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Ecco la nostra Top 11 della penultima giornata di serie A

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La nostra ‘Top11’ di giornata, schierata con il ‘3 5 2’, è la seguente:

FALCONE (LECCE): conclude un campionato che lo ha visto spesso protagonista positivo parando il rigore a Gytkjaer. Prodezza che consente al Lecce di ottenere la matematica permanenza in serie A.

CALABRIA (MILAN): neutralizza Kostic, dal suo piede parte l’ottimo cross che consente a Giroud di realizzare il gol di testa che castiga la Juventus.

BASTONI (INTER): quando è concentrato e ‘cattivo’, come è accaduto contro l’Atalanta, conferma di essere il miglior difensore centrale italiano.

HYSAJ (LAZIO): la Cremonese costruisce la gabbia per depotenziare le sortite offensive di Zaccagni, lui ne approfitta per inserirsi spesso e realizzare il gol di pregevole fattura che porta in vantaggio i capitolini.

KASTANOS (SALERNITANA): qualche superficialità difensiva ad inizio partita in marcatura su Zeegelaar, poi esprime la brillantezza del suo talento, realizzando uno splendido gol e diventando trascinatore della squadra nella rimonta contro l’Udinese.

CANDREVA (SALERNITANA): la sua presenza nella top11 settimanale non fa più notizia, naturale conseguenza di prestazioni intrise di personalità, intelligenza calcistica, scaltrezza ed estro. Un gol su punizione ed un assist vincente contro i friulani di Sottil.

RICCI (TORINO): con il partner di reparto Ilic forma una delle più forti coppie di centrocampisti centrali del campionato. Calciatore straordinariamente completo: pressa, assicura costante interdizione, attacca lo spazio, distribuisce il gioco, s’inserisce e fa gol, come testimonia la gara di La Spezia.

MILINKOVIC SAVIC (LAZIO): leader indiscusso della compagine allenata da Sarri. Riesce a far tutto quello che un allenatore desidera: difende, veste i panni di assist man, diventa un fattore nel gioco aereo, mantiene medie realizzative di un attaccante. Doppietta determinante contro la Cremonese.

STOJANOVIC (EMPOLI): scalzato da tempo dal più roccioso Ebuehi, riversa sul malcapitato Verona tutta la sua voglia di ritornare ad essere protagonista. Entra a gara in corso e diventa un fattore sulla fascia destra, fino a realizzare il gol che vale il pari e getta nello sconforto i tifosi scaligeri.

OSIMHEN (NAPOLI): altra doppietta di un attaccante che non smette di avere appetito e di essere devastante quando gli vien data la possibilità di esprimere la sua potenza atletica e la concretezza in fase di finalizzazione.

GIROUD (MILAN): il gol realizzato di testa contro la Juventus è un gioiello di vigore fisico, coordinazione, senso della posizione e precisione. Nonostante le trentasei primavere, in area di rigore resta uno dei cecchini più produttivi del torneo.

ALL. BARONI (LECCE): non era impresa agevole traghettare il Lecce verso la salvezza. Con il lavoro e il pragmatismo è riuscito, nonostante i modesti investimenti in sede di calciomercato, a regalare al Salento un risultato tutt’altro che scontato.