potente di Kyriakopoulos.

VESELI 4: ci mette impegno ma la sua marcatura su Traorè è imbarazzante; soffre le pene dell’inferno per l’intero primo tempo, puntualmente superato dal suo dirimpettaio e inevitabilmente sostituito. 46 ZORTEA 7: inizia con una percussione a destra con tiro che termina però alto sulla traversa. Bravo anche nell’esecuzione di una provvidenziale diagonale difensiva. Preciso il traversone che consente a Djuric di realizzare il secondo gol di giornata dei granata.

GYOMBER 5,5: ritorna in campo dopo tanto tempo, inizia discretamente il match, non commette errori vistosi ma in occasione del pareggio neroverde potrebbe presidiare meglio i propri sedici metri. Tenaci i secondi quarantacinque minuti, nel finale ci mette un piede provvidenziale su una ripartenza in superiorità numerica del Sassuolo.

FAZIO 4,5: un difensore della sua esperienza, considerato che la squadra sta subendo azione offensiva a palla scoperta, dovrebbe preoccuparsi soprattutto di andare a marcare il centravanti avversario, ed invece non accorcia e commette lo stesso grave errore commesso in occasione del gol di Arnautovic. Le sofferenze continuano anche nel secondo tempo, quando Scamacca gli sfila alle spalle e calcia di poco a lato. Nel finale tenta di dar manforte alla fase offensiva ma con scarse fortune.

RUGGERI 6: volitivo ed efficace, è lui che attacca Berardi e non il contrario; dal suo piede parte il cross da cui nasce il vantaggio realizzato da Bonazzoli. Continua a spingere ma non sempre è lucido nella rifinitura finale. Nella seconda parte della prima frazione, con il Sassuolo più spigliato e imprevedibile, deve mordere il freno. Secondo tempo sofferto, si vede poco in avanti e patisce la qualità di Berardi. Ammonito, viene sostituito da 70 RANIERI 5,5: con il Sassuolo ridotto in inferiorità numerica, relativamente sollecitato sul piano difensivo, mai riesce a fornire un importante contributo in fase di spinta.

KASTANOS 5,5: raddoppia su Traorè, ruba palla, riparte e calcia in porta sfiorando il gol, che lo realizza subito dopo ma è pescato in off side. Croce e delizia: sempre qualitativo quando ha il pallone tra i piedi, ma anche tremendamente indisciplinato in fase passiva; dovrebbe aiutare di più Veseli ma spesso è apatico nel ripiegare tempestivamente e ciò crea problemi difensivi alla squadra. 46 PEROTTI 6: prova a tirare fuori la sua antica personalità, gioca molti palloni, lotta, taglia nel campo e cuce il gioco; lo spunto non è più quello dei bei tempi ma la prestazione è sicuramente sufficiente.

L.COULIBALY 6,5: avvio di gara da grande leader, sempre reattivo nel rubare palla e sprintare a supporto della fase offensiva. E’ dappertutto e corre per tre. Quando il Sassuolo alza l’intensità del suo gioco, lui continua a tenere botta ma deve preoccuparsi soprattutto di turare falle un po’ ovunque. Nel secondo tempo continua ad esprimere aggressività in fase difensiva ma è meno continuo nel portare palloni avanti.

EDERSON 6,5: gioca solo mezz’ora ed è la migliore da quando è impegnato a Salerno. Attacca gli spazi, pressa, gioca la palla con due tocchi, rincorre gli avversari; poi s’infortuna e deve abbandonare il campo. 31 RADOVANOVIC 5,5: tanto lavoro oscuro e tatticamente prezioso, ma la squadra è in superiorità numerica e lui non riesce a dare i tempi giusti per renderla meno scontata.

VERDI 5: ha il merito inizialmente di supportare con i tagli al centro il protagonismo di Ruggeri sulla fascia sinistra, però da lui ci si attende che diventi decisivo in fase di rifinitura e di finalizzazione. Leggero e mai incisivo anche nei 25′ giocati nel secondo tempo. 69 MOUSSET 5,5: uno strappo iniziale interessante, poi poco altro da segnalare e un’inconsistenza di fondo che non aiuta la squadra ad esprimere estro in grado di impensierire con continuità il Sassuolo.

BONAZZOLI 7,5: immediatamente vivo, attacca la profondità, detta il passaggio tra le linee, produce cambi di gioco notevoli, approfitta della papera di Consigli e realizza il gol del vantaggio granata. La qualità resta alta ogni volta che la palla transita tra i suoi piedi, ma nella parte finale del primo tempo la squadra, in difficoltà contro il Sassuolo, non riesce più a seguirlo nelle sortite offensive. Meno vivo nella ripresa, quando agisce soprattutto da collante tra centrocampo ed attacco, ma nel finale è bravo e rapido nel calciare prontamente in porta per due volte ma non è fortunato.

DJURIC 7,5: il suo colpo di testa su cross di Ruggeri è innocuo ma Consigli trasforma la facile respinta in assist per Bonazzoli che lo punisce. Poco presente nel gioco, si rivede nel finale di prima frazione con uno stop a seguire di petto ma è troppo lento, non riesce a calciare in porta e viene anticipato da Chiraches. Decisivo nella ripresa, quando lavora un paio di palloni di sponda per Bonazzoli e anticipa Ferrari di testa, angolando però troppo la deviazione con la palla che termina a lato del palo di Consigli. Riesce a fruttare la sua stazza per sovrastare l’ingenuo Tresoldi e regalare il pareggio alla Salernitana.

ALL. NICOLA 6: avvio entusiasmante della sua squadra, che esprime aggressività ed idee valide per mettere in difficoltà gli uomini di Dionisi. I suoi ragazzi passano in vantaggio, regalano quasi la sensazione di poter trovare altre opportunità per far male, ma non riescono nel loro proposito. La fase difensiva però resta decisamente ballerina ed i gol subiti sono una sinistra ripetizione tattica di quelli subiti nelle gare precedenti. Opinabile la scelta di puntare su Veseli da piazzare sulle piste di Traorè. Rimedia ad inizio ripresa con l’ingresso di Zortea che garantisce maggiore solidità e spinta. La squadra però, pur essendo in superiorità numerica, esprime generosità ma non fa vedere la qualità esibita all’inizio del match.