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Una Salernitana intrepida e creativa imbarazza il Milan, ma paga le sue lacune difensive

Costil nasconde qualche limite difensivo di troppo. Fazio dominante fin quando Pioli non opta per il doppio centravanti e due esterni d'attacco. La fase offensiva dimostra di poter far male a qualsiasi difesa. Candreva superlativo. Gare voluminose di Tchaouna e Ikwuemesi, i quali però peccano ancora di lucidità in fase di rifinitura e finalizzazione. Centrocampo di corsa ma lacunoso alla voce fosforo. Gestione finale dei cambi rivedibile da parte di Inzaghi.

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Pippo Inzaghi
Pippo Inzaghi
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COSTIL 7: non può nulla sulla deviazione ravvicinata vincente di Tomori, reattivo in uscita bassa sui piedi di Leao lanciato verso la porta granata. Non blocca la conclusione dalla distanza di Hernandez, ma rimedia prima di piede e poi accartocciandosi sul pallone. Pronto in avvio di secondo tempo sulla bordata di Loftus Cheek. Strepitoso con il doppio intervento su Jovic liberato dall’assolo di Leao. Ancora determinante sul colpo di testa di Calabria, nulla può sul diagonale di Jovic attivato dalla sponda aerea di Giroud.

MAZZOCCHI 6,5: inizio sofferto sulle tracce di Leao, che viene supportato anche da Tomori ed Hernandez. Poi la Salernitana trova le misure e lui riesce ad essere più aggressivo in marcatura e meno titubante. La sua gara resta intensa sulle tracce del portoghese e quasi trova la terza rete con un tiro dalla distanza, ma Maignan gli nega la gioia del gol. Esce e la Salernitana inizia a soffrire le giocate a sinistra di Leao. 78′ BRONN 5,5: entra per fare il terzo centrale difensivo e fronteggiare il doppio centravanti rossonero, ma viene beffato da Giroud che lo sovrasta in occasione dell’assist vincente per Jovic.

FAZIO 6,5: gioca di presidio e fa bene, perché il Milan muove gambe e pallone ed alto è il rischio di andare fuori giro. Il controllo dello spazio è scaltro e carismatico, perché con la sagoma ed il piedone neutralizza più di un pallone rossonero. Incontenibile con lo stacco aereo che consente ai granata di agguantare un meritato pareggio. Sempre padrone dell’area di rigore per larghi tratti della ripresa, in difficoltà solo nel finale, quando il Milan agisce con il doppio centravanti e lui perde prima Jovic, stoppato da Costil, poi Giroud nello stacco aereo che regala alla punta slava il pallone del definitivo pareggio.

PIROLA 6: stoppa la prima deviazione sotto misura di Giroud ma il Milan trova comunque la rete di Tomori. Cattivo nei corpo a corpo, si trova spesso nella posizione giusta sul centrosinistra. Come sempre, non disdegna la sortita su palla inattiva, ma il suo tiro termina sulla caviglia di Kjaer. Una titubanza sull’incursione di Loftus Cheek che arriva al tiro ed un’altra sul disimpegno in coppia con Costil, precedono un infortunio muscolare che lo toglie dalla contesa. 62′ GYOMBER 5,5: duro su Jovic e giallo inevitabile, poi è aggressivo in marcatura, esce anche con palla al piede e regala un assist prezioso a Martegani che non trova la porta. Però potrebbe leggere meglio la marcatura su Jovic che, attivato da Giroud, punisce Costil.

BRADARIC 6: un paio di distrazioni iniziali in fase di disimpegno, poi i granata entrano in partita e lui è reattivo nella sua zona di competenza, anche se le sue sortite offensive restano solo potenziali. Nel secondo tempo corre tanto, lavora bene difensivamente, si propone diverse volte ma la rifinitura continua a non essere indimenticabile.

COULIBALY 6,5: prime battute del match molto complesse: il Milan muove bene il pallone e lui, insieme all’intero reparto, fa fatica a rubare la sfera. Va meglio quando si applica in marcatura su Loftus Cheek, che non riesce più a trovare tempi di giocate e spazi in cui affondare fino al termine della prima frazione. Tanta generosità ed agonismo nella ripresa, funge da frangiflutti, sradica diversi palloni e prova anche a proporsi e ad attivare i compagni.

