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Storie da ex alla Dacia Arena: Nicola tra precedenti e speranze, niente ritorno per Mamadou

Il tecnico affronta l'Udinese, allenata nel 2018-19 e già incrociata con alterne soddisfazioni. Il senegalese salterà il match contro il club che ne ha detenuto il cartellino fino allo scorso gennaio

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Caccia alla seconda vittoria di fila contro un pezzo del proprio passato. Questo l’obiettivo di Davide Nicola, che domani pomeriggio farà visita all’Udinese da avversario, dopo aver allenato la formazione bianconera ormai tre anni fa. L’attuale tecnico della Salernitana guidò infatti la compagine friulana nella stagione 2018-2019, restando in panchina per poco più di quattro mesi.

Subentrato all’esonerato Julio Velasquez a novembre, Nicola – reduce da un anno sabbatico dopo le dimissioni rassegnate a Crotone – ereditò una squadra terzultima in Serie A con 9 punti ottenuti in 12 partite. La sua Udinese esordì subito alla grandissima, battendo di misura la Roma grazie alla firma di De Paul. Nicola rimase in sella per un totale di 15 gare, raccogliendo 16 punti, frutto di 4 vittorie, altrettanti pari e 7 sconfitte.

Gli ultimi due ko arrivarono in trasferta contro Juventus e Napoli (prime due in classifica), e spinsero il club friulano a decidere per l’esonero, formalizzato il 20 marzo 2019. Pur non riuscendo ad arrivare fino in fondo come accaduto a Crotone, Genova e Torino, Nicola lasciò comunque la squadra virtualmente salva, con un punto di vantaggio sulla zona retrocessione, nonostante una partita ancora da recuperare contro la Lazio.

Il tecnico piemontese tornerà per la terza volta da ex alla Dacia Arena, dopo il sorriso di un anno fa, quando si impose di misura con il Torino: si giocò di questi tempi (il 10 aprile 2021), e ai granata bastò Belotti dal dischetto. 2-2 invece nel precedente dell’estate 2020 post-lockdown, quando Nicola era alla guida del Genoa.

Andando ulteriormente a ritroso – e considerando sia gare in casa che fuori -, sono in tutto 7 i precedenti del tecnico classe ’73 contro l’Udinese: un pari, 4 sconfitte e 2 vittorie. L’altro successo risale al mese di maggio 2017, quando il Crotone del miracolo vinse 1-0 allo Scida grazie al gol di Rohden e mantenne vive le chance di salvezza a due turni dalla fine del campionato. Questo, inevitabilmente, non può che essere l’auspicio di Nicola – e dell’intera tifoseria granata – anche per la gara di domani.

Match in cui mancherà Mamadou Coulibaly, unico ex tra le due compagini. Il senegalese salterà per infortunio l’impegno contro la società che ne ha detenuto il cartellino per oltre quattro anni. Prelevato nell’estate 2017 per 2 milioni di euro, Coulibaly firmò un quinquennale con il club bianconero, ma restò a Pescara in prestito per un anno. Tornato alla base nell’estate 2018, Mamadou non trovò spazio in prima squadra, e nel mercato invernale fu ceduto in prestito al Carpi in B, dove incrociò per la prima volta Castori.

il classe ’99 giocò in cadetteria anche l’anno successivo, prima all’Entella e poi al Trapani, dove ritrovò il tecnico marchigiano. Tornato a Udine all’inizio della scorsa stagione, Coulibaly esordì finalmente in Serie A con i colori bianconeri, e totalizzò 4 presenze nel girone d’andata, per poi di passare in prestito a Salerno a gennaio, riabbracciando Castori.

Il resto è storia recente: la promozione in A, il nuovo prestito della scorsa estate, i primi due gol in massima serie contro Bologna e Verona, un impatto straordinario con la categoria, poi gli infortuni. Tanti, troppi, a penalizzare la stagione della possibile consacrazione, e a togliere alla Salernitana una pedina fondamentale, almeno per il presente. Il futuro di Mamadou, invece, è almeno per ora a tinte granata, visto l’obbligo di riscatto da parte della Salernitana scattato a gennaio.