Home Calciomercato Duttilità, gamba e voglia di esplodere: alla scoperta di Alessandro Zanoli

Duttilità, gamba e voglia di esplodere: alla scoperta di Alessandro Zanoli

Legnago, Napoli e Sampdoria, tra sgroppate e una maturazione definitiva ancora da raggiungere: l'identikit del nuovo esterno granata

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Alessandro Zanoli nuovo acquisto Salernitana
Alessandro Zanoli (Foto CalcioInPillole)
Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo i flirt del recente passato, Alessandro Zanoli è un nuovo giocatore della Salernitana. L’esterno di proprietà del Napoli, arrivato in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza, sarà una valida opzione per Pippo Inzaghi, che sulla fascia destra ha perso Mazzocchi e accolto Pierozzi.

Il prestito al Legnago

La scelta del nuovo esterno granata si fonda sulla chiara voglia di trovare maggior minutaggio, dopo una difficile prima parte di stagione in azzurro. La lunga parentesi napoletana di Zanoli partì sei anni fa: il classe ’00, cresciuto prima a Modena con l’US Monari e poi al Carpi, fu prelevato in prestito dal club di De Laurentiis nel gennaio 2018, e poi riscattato in estate per un milione e mezzo di euro.

Dopo due stagioni e mezzo con la Primavera azzurra, Zanoli esordì da protagonista nel 2020-21, andando in prestito al Legnago: con i veneti il difensore giocò 37 partite in Serie C, servendo tre assist e trovando – contro il Ravenna – il primo gol tra i grandi.

A Napoli con un minutaggio calante

Tornato alla base, il difensore fu ben valutato da Spalletti, che scelse di tenerlo in rosa. Nonostante la titolarità dell’inamovibile Di Lorenzo, nel 2021-22 Zanoli esordì sia in Serie A che in Europa League, chiudendo la stagione con 13 presenze: nel finale di stagione, l’ex Carpi fu schierato titolare in 5 occasioni.

Uno spazio drasticamente ridotto nello scorso campionato, concluso con lo Scudetto vinto da Osimhen e compagni. Nel girone d’andata del 2022-23 Zanoli giocò solo 11′ in Serie A contro il Sassuolo, riuscendo però ad esordire in Champions League nei finali di gara contro Ajax e Rangers.

Bene alla Sampdoria, poi il ritorno

Minutaggio comunque insufficiente, che nel gennaio 2023 condusse il difensore in prestito ad una Sampdoria in grossa crisi sportiva e societaria. Il terzino fu tra i migliori nel girone di ritorno che vide i blucerchiati avviarsi verso un’inevitabile retrocessione in Serie B: Zanoli divenne punto fermo con Stankovic, trovando il primo gol in A contro il Verona.

Chiusa l’esperienza doriana con 22 presenze (di cui 16 da titolare), il ritorno a Napoli non è stato dei più felici: in stagione sono arrivate appena 4 presenze da subentrato in campionato, una da titolare in Coppa Italia (nel pesante 0-4 contro il Frosinone) e qualche minuto nel finale al Bernabeu contro il Real Madrid.

Gare giocate, peraltro, solo con Mazzarri in panchina. In tutto appena 141 minuti, che hanno spinto Zanoli a un nuovo prestito: dopo il pressing del Genoa (contro cui probabilmente esordirà domenica) e i sondaggi di Fiorentina e Villarreal, il difensore approda alla Salernitana, da tempo sulle sue tracce.

Terzino destro e non solo

Il colpo Zanoli apporterà certamente dei benefici in termini di qualità, fisicità e gamba sulle corsie laterali. Fisicamente strutturato (188 centimetri per 77 chili), il laterale scuola Carpi si distingue per una certa duttilità, che gli consente di adattarsi anche da centrale di destra in una difesa a 3, come accaduto in qualche occasione l’anno scorso a Genova.

È però sulla fascia che Zanoli trova il suo habitat: il difensore, destro naturale, ha giocato spesso da quinto di centrocampo, ma il suo ruolo naturale – e più volte ricoperto in carriera – è quello di terzino destro in una linea a 4.

Destro educato e tanta gamba

Collocazione che ben si sposa con le caratteristiche del calciatore: il 23enne gode di buona tecnica di base e una grande esplosività nei primi passi, che gli permettono di eludere la pressione avversaria in disimpegno – spesso isolandosi non senza qualche rischio – e involarsi verso la metà campo avversaria.

È qui che il terzino si rende più pericoloso: quando arriva già lanciato, Zanoli gode di un proverbiale allungo, che gli permette di superare il proprio dirimpettaio sfruttando l’abbrivio dei metri precedenti. Non mancano, però, anche le situazioni offensive in cui, pur partendo da fermo, l’esterno riesce a spezzare il raddoppio avversario e arrivare al cross.

Al netto di qualche percussione spacca-difesa per vie centrali (partendo dal basso), Zanoli è tipicamente abituato a giocare molto largo. Il terzino ama arrivare sul fondo, e la specialità della casa è il cross forte e rasoterra, spesso e volentieri in cutback per gli inserimenti a rimorchio: così sono arrivati i due assist con la Sampdoria. Più rari, invece, i traversoni provenienti dalla trequarti.

L’ex Napoli è discretamente lucido nelle scelte finali, e non disdegna i tentativi verso la porta al termine delle sue sgroppate individuali: potenza e scelte di tiro rispettabili, la mira resta da migliorare. Buona anche la propensione all’inserimento dal secondo palo verso il centro per attaccare i cross provenienti dal lato opposto: così lo scorso anno il difensore trovò il suo secondo gol in massima serie contro l’Empoli.

La fase di non possesso

Difensivamente, la facilità di corsa consente a Zanoli di reggere gli uno contro uno in velocità: il classe ’00 sa farsi valere nei duelli spalla a spalla, e usa bene il tackle per recuperare l’eventuale gap accusato dall’attaccante avversario nel primo spunto.

Oltre all’atletismo, utile soprattutto in fascia, il difensore ha una discreta intelligenza tattica, per la quale – quando impiegato da braccetto destro nella difesa a 3 – non disdegna la ricerca dell’anticipo. Le spiccate qualità offensive fanno del nuovo acquisto granata un centrale moderno, capace di sganciarsi in avanti e partecipare alla manovra per creare superiorità numerica.

Dove (e quanto) giocherà Zanoli?

Quanto alla collocazione nello scacchiere di Inzaghi, la folta batteria di centrali di ruolo dovrebbe fugare ogni dubbio: Zanoli si giocherà il posto con Pierozzi a destra, partendo – almeno sulla carta – favorito in virtù della maggior esperienza in Serie A.

Sambia si dividerà (come già accaduto a Mazzocchi) tra la sua corsia naturale e il ruolo di vice-Bradaric sull’out mancino. Andirivieni che potrebbe toccare anche a Zanoli, talvolta adattato come quinto mancino in carriera.

Pur senza escludere (nelle fasi d’emergenza o a gara in corso con punteggio da recuperare) un impiego da difensore centrale, è sulla corsia di destra che Zanoli dovrà tradurre in assist e gol le sue buone doti tecniche e ottime qualità atletiche, per rilanciare sé stesso e aiutare la Salernitana a centrare la salvezza.