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Ochoa reattivo e decisivo. Dia e Candreva determinanti solo sul gol. Bene Martegani e Cabral.

In difesa si salva Gyomber. Ancora deludente la prestazione di Mazzocchi. Centrocampo troppo accademico e statico nel primo tempo. Botheim, impiegato in una fase difensiva che non appartiene al suo dna calcistico, sembra un pesce fuor d'acqua.

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OCHOA 7: si fa trovare pronto sull’immediato e insidioso tiro di Lovric dalla distanza. Poi, tanta ordinaria amministrazione, interrotta dal volo reattivo e provvidenziale che smanaccia la deviazione fortuita di Pirola. Sicurezza anche nell’opporsi al colpo di testa di Lucca. Ancora determinante in avvio di ripresa sulla potente stoccata di Thauvin. Nulla può sulla conclusione ravvicinata di Samardzic, ancora decisivo sul tiro angolato di Lovric.

LOVATO 6: errore in disimpegno che consente all’ Udinese di attaccare la linea di fondo e crossare pericolosamente. Per il resto, gara senza particolari turbamenti, anche perché Thauvin e Lucca agiscono prevalentemente nella zona di Pirola e Gyomber. Pasticcia nuovamente a ridosso dell’area in apertura di secondo tempo, Gyomber rimedia. Bravo nell’accompagnare sul fondo Lovric che lo punta. In leggero ritardo nel chiudere sull’arrembante terzino ospite Kamara, dal cui cross parte il gol del vantaggio di Samardzic. Poi, nel finale non commette sbavature.

GYOMBER 6,5: subito due puntuali chiusure in avvio di gara e guardia attenta sul prestante Lucca, sul quale potrebbe temporeggiare ed invece commette un fallo evitabile che regala una punizione invitante ai friulani. Determinante nel mettere il piedone che stoppa la conclusione dai venti metri di Samardzic, in tackle neutralizza un altro cross insidioso, prima di controllare con padronanza il centravanti rivale. Rimedia ad un errore di Lovato in avvio dei secondi quarantacinque minuti. Nessuna responsabilità sul gol subito dai granata.

PIROLA 5: esordio di gara duro, puntuale e preciso in anticipo sugli avversari che gravitano nella sua zona. Si proietta anche in zona tiro e sfiora il palo alla destra di Silvestri con un potente tiro. Prima incertezza sul finire del primo tempo, quando di testa rischia l’autorete impegnando Ochoa in un intervento miracoloso e, poco prima, si lascia sovrastare, con Mazzocchi, da Lucca sugli sviluppi di un corner. Ancora ingenuo quando fa lavorare Lucca di sponda sul gol friulano. 84′ IKWUEMESI 6: aggiunge fisicità e aggressività al finale generoso della squadra e quasi approfitta di un erroraccio della retroguardia ospite.

KASTANOS 6: magia di tacco, scambio con Candreva ma la conclusione trova lo stinco di Bjol. Corre tanto, fa le due fasi mantenendo la posizione difensiva e dettando il passaggio sulla corsia destra. Kamara lo attacca spesso e lo costringe sulla difensiva, lui si applica con la giusta tensione mentale e in fase di possesso prova con alterne fortune ad accendere la luce. Quando Kamara spinge sono dolori, Lovato non lo supporta nella chiusura sul cross che vale il vantaggio bianconero. 84′ LEGOWSKI S.V.

L.COULIBALY 5,5: prima parte di gara trascorsa a correre dietro il palleggio più fluido dei calciatori ospiti. Strappa bene in un’occasione ma tenta una velleitaria conclusione invece di servire Botheim libero a centro area. Nel secondo tempo la sua prestazione non decolla, anche se nel finale ritrova solo parzialmente l’aggressività che connota le sue prestazioni.

BOHINEN 5,5: è il più lucido dei suoi, cerca di cucire il gioco di una squadra troppo macchinosa. Prova a decongestionare la manovra con i cambi di gioco e si propone al tiro con palla che termina poco alta sulla traversa. Erroraccio ad inizio ripresa, si lascia soffiare il pallone da Thauvin, la cui conclusione trova ancora attento Ochoa. In debito d’ossigeno troppo presto e Sousa lo sostituisce 52′ MARTEGANI 6,5: ingresso al piccolo trotto, è interessato soprattutto a dare un ordine alla manovra, stando attento a non strafare. Poi, cerca di mettere maggiore intensità iniziando ad affacciarsi nei pressi dell’area friulana. Serve un’autentica prodezza di Silvestri per negargli la gioia del gol su un’apprezzabile iniziativa personale.

MAZZOCCHI 5: parte con la solita gamba impetuosa in diverse circostanze ma non riesce quasi mai ad esprimere l’antica efficacia in fase di rifinitura e di finalizzazione quando arriva a ridosso dell’area bianconera. Sull’inserimento vincente di Samardzic dimentica di fare la diagonale difensiva e per il trequartista è un gioco da ragazzi battere Ochoa. 62′ BRADARIC 5,5: entra per conferire una spinta lucida alla squadra, ma le sue giocate sono spesso imprecise.

BOTHEIM 5: più mezzala che trequartista ed attaccante. Costretto spesso a rinculare per fare una fase passiva che non rappresenta la cifra dominante del suo repertorio tecnico. Gioca tanti palloni in una zona di campo che non offre grandi opportunità. Per una volta pensa ed agisce da attaccante, si smarca in area friulana ma Coulibaly non lo serve. L’impegno non manca, inizia bene nel secondo tempo ma le funzioni tattiche anomale che deve svolgere continuano ad esporlo a brutte figure. 62′ JOVANE CABRAL 6,5: regala la giusta dose di vivacità ad una squadra che fatica a produrre gioco. Si muove senza palla, attacca lo spazio e cerca le condizioni per andare nell’uno contro uno. Esordio positivo, la lucidità nell’ultimo passaggio arriverà con la giusta condizione fisica.

CANDREVA 6,5: si muove tanto però fatica a trovare la posizione e, soprattutto, una delle sue illuminanti giocate. Macchinoso quando si presenta l’uno contro uno ai venti metri dopo l’assist di Dia, ma cincischia e perde palla. Ventisei minuti del secondo tempo inconsistenti, poi finalmente avvita la lampadina ed accende la luce sull’assist concretizzato da Dia. Subito dopo s’inserisce in area friulana, calcia di potenza ma trova la respinta di Silvestri.

DIA 7: lontano dalla sua migliore condizione, si vede nella prima frazione di gioco solo quando lavora bene un pallone tra le linee e lo serve nello spazio a Candreva che non ne approfitta. Secondo tempo altrettanto sofferto, ma alla fine, splendidamente servito da Candreva, batte Silvestri e riporta in parità la gara. Prestazione non indimenticabile, ma il suo guizzo evita una dolorosa sconfitta.

ALL. SOUSA 6: la squadra scende in campo contratta e troppo attendista, lasciando in più occasioni il pallino del gioco agli uomini di Sottil. Sembra quasi attenta a gestire le risorse atletiche, in attesa di colpire nella seconda fase del match. Ma i suoi uomini soffrono troppo, rischiano in più di una circostanza e faticano a rendersi minacciosi. Se possibile, si ripresentano in campo ancora più confusi, fragili e timorosi. La squadra subisce il gol e stenta a decollare nella sua proposta offensiva. Nel finale, la qualità di Martegani e Cabral, supportate dal ritrovato apporto, seppur estemporaneo, di Candreva e Dia, quasi creano le condizioni per un clamoroso ribaltamento del risultato. Forse troppo tardi il trainer portoghese propone una squadra più volitiva e imprevedibile dal punto di vista offensivo.