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Giovani Da Silva, una nuova stella alla corte del Palmeiras

Dopo aver ceduto il giovanissimo Endrick al Real Madrid per oltre 70 milioni di euro, il club paulista si gode l'estroso talento di un altro potenziale campioncino: Giovani Henrique Amorim Da Silva.

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Giovani Henrique Amorim Da Silva
Giovani Henrique Amorim Da Silva
Tempo di lettura: 3 minuti

Questa settimana, dopo aver fatto tappa in Argentina e Belgio, ci spostiamo in Brasile e ritorniamo ad occuparci di un altro talento sudamericano.

L’attenzionato di turno è Giovani Henrique Amorim Da Silva, conosciuto semplicemente come ‘Giovani’, attaccante classe 2004, contrattualizzato dal Palmeiras fino al 2026.

Società lungimirante, abile a far viaggiare insieme la conquista di titoli sportivi e il lancio di giovani calciatori nell’orbita del calcio internazionale.

Settore giovanile prolifico, affidato alla sapiente conduzione del responsabile tecnico Joao Paulo Sampaio.

Basti pensare all’operazione di mercato realizzata con il Real Madrid, che si è aggiudicato il giovanissimo Endrick, sedicenne, sborsando oltre 70 milioni di euro.

Un campioncino in erba parte, non prima del 2024 in direzione Spagna, tanti altri sono già in fase di decollo, pronti a far le fortune della proprietà paulista.

La terribile ‘Maquina verde’ (macchina verde), così denominata per la capacità di sfornare profili in grado di calamitare l’attenzione degli osservatori dei principali club europei.

Per poi gradualmente integrarli in prima squadra, senza intaccare la competitività di quest’ultima impegnata su più fronti. Come testimoniano i successi ottenuti nell’ultimo lustro, sia nel massimo campionato brasiliano, sia nella Coppa Libertadores, la Champions League del Sudamerica.

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Su Amorim Da Silva è piombato l’onnipresente Ajax, che ha provato ad ingolosire il Palmeiras con un’offerta superiore ai dieci milioni di euro. Per anticipare la concorrenza, senza raggiungere lo scopo di traghettare il valente calciatore nel calcio olandese.

Interesse mostrato anche dal Barcellona, che sarebbe stato dirottato sulle sue tracce dallo stesso Xavi, allenatore dei blaugrana.

Il talentuoso virgulto, sul contratto del quale è stata già fissata una clausola rescissoria onerosissima, lascerà il Brasile soltanto quando il valore del suo cartellino sarà considerevolmente cresciuto.

Ragazzo supportato da genuino entusiasmo, come si evince dal suo attivismo sui social. Nei post pubblicati sul suo profilo instagram, in primo piano c’è la profonda fede religiosa che lo accompagna. Ma anche incoraggiamenti per i campioncini in erba presenti in squadra e inviti a riempire l’Allianz Parque rivolti alla calorosa tifoseria paulista.

Il minutaggio concesso dal trainer portoghese Abel Ferreira non è ancora generosissimo, ma la crescita attenta e graduale delle giovani promesse rappresenta una delle linee guida principali del club.

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Dal punto di vista tattico, Giovani è soprattutto un esterno offensivo da 4-3-3, adattabile anche nel terzetto collocato dietro un’unica punta (4-2-3-1).

Essendo tecnicamente dotato ed estroso, il ragazzo può lavorare nel tempo per esprimersi con buoni risultati anche da trequartista o seconda punta.

Sotto l’aspetto tecnico, egli ama agire soprattutto sulla corsia destra a piede invertito, per avere la possibilità di accentrarsi e diventare devastante con il piede sinistro assai educato e in grado di concludere in porta o servire assist ai compagni.

Mancino ma anche munito di un destro funzionale alle sue giocate, grazie al quale può permettersi di tentare il dribbling lungo la linea laterale ed effettuare cross nell’area rivale.

Rapido di pensiero e con i piedi, grazie all’abilità nel primo controllo di palla guadagna un tempo di giocata da mettere al servizio della rifinitura e della finalizzazione. Freddo e preciso nella conclusione dalla corta distanza, deve migliorare la potenza del tiro scagliato fuori dai sedici metri avversari.

Sa alternare, a seconda dello sviluppo del gioco,  imprevedibili iniziative personali ed efficaci suggerimenti, serviti nei tempi giusti, ai compagni del reparto avanzato e a quelli che amano inserirsi dalle retrovie.

Decisamente migliorabile la fase difensiva, i cui progressi devono necessariamente realizzarsi di pari passo con il potenziamento fisico ed atletico.

Il promettente Henrique ha punti tecnici in comune con l’ormai affermato Antony del Manchester United. Del connazionale non possiede ancora il vigore fisco, atletico e temperamentale. I quattro anni di differenza, probabilmente, ridurranno significativamente le attuali distanze.

Poi, come sempre, toccherà a lui porre determinazione, disciplina professionale e voglia di stupire al servizio del suo indubbio talento.