LEGOWSKI 5,5: perde subito un pallone e regala al Milan una ripartenza che non produce danni. Ancora incerto in palleggio pochi minuti dopo, fatica a contrastare la qualità dei dirimpettai. Ancora impreciso un rinvio che si trasforma in un passaggio a Bennacer che non ne approfitta. Poi, lentamente, sale di tono, prima con un lancio preciso che elude la densità milanista, poi rubando il pallone che si trasforma nel corner concluso con l’incornata vincente di Fazio. Secondo tempo dinamico ed aggressivo, ma la gestione della sfera continua a difettare in lucidità, soprattutto nelle fasi calde del match.

KASTANOS 6,5: è acceso, carismatico, mai banale, detta il passaggio e non si tira mai indietro nell’assumersi la responsabilità della giocata. Quasi trova il gol sull’assist di Candreva, ma la deviazione viene respinta dall’intervento efficace di Maignan. Dal suo piede parte il pallone indirizzato a Candreva che punisce Maignan. Poi Inzaghi opta per un cambio più conservativo e lo sostituisce con 78′ MARTEGANI 5: spezzone di partita volenteroso e applicato in fase difensiva, sul suo piede mancino ha l’opportunità per chiudere il match, però la sfrutta malissimo. Anche la gestione di qualche pallone, fosse stata migliore, avrebbe permesso alla squadra di fronteggiare con minori affanni il forcing milanista.

TCHAOUNA 6: dirompente nello scatto a destra che si conclude con l’assist per il tiro di Candreva respinto fortunosamente dalla difesa milanista. Attacca bene lo spazio appena può ed effettua anche un interessante cambio di gioco. E’ dinamico e determinato, però pecca di lucidità e frenesia al momento dell’ultimo passaggio. Tanto cuore e grande potenza atletica nell’attaccare lo spazio di rimessa, buon contributo anche in fase difensiva, però anche nella ripresa continua a mostrare scarsa freddezza e qualche evitabile egoismo in fase di rifinitura e di conclusione. La sua gara, comunque, merita un’ampia sufficienza. 78′ CABRAL 6: si mette al servizio della squadra nelle convulse battute finali del match, sia in fase difensiva, sia in occasione di qualche potenziale ripartenza incisiva.

CANDREVA 8: impatta bene il pallone servito da Tchaouna ma trova la gamba di un difensore rossonero. Dai suoi piedi partono i pericoli maggiori per il Milan, con il cross che quasi procura un’autorete ed un tiro dai diciotto metri che sorvola la traversa. Suo anche il suggerimento prezioso a Kastanos, che impegna Maignan, e, soprattutto, il cross da corner che propizia l’inzuccata vincente di Fazio. Il copione non cambia nella ripresa, resta acceso e beffa Maignan con un potente tiro di esterno destro. Esausto, soffre nel finale un ruolo eccessivamente difensivo che non è nelle sue corde.

DIA 6: si muove tanto, viene incontro e si sposta lungo l’intero fronte offensivo. Attacca poco la profondità ma i suoi movimenti costringono i difensori milanisti a muoversi e a smarrire la compattezza. S’infortuna ad inizio ripresa ed è costretto a lasciare il campo. 48′ IKWUEMESI 6,5: si muove immediatamente bene, sia nella difesa del pallone che aiuta la squadra a salire, sia nell’attaccare la profondità. Non perde una palla quando è chiamato a difenderla, facendo respirare la squadra. Se migliorasse in zona tiro diventerebbe un attaccante con i fiocchi.

ALL.INZAGHI 6: inizialmente la squadra fatica a prendere le misure, i suoi uomini non riescono a fronteggiare la circolazione di palla rossonera, vengono messi alle corde e subiscono il gol. Poi la squadra trova un discreto equilibrio difensivo, ruba palla e mette in difficoltà il Milan con repentine verticalizzazioni. Maignan è costretto a fare gli straordinari ma non riesce ad evitare il pari di Fazio. Coraggioso e intraprendente è anche l’avvio della ripresa, con la squadra che non ha paura di creare gioco e distendersi in avanti con i suoi uomini più qualitativi. Il gol di Candreva è il giusto premio di un match ricco di contenuti offensivi. La gestione finale dei cambi, però, lascia a desiderare. La squadra si abbassa troppo e palesa la carenza di un uomo in grado di surrogare Mazzocchi a destra. Ed anche al centro della retroguardia è evidente una spiccata fragilità. Lacune e scelte opinabili che non consentono di conquistare tre importantissimi punti.