Sfiorata la tanto sperata e cercata vittoria contro il Milan, settimana scorsa all’Arechi, la Salernitana partirà in direzione Verona. Il Bentegodi sarà teatro di uno scontro importantissimo in chiave salvezza, entrambe le compagini non si risparmieranno.
Una vittoria a testa nei match della passata stagione, entrambe trovate nei rispettivi campi di casa. Lo scontro d’andata vede la Salernitana trionfare nel finale di gara, con uno splendido fraseggio finalizzato, poi, da una perla di Boulaye Dia, un sinistro a giro che lascia immobile Montipò. Il risultato finale è di 2-1, prima del senegalese vanno a segno Piatek e Depaoli. Al ritorno, il Verona riesce ad avere la meglio per una rete a zero, decisivo Ngonge al 31′.
Le due squadre si sono affrontate ben quarantasei volte nella loro storia, tra Serie A, Serie B e Serie C. Il bilancio vede il Verona con quattro vittorie in più rispetto alla Bersagliera, diciannove contro quindici. Dodici, i pareggi.
Gli scaligeri hanno conquistato tre punti essenziali nello scontro di settimana scorsa, contro il Cagliari, vincendo per 2-0. Questi tre punti hanno permesso alla squadra di Baroni di posizionarsi a più uno sul primo slot della zona rossa, nel quale si trova l’Empoli, a quota 13. Gli uomini da tenere d’occhio, sono, senza dubbio, Ngonge e Henry. Il primo ha iniziato ad ingranare, con tre gol nelle ultime cinque, di cui uno in acrobazia, trovato nel 3-3 a Udine. Nello stesso match, è tornato al gol Thomas Henry, decidendo il pareggio agli sgoccioli. Occhio anche, però, a Suslov, Saponara e all’ex Djuric.
Stagione non brillante per il Verona, fino ad oggi, ma sicuramente il bilancio in casa è migliore rispetto a quello in trasferta. Solamente tre sconfitte, delle nove complessive, sono state incassate tra le mura amiche, contro Atalanta, Napoli e Monza. Nelle ultime tre gare disputate al Bentegodi, i ragazzi di Baroni hanno totalizzato cinque punti, perciò due pareggi e una vittoria. Finora, sono quindici le reti totalizzate dagli scaligeri, contro le ventitre subite.
L’undici titolare potrebbe vedere una difesa a quattro composta da Tchatchoua, Hien, Dawidowicz e Doig, in ballottaggio con Terracciano, davanti all’estremo difensore Montipò. In mediana agirà la coppia Hongla–Folorunsho, dietro al terzetto offensivo che vedrà partire Ngonge e Suslov dal 1′ con ogni probabilità, Saponara e Lazovic si contendono il posto. Conclude lo schema Djuric, fino all’ultimo sarà in ballottaggio con Henry.