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Ancora una caduta per i granata, al Bentegodi è 1-0 Hellas

Ai veneti basta la rete di Ngonge per imporsi. Granata ora a meno quattro proprio dagli scaligeri terzultimi

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HELLAS VERONA- SALERNITANA 1-0

VERONA (3-4-1-2): Montipò; Coppola, Hien, Magnani (56′ Dawidowicz); Depaoli, Duda (86′ Verdi), Tameze, Doig (86′ Faraoni); Lazovic; Ngonge (76′ Lasagna), Gaich (65′ Abildgaard). A disp: Perilli, Berardi, Zeefuik, Ceccherini, Caia, Terracciano, Braaf, Kallon, Cabal, Gaich, Joselito. All: Zaffaroni.

SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn, Troost-Ekong (82′ Gyomber), Pirola (80′ Valencia); Candreva (56′ Piatek), Crnigoj (56′ Coulibaly), Nicolussi Caviglia (56′ Sambia), Vilhena, Bradaric; Bonazzoli, Dia. A disp: Fiorillo, Ochoa, Lovato, Daniliuc, Bohinen, Iervolino, Kastanos, Botheim. All: Nicola.

ARBITRO: Valeri di Roma 2

RETI: 31’Ngonge (V)

NOTE. AMMONITI: Bronn (S), Magnani (V), Coulibaly (S), Pirola (S), Verdi (V). Angoli: 5-0. Recupero: 2’pt, 6’st.

La partita

Basta Ngonge al Verona per piegare la Salernitana. Ancora una caduta per gli uomini di mister Davide Nicola che al Bentegodi, proprio come accaduto sei giorni fa contro la Juve, non riescono mai ad impensierire la retroguardia avversaria se non con due lampi di Dia (43′ e 91′) ed un tiro di Piatek (87′). Piatta e senza idee, la compagine granata vede ridursi ora la distanza proprio dai veneti (terzultimi) a sole quattro lunghezze.

Il primo tempo

Primo squillo di marca granata con Bonazzoli che al 4′ ci prova dalla distanza, il tiro dello scuola Inter è però di facile lettura per Montipò che blocca centralmente. La risposta scaligera arriva al 17′ con la conclusione di Ngonge che viene deviata in calcio d’angolo dalla retroguardia granata. 22′ ed occasionissima per l’Hellas. Gaich vince un rimpallo ai danni di Troost Ekong, il pallone arriva tra i piedi di Duda che sterza su Bronn e tenta il destro deviato dallo stesso difensore tunisino, successivamente la sfera ritorna allo slovacco ma il suo tentativo termina al lato. Quattro giri di lancette dopo (26′) e si fa vedere nuovamente Gaich. L’ex Benevento raccoglie la sfera sugli sviluppi di un corner e di prima intenzione prova a battere Sepe, ottima l’idea meno il risultato con il suo tiro che non impensierisce l’estremo difensore granata. Dopo diversi attacchi, al 31′ il Verona passa avanti. Doig lancia sulla sinistra Lazovic che alza la testa e dal limite dell’area mette dentro per l’accorrente Ngonge che fa 1-0 gialloblù. Al 45′ gli scaligeri sfiorano il raddoppio. Palla dentro per Lazovic ben murato dal solito Bronn, la palla però arriva a Depaoli che grazia l’ippocampo spedendo fuori. La Salernitana si fa rivedere solo al 47′ con Dia che, dopo aver superato in velocità il diretto avversario, calcia verso la porta di Montipò, la conclusione termina al lato.

La seconda frazione

Il primo pericolo della ripresa è per l’ippocampo. 55′ e Lazovic mentre dentro per Ngonge, il calciatore scaligero però non inquadra lo specchio da posizione interessante. La risposta granata arriva al 60′ con Sambia che, dopo aver ricevuto il pallone da Piatek, prova a sorprendere Montipò, la sua conclusione viene murata. Sette minuti dopo (67′), il Var revoca un rigore al Verona dopo un contatto tra Pirola e Doig. Al 71′ ci prova Duda che con il sinistro scarica verso la porta di Sepe, il portiere campano è attento e blocca. Pochi minuti dopo (74′) e si fa vedere anche la Salernitana con la conclusione dalla lunga distanza di Sambia che costringe Montipò ad allontanare con i pugni. Poco dopo (76′), tenta anche Vilhena ma il suo tiro termina alto sulla traversa. All’81’ tornano a farsi vedere i veneti con il tiro di Lazovic, Sepe blocca in due tempi. Sessanta secondi dopo (82′) Duda sfiora il 2-0 da pochi passi, sulla ribattuta Bronn calcia su Troost Ekong che va vicino al più clamoroso degli autogol. L’occasinissima per la Salernitana è all’87’. Vilhena lancia Piatek che a tu per tu con Montipò si fa ipnotizzare dall’estremo difensore scaligero, quest’ultimo bravo a deviare in angolo. I granata provano a riprenderla al 91′ quando Dia calcia dal limite dell’area senza però trovare la porta gialloblù.

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