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Undicesima giornata di Serie A: resoconto e protagonisti

L'Inter tenta l'allungo, ma la Juve resta vicinissima; prima vittoria Udinese, Verona e Genoa non convincono

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Si apre il turno numero undici di Serie A con la vittoria del Bologna per 1-0, ai danni della Lazio. A decidere il match del Dall’Ara è Ferguson, sfruttando l’imbucata di Zirkzee a secondo tempo appena iniziato. Grande spirito di sacrificio dei ragazzi di Motta che, adesso, iniziano a sognare.

All’Arechi si disputa il derby campano tra Salernitana e Napoli. Ad avere la meglio sono i partenopei, a segno Raspadori, con un gran destro, ed Elmas nel secondo tempo. Periodo di grazia per Raspadori, tre gol nelle ultime tre gare, Ochoa nega ulteriori reti subite in molteplici occasioni.

Tra Atalanta e Inter è 1-2, i nerazzurri portano a casa la terza vittoria di fila. Apre Calhanoglu su rigore al 40′, segue il solito Lautaro Martinez al 57′. Poco dopo il raddoppio dell’Inter, Scamacca risponde, ma non basta, i nerazzurri mantengono la testa della classifica.

L’Udinese e il ritrovato Cioffi espugnano San Siro, il Milan cade ai piedi dei friulani. Pereyra trasforma il penalty conquistato da un’ottima giocata di Festy Ebosele, decidendo il risultato finale. Miracoloso Silvestri che salva il risultato al minuto 89 e al 93′, prima su Giroud e poi su Florenzi.

Un inarrestabile Monza sbanca il Bentegodi. Colombo ne fa due, Caldirola mette a segno il terzo sugli sviluppi di un corner. Folorunsho accorcia per il Verona, ma il tempo per una possibile rimonta è insufficiente, è 1-3 per i brianzoli. Crisi Verona, Baroni si giocherà la panchina venerdì prossimo, contro il Genoa.

Seconda vittoria consecutiva per il Cagliari che batte il Genoa per 2-1. I ragazzi di Ranieri passano al 47′ con il neo entrato Viola, gran sinistro piazzato all’angolino. Gudmundsson pareggia al 51′, riaccendendo le speranze del Grifone. Speranze che si spengono con il ritrovato vantaggio sardo, firmato Zappa, al 69′. Spreca Puscas nel finale, la vince il Casteddu.

La Roma ribalta tutto nel recupero, contro un Lecce che stava comandando fino a inizio recupero. I salentini trovano il vantaggio con Almqvist al 72′, i giallorossi reagiscono e trovano il pareggio con Azmoun, di testa, al 91′, su cross di Zalewski. Poco prima del fischio finale, Lukaku trova la rete che vale i tre punti, stradominando fisicamente sui difensori avversari. Lo stesso Lukaku aveva sbagliato un penalty concessogli al 5′, con il gol nel finale riesce a farsi perdonare dai suoi tifosi.

Al Franchi, arriva una vittoria di “corto muso” per Allegri e i suoi: la Juventus sconfigge la Fiorentina con la prima rete in Serie A per Miretti. La Viola crea, gioca e si rende propositiva, senza, però, trovare la via del gol. La Juve nega l’allungo all’Inter, restando a meno due dalla prima posizione.

Allo Stirpe, il Frosinone trionfa sull’Empoli e porta a casa la quarta vittoria in campionato. Apre Cuni al 57′ con un gran colpo di tacco al volo. Arjion Ibrahimovic, autore dell’assist in occasione del primo gol, fa 2-0 al 73′. All’86’ Caputo sigla il 2-1 su cross di Cambiaghi, Kovalenko sfiora il 2-2 agli sgoccioli.

Chiudono il turno Torino e Sassuolo all’Olimpico Grande Torino, nel quale i padroni di casa hanno la meglio con merito. Sanabria manda in vantaggio i suoi, Thorsvedt sfrutta una delle poche occasioni offensive neroverdi e fa 1-1. Vlasic riporta avanti il Toro quando siamo al 68′, servito da Tameze che confeziona il suo secondo assist di serata. Il gol del croato risulterà decisivo, il Toro rischia nel finale, a seguito della traversa colpita da Laurienté.

Continua il dominio Inter in ottica scudetto. Sembra che Inzaghi e i suoi stiano costruendo una macchina perfetta, ma attenzione alla Juventus che, nelle retrovie, non molla mai e resta vicinissima. Il Milan non convince, adesso il distacco dall vetta è di sei punti. Si fa calda la zona salvezza: l’Udinese ritrova i tre punti, è buio per Salernitana e Verona, il Genoa senza Retegui fatica. Ne vedremo delle belle.