Tonny Vilhena, ventisettenne di origini angolane naturalizzato olandese, è la componente di estro e qualità che ancora latitava nella linea mediana di Davide Nicola.
Nonostante la giovane età, il percorso calcistico del neo calciatore granata conta oltre 350 presenze registrate nelle prime divisioni di Olanda, Russia e Spagna, rispettivamente con le maglie di Feyenoord, Krasnodar ed Espanyol. Esperienze che hanno fruttato al suo score personale 51 reti e 38 assist. Numeri importanti, affiancati da 9 presenze nella Nazionale olandese.
La sua funzione principale all’interno dello scacchiere disegnato dal trainer piemontese dovrà essere quella di garantire l’estro, gli strappi offensivi e i gol assicurati la scorsa stagione dal brasiliano Ederson, ceduto all’Atalanta di Gasperini.
Mezzala in grado di spaccare la partita e supportare gli attaccanti nel proposito di punire le difese rivali, il ragazzo, mancino di piede, possiede un tiro potente e preciso, è abile nell’uno contro uno, ma esprime anche un’incoraggiante tenacia in fase di non possesso; non di rado, infatti, lo si vede andare in pressing e in tackle sui costruttori di gioco avversari.
Considerare Vilhena semplicemente una mezzala di qualità sarebbe, però, abbastanza riduttivo. Possiede infatti un repertorio calcistico (intraprendenza nel dribbling, rapidità di pensiero e di esecuzione, tiro ed assist) che lo renderebbe funzionale al progetto calcistico granata anche nelle eventuali vesti di esterno di una linea a quattro di centrocampo (4-4-2) o all’interno di un tridente offensivo (3-4-3/4-3-3). In questo senso, partendo da destra a piede invertito potrebbe risultare devastante, con la capacità di entrare in mezzo al campo con il dribbling, prima di calciare in porta, servire l’assist ai compagni o creare superiorità numerica con un cambio di gioco sul versante opposto.
Caratteristiche tecniche che – superfluo pure sottolinearlo – lo renderebbero utilissimo ed efficace anche come trequartista (3-4-1-2/3-4-2-1/4-3-1-2/4-3-2-1), qualora mister Nicola decidesse di modificare l’assetto tattico durante la stagione o semplicemente a gara in corso.
Al momento, ritenendo scontato un inizio di campionato all’insegna del 3-5-2, Vilhena dovrebbe essere schierato come mezzala, ma non è da escludere, all’interno di una strategia tattica più conservativa, la sua collocazione come mezza punta/trequartista alle spalle di un attaccante centrale (3-5-1-1